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“La ricerca è servita” grazie alla cena di gala per La Nostra Famiglia

L’evento benefico si è tenuto l’8 maggio alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini: raccolti 60.000 euro per la ricerca scientifica in età evolutiva.

“La ricerca è servita” grazie alla cena di gala per La Nostra Famiglia
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È positivo il bilancio della Cena di Gala della Nostra Famiglia, che si è tenuta ieri, 8 maggio  2025 a Bosisio Parini. 125  persone presenti, 60.000 euro raccolti e l’alta cucina dello chef Theo Penati (nel menu terrina di agnello, manzo California e crème brûlée): il tutto per finanziare nuovi progetti di ricerca sull’autismo nella prima infanzia e sulle paralisi cerebrali infantili.



Ospiti d’onore dell’evento sono stati Kwadzo Klokpah e Francesca Stucchi, rispettivamente protagonista e autrice del libro “Nel vento dei desideri”. Al centro del racconto della scrittrice liernese, la straordinaria storia di Dervio Kwadzo, uno dei migliori paracanoisti al mondo. Nato in Ghana con una grave malformazione alle gambe e abbandonato dai genitori, Kwadzo viene accolto in una Missione e, grazie alla generosità di un volontario, viene portato in Italia. Qui, sul lago di Como, scopre il calore di una famiglia e inizia una nuova vita, fino a diventare atleta della Canottieri Lecco e a gareggiare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e di Parigi 2024. “Per me venire in Italia è stata una seconda nascita, se fossi rimasto in Africa sarei morto al 99,99 per cento. Sono grato alla comunità derviese e al suo Sindaco, che mi ha portato in Italia mentre faceva volontariato in Ghana”.

“La ricerca è servita” grazie alla cena di gala per La Nostra Famiglia


I fondi raccolti durante la serata verranno impiegati per sostenere la ricerca scientifica. In particolare, verranno analizzati i dati di un promettente studio sull’autismo, che mira ad individuare eventuali marcatori infiammatori nel liquido del cervello. “Solitamente il liquor cerebrale viene campionato attraverso una puntura lombare: è una procedura invasiva, che non possiamo certo utilizzare nei bambini piccoli”, spiega la dottoressa Nivedita Agarwal, responsabile dell’Unità Operativa di Radiologia e Neuroradiologia del Medea: “per questo motivo, in collaborazione con la dottoressa Elisa Mani, responsabile Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile , raccoglieremo e analizzeremo i fluidi che sono più vicini al cervello, cioè le lacrime e il fluido nasale. Ipotizziamo infatti che all’interno di questi fluidi ci siano delle molecole che possano essere rappresentative di un’infiammazione cerebrale e che possano darci un’indicazione di come è il cervello in quel bambino, in quel momento, in quella patologia, in quel grado di severità”.

Sempre nel campo dell’autismo, la cena contribuirà a finanziare uno studio sulle anomalie del movimento. Da circa 15 anni, infatti, un gruppo di ricerca del Medea conduce studi per caratterizzare il profilo motorio di bambini con disturbo dello spettro autistico attraverso un approccio multimodale, che integri tecniche sperimentali di analisi cinematica, risonanza magnetica e analisi genetiche. “Caratterizzare il profilo motorio di bambini con autismo ci può aiutare a capire meglio una condizione così complessa”, spiega il dottor Alessandro Crippa, coordinatore del Movement in Neurodevelopment Lab del Medea: “identificare un gruppo ristretto di bambini e bambine, con abilità motorie simili, può ridurre infatti l’eterogeneità della presentazione clinica e facilitare la comprensione dei meccanismi biologici sottostanti.” Un recente lavoro, pubblicato su Molecular Autism in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha offerto in tal senso nuove prove empiriche a sostegno della presenza di un sottogruppo di bambini con autismo caratterizzato da un movimento maggiormente “rumoroso” e variabile.

L’evento sosterrà anche uno studio clinico per valutare l’efficacia di Agilik, un esoscheletro sviluppato dalla start-up canadese Bionic Power per migliorare il cammino dei bambini con paralisi cerebrale infantile. Lo studio, che ha preso il via nel 2023 presso l’IRCCS Medea per la prima volta in Europa, è guidato dall’ingegner Emilia Biffi — ricercatrice nell’area Innovazioni tecnologiche in riabilitazione, fattori umani e salute mentale del Medea, e ha finora coinvolto 8 partecipanti, con feedback positivi da parte dei bambini e delle loro famiglie: Nel 2024, è stato avviato uno studio multicentrico per valutare l'efficacia di Agilik anche in ambito domiciliare, grazie al supporto del Ministero Italiano della Ricerca nell’ambito delle azioni complementari al PNRR, tramite il finanziamento Fit4MedRob – Fit for Medical Robotics (Grant n. PNC0000007). “Questi studi rappresentano un passo importante verso nuove prospettive terapeutiche nella riabilitazione pediatrica”, spiega l’ingegner Biffi.

Il Direttore regionale operations Ivan Snider ha illustrato l’impiego dei fondi raccolti lo scorso anno per gli studi condotti dal Medea Autism BabyLab sull’attività cerebrale del bambino piccolo e del genitore: “si tratta di un nuovo approccio, chiamato hyperscanning, che permette di analizzare simultaneamente l’attività cerebrale di due o più individui in relazione e di far luce sui meccanismi neurali sottostanti alla complessità delle relazioni sociali genitore-bambino  - spiega l’ingegner Snider -: proprio in questi giorni la responsabile del laboratorio Valentina Riva è stata a Seattle al Congresso Internazionale Ricerca sull’Autismo INSAR ed ha ricevuto un riconoscimento per i risultati dei suoi studi sul disturbo dello spettro autistico. È un risultato importante per il nostro Istituto e un riscontro del buon impiego dei fondi raccolti grazie alla Cena di gala del 2024”.

Durante la cena, un’asta ha aggiudicato ai migliori offerenti le maglie autografate di CR7, Hakan Chalanoglu, Tadei Pogacar, Lorenzo Sonego, la maglia Ferrari autografata da Lewis Hamilton, Charles Leclerc e Zhou Guanyu oltre a allo Spumante Pinot Nero Blanc de Noir Jeroboam annata 1988. “Sono molto soddisfatto per l’amicizia che il territorio ha dimostrato nel rispondere al nostro appello”, dichiara il Responsabile della raccolta fondi Giovanni Barbesino: “ringrazio Theo Penati, Kwadzo Klokpah e Francesca Stucchi, le aziende Pellegrini, Acinque, La Versa, Terre d’Oltrepò, DAI, tutte le aziende che ci sostengono con prodotti e premi e il personale che opera per la buona riuscita della serata. Ringrazio moltissimo anche i nostri studenti dei Centri di Formazione Professionale di Bosisio Parini e Castiglione Olona, che hanno curato l’allestimento dei tavoli e della sala”.

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