L'arcivescovo in paese per celebrare Santo Stefano
"I Cristiani non devono essere gente di chiacchere, ma devono dare ascolto e testimoniare la verità"

Comunità unita e gioiosa nella mattinata di oggi, domenica 26 dicembre 2021 a Garlate per la festa patronale di Santo Stefano resa ancora più speciale e indimenticabile dalla presenza dell'arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini.
L'arcivescovo in paese per celebrare Santo Stefano
Monsignor Delpini ha benedetto le pareti esterne della antica chiesa parrocchiale dopo l'avvenuto restauro delle facciate dell' antica. L'arcivescovo è giunto in paese di buon ora ed è stato ricevuto nel cortile del Museo della Seta dal primo cittadino, Giuseppe Conti e dal parroco Don Matteo Gignoli. Quindi tappa nel cortile del palazzo comunale dove è stato accolto da tutte le associazioni locali.
"Siamo molto felici di accogliere il nostro arcivescovo nella nostra comunità - ha sottolineato il sindaco Conti - Durante questa pandemia che ha condizionato le nostre vite nessuno è stato lasciato solo ma abbiamo lavorato per mettere al centro "la persona "e i suoi bisogni. Abbiamo capito che il bene più prezioso che dobbiamo tenerci stretto è la normalità. Vorremmo essere capaci di aiutare tutti a raggiungere questa normalità che non può essere più data per scontata. Ringraziamo l'arcivescovo per la sua presenza, per il suo insegnamento e il suo incoraggiamento. È un momento che ricorderemo e che rimarrà nella storia del nostro paese".






Quindi la messa solenne che è stata presieduta dall' Arcivescovo con il parroco e Don Matteo Gignoli. Durante la funzione il tradizionale rito dell'accensione del pallone di Santo Stefano, il "globo" che funge da faro che illumina il cuore e le menti dei fedeli.
Sull'altare anche Don Giuseppe Buzzi, religioso nativo di Garlate, che ha ricordato durante la Messa i suoi 40 anni di Sacerdozio. Per l occasione gli è stata donata un copia fresca di stampa del volume "Alla scoperta degli affreschi della chiesa parrocchiale di Garlate".






"Il Natale che abbiamo celebrato nella giornata di ieri non è solo sentimentalismo oppure la festa dei bambini - ha detto monsignor Delpini durante l'omelia - ma è festa di tutti noi adulti affinché diventiamo uomini in grado di rispondere alla propria vocazione di testimoni di Gesù. I Cristiani non devono essere gente di chiacchere, ma devono dare ascolto e testimoniare la verità. Noi siamo il popolo della parola dicendo. Dichiararsi Cristiani oggi significa esporsi all'impopolarità. Santo Stefano per la sua impopolarità è stato preso a sassate. Oggi c'è la tendenza a rispondere alla provocazione con violenza e cattiveria, ma il cristiano risponde con la mitezza e la tenerezza. Perciò serviamo Dio non con le chiacchere ma con la buona parola".






Al termine della celebrazione all'arcivescovo sono stati donati un cesto di prodotti locali a km 0 ed il libro sugli scavi realizzati oltre 20 anni fa e voluti dall' ex parroco Don Mario Colombini.
La mattinata si è conclusa con un piacevole fuori programma: monsignor Delpini ha fatto visita al signor Angelo Burini che allestito nel giardino della sua abitazione in via Valcavallino il presepe solidale in favore di Telethon.
Mario Stojanovic