Lecco, allarme manutenzione strade: tagli per oltre 2 milioni
Tagli del 70% ai fondi per la manutenzione provinciale mettono a rischio sicurezza e competitività del territorio

La provincia di Lecco rischia un duro colpo alla sicurezza stradale e alla competitività economica a causa della forte riduzione dei fondi destinati alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale. A lanciare l’allarme è Luca Fabi, presidente di ANCELecco Sondrio, che ha espresso forte preoccupazione per le conseguenze delle misure introdotte dal Governo nella legge di bilancio 2025 e nel decreto Milleproroghe.
Lecco, allarme manutenzione strade: tagli per oltre 2 milioni
“Condividiamo la forte preoccupazione espressa dai vertici del nostro sistema, sia a livello regionale che nazionale – ha dichiarato Fabi – per la drastica riduzione delle risorse destinate a un’infrastruttura tanto fondamentale quanto spesso trascurata: la rete stradale provinciale”.
Secondo quanto denunciato da ANCE, il provvedimento prevede un taglio del 70% nel solo biennio 2025-2026 sui fondi già assegnati alle Province e per i quali era stata avviata la programmazione degli interventi. Un colpo pesante anche per il nostro territorio: la provincia di Lecco perderà 2 milioni e 345 mila euro, mentre quella di Sondrio vedrà una riduzione di 1 milione e 398 mila euro.
A livello nazionale la situazione non è meno grave. La Lombardia risulta la regione più penalizzata, con una decurtazione di ben 44 milioni di euro su un totale di 63 milioni, ovvero quasi il 70% dell’intera somma tagliata.

“Questa scelta – sottolinea Fabi – significa mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, penalizzare le imprese e bloccare interventi già programmati. La rete stradale provinciale rappresenta un asse strategico per i collegamenti tra territori, ed è vitale per garantire mobilità, logistica ed efficienza produttiva, specialmente in un’area come la nostra, a forte vocazione manifatturier
Il rischio, aggiunge il presidente di ANCE Lecco Sondrio, è che la mancanza di manutenzione straordinaria non solo generi un progressivo deterioramento delle infrastrutture, ma porti nel medio-lungo termine a un aumento dei costi per interventi che dovranno essere comunque effettuati, ma in condizioni più critiche e quindi più onerose.
“Per questo chiediamo con forza – conclude Fabi – che i fondi vengano ripristinati al più presto. Comprendiamo l’esigenza di razionalizzare la spesa pubblica, ma riteniamo che le risorse vadano recuperate altrove, ottimizzando in modo significativo le spese correnti e non penalizzando un settore che ha un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini e sul funzionamento dell’economia locale”.