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La Questura di Lecco rinnova il “Protocollo Zeus” contro la violenza di genere e domestica

Un percorso gratuito di supporto e prevenzione per autori e vittime di violenza, grazie alla collaborazione tra Questura, CIPM e “La Tartaruga”.

La Questura di Lecco rinnova il “Protocollo Zeus” contro la violenza di genere e domestica
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Anche quest’anno la Polizia di Stato conferma la propria attenzione nei confronti degli episodi di violenza sulle donne e violenza domestica, rinnovando presso la Questura di Lecco il “Protocollo Zeus”, uno strumento operativo e preventivo attivo da due anni  sul territorio.

Il protocollo, siglato inizialmente nel giugno del 2023, coinvolge il CIPM – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, rappresentato dal Presidente dott. Paolo Giulini, e “La Tartaruga” – Centro di psicotraumatologia e terapia EMDR, con sede a Lecco in via Tito Speri 9. Si tratta di un’intesa dedicata alla gestione e prevenzione di atti persecutori, violenza domestica e cyberbullismo, con un approccio centrato sulla responsabilizzazione dell’autore delle condotte violente e sul supporto psicologico alle vittime.

Il nome "Zeus" richiama simbolicamente il primo episodio di maltrattamento nella mitologia greca e sottolinea la volontà di intervenire alle prime avvisaglie di violenza per impedirne l’escalation.

La Questura di Lecco rinnova il “Protocollo Zeus” contro la violenza di genere e domestica

Ma come funziona? Nell’ambito del protocollo, la Divisione Anticrimine della Questura di Lecco, in occasione dell’esecuzione di un provvedimento di ammonimento del Questore, informa l'autore della condotta della possibilità di intraprendere un percorso trattamentale gratuito. Il programma, gestito da centri specializzati, è orientato alla presa di coscienza del disvalore sociale e penale delle proprie azioni, aiutando l’individuo a migliorare la gestione delle emozioni e a sviluppare competenze relazionali funzionali.

Fondamentale è la filosofia alla base dell’intervento: agire prima, quando la spirale della violenza può ancora essere interrotta, per permettere a chi l’ha innescata di “fermarsi” e correggere il proprio comportamento.

Il protocollo prevede inoltre che anche le vittime possano rivolgersi ai centri coinvolti per ricevere supporto psicologico specializzato, in modo da elaborare e superare i traumi subiti.

Questa iniziativa si colloca all’interno di una più ampia strategia nazionale, coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, volta alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Attraverso la sottoscrizione di protocolli di collaborazione tra Questure, Comuni e Centri Specialistici, il modello operativo mira a offrire risposte concrete, efficaci e integrate al fenomeno, garantendo ascolto, assistenza e prevenzione.

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