Lecco, è tutto vero: eliminato il Cesena ai rigori, si vola in finale! VIDEO
Il tiro dal dischetto di Lepore suggella l'impresa, il cielo sopra Cesena è tutto bluceleste
Il cielo sopra Cesena è tutto bluceleste: il Lecco è in finale playoff. I blucelesti confezionano il capolavoro ribaltando la pratica contro la formazione romagnola dopo la sconfitta di misura dell’andata e portando a termine il sorpasso dopo i calci di rigore.
È Franco Lepore, l’uomo simbolo di un’impresa sensazionale, che proietta direttamente i blucelesti all’ultimo atto di una storica, indimenticabile girandola playoff, con la perfetta trasformazione dell’ultimo tiro dal dischetto. Ora, la finale con il Foggia: gara d’andata in calendario per martedì 13 giugno ore 21:30 allo stadio «Pino Zaccheria», il ritorno al «Rigamonti - Ceppi» domenica 18 giugno alle 17:30.
Eliminato il Cesena ai rigori, si vola in finale!
Ad accogliere i blucelesti, la decisamente suggestiva cornice dell’«Orogel Stadium Dino Manuzzi», palcoscenico d’élite per la categoria. A contrapporsi al Golia della prestigiosa semifinale playoff, un Davide in tenuta bluceleste appagato e zoppicante, con una folta lista di acciacchi (Battistini, Ilari, Galli e Lakti, date le precarie condizioni, si riaccomodano in panchina, Girelli è chiamato a stringere i denti, mentre Ardizzone è indisponibile per squalifica) ma la luccicante polaroid scattata otto giorni prima a Fontanafredda ancora nitida. Per bissare l’impresa friulana, Luciano Foschi estrae di nuovo dalla faretra il 3-4-3, con Buso e Tordini a supporto di Pinzauti. Non tarda a manifestarsi il «buongiorno» romagnolo; alla prima verticalizzazione, Cristian Shpendi elude l’intervento della retroguardia ospite ma Melgrati fa buona guardia in uscita. Poco più tardi, un rinvio poco incisivo di Lepore propizia il piatto destro di Silvestri, che costringe ad un riflesso il portiere bluceleste. Assaggi di scorribande cesenati, cui però si contrappone un Lecco deciso a ricacciare fuori dal rettangolo verde qualsiasi timore reverenziale.
Lecco debordante, Stiven Shpendi prende per mano il Cesena
L’incisione del biglietto da visita, sponda bluceleste, è ultimata al 23’, con la transizione ottimale di Zuccon a favorire il piatto sinistro di Giudici, che gira e per una frazione di secondo scalda i cuori blucelesti ma lambisce soltanto il palo. Rammarico ed esasperazione per quanto poteva essere ma è già tempo di nuovo affondo; sugli sviluppi di una palla inattiva, Bianconi se la ritrova sul destro da posizione favorevole ma spedisce la sfera tra i tifosi di casa. Segnali di Lecco debordante, a discapito di un Cesena improvvisamente ritratto nella propria metà campo a protezione dell’unico gol di scarto. Lecco nuovamente alla carica, il pallino del gioco in mano e la vivacità del duo di mediana Zuccon-Girelli, cuore pulsante dell’aquila, a garantire corsa e personalità; è dal secondo citato che parte uno spiovente destinato a Zambataro, abile a correggere verso l’area piccola e frenato soltanto dall’opposizione «last minute» di Ciofi a ridosso della linea di porta. Ma la squadra di Foschi ci ha preso gusto ed è nuovamente pericolosa al 35’, quando il traversone da sinistra di Lepore favorisce il terzo tempo di Pinzauti, che impatta ottimamente sul primo palo e scalda i guantoni di Tozzo. Dopo una lunga fase di tentennamento, a pochi istanti dall’intervallo, si rivede il Cesena; Stiven Shpendi si conferma trascinatore bianconero, terminale offensivo in grado di prendere per mano il Cesena, seminare il panico nell’area avversaria mediante un’iniziativa personale d’antologia e giungere a un centimetro dal gol del vantaggio.
Diagonale di Buso e Lecco in vantaggio
Sulla falsa riga delle battute iniziali, sul manto del Manuzzi si sparge il sentore di un Cesena preponderante ma è nuovamente un’apparenza. Il cronometro tocca il minuto 11, quando uno straripante Girelli ingrana la quinta per l’ennesima volta e assiste in verticale Buso, per il quale l’occasione è troppo ghiotta per essere vanificata; diagonale ficcante del numero 99 e palla in rete: blucelesti in vantaggio. Esplode la gioia tra i 390 sostenitori blucelesti sulla tribuna del Manuzzi ma il numero di minuti per gioire è prossimo allo zero. All’improvviso, le squadre si allungano e la gara esplode; il Lecco trema al 24’, di fronte ad una nuova iniziativa personale di Stiven Shpendi, che riparte in solitaria, alza lo sguardo e la piazza, costringendo Melgrati ad un intervento sontuoso. Ma il Lecco di capitolare non ne vuol sapere: con le energie rimaste, uno stoico Buso s’invola fino all’altezza dell’area piccola e la mette corta per un altrettanto encomiabile Pinzauti, che manca però l’appuntamento con il pallone. È ora tempo di ritirata: il Lecco, strabiliante per due terzi di gara, è in riserva e deve attaccarsi all’ennesima parata sensazionale di Riccardo Melgrati, che vince l’ennesimo round contro Stiven Shpendi, smanacciando in corner la battuta sottorete di quest’ultimo. Gli ultimi cambi blucelesti, Stanga e Martorelli, restituiscono un barlume di freschezza alle aquile, lo stretto indispensabile per prolungare il discorso qualificazione almeno fino ai tempi supplementari.
Supplementari con pochi squilli: si va ai rigori
Il primo tempo supplementare, a onor del vero, scivola via senza significativi patemi, con il risultato fermo sullo 0-1. Durante il cambio di campo, Foschi butta nella mischia Scapuzzi, chiamato a rilevare Buso, ormai stremato. È proprio dal numero 10 che parte un passaggio in orizzontale per Martorelli, che scarica il destro ma la palla transita ben oltre i pali di Tozzo. A una manciata di lunghezze dal 120’, c’è spazio per un destro di Mustacchio, con palla abbondantemente a lato. L’ultimo squillo del match prima dei calci di rigore.
Il primo designato per calciare è Celjak: portiere da una parte, pallone dall’altra. Risponde a tono Mercadante ed è 1-1. Anche Zuccon e Shpendi vanno a segno e dopo i primi quattro rigori è 2-2. Tocca a Bunino, forte e centrale, palla in rete; Melgrati intuisce il rigore di Chiarello ma è di nuovo pari, con Scapuzzi che trasforma alla perfezione il quarto rigore. Melgrati ipnotizza Mustacchio: si resta sul 3-4. A Franco Lepore il compito di trasformare il penalty decisivo. Il barese prende una lunga rincorsa, il pubblico lecchese trattiene il respiro ma la trasformazione è vincente: È TUTTO VERO: IL LECCO VOLA IN FINALE. Per i blucelesti, un’altra notte magica. E se non fosse l’ultima?
Il tabellino di Cesena - Lecco
CESENA – LECCO 0-1 (d.c.r. 3-6)
RETI: 11’ st Buso (L)
CESENA (3-4-1-2): Tozzo; Ciofi (9’ pts Mustacchio), Prestia (31’ st Celiento), Silvestri; Adamo (31’ st Albertini), De Rose, Brambilla (19’ st Chiarello), Mercadante; Bumbu (1’ st Saber); Shpendi S., Shpendi C (19’ st Ferrante). A disp. Lewis, Pollini, Zecca, Corazza, Bianchi, David, Calderoni, Pieraccini, Francesconi. All. Toscano.
LECCO (3-4-3): Melgrati; Celjak, Bianconi (37’ st Stanga), Lepore; Giudici, Girelli (37’ st Martorelli), Zuccon, Zambataro; Tordini (14’ st Mangni), Pinzauti (30’ st Bunino), Buso (1’ sts Scapuzzi). A disp. Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Lakti, Battistini, Ilari, Cusumano, Galli. All. Foschi.
ARBITRO: Collu di Cagliari.
AMMONITI: Celjak (L), Lepore (L), Martorelli (L), Giudici (L), Saber (C), Mustacchio (C).