La comunità di San Martino accoglie il nuovo arciprete, don Antonio Vitali
"Grazie a tutti: mi state dimostrando stima, affetto, simpatia, e, ancora più importante, avete pregato con me e per me"
Grandi festeggiamenti nella mattinata di oggi, domenica 15 settembre 2024, a Calolziocorte, per l'ingresso ufficiale nella parrocchia di San Martino Vescovo del nuovo arciprete, don Antonio Vitali, già parroco dei rioni calolziesi di Foppenico, Sala e del Lavello.
La comunità di San Martino accoglie il nuovo arciprete, don Antonio Vitali
Il corteo di benvenuto è partito proprio dalla chiesa di Foppenico, per poi arrivare nel piazzale del municipio di Calolziocorte, dove don Antonio è stato accolto dal vicesindaco Aldo Valsecchi, presente insieme all'assessore Tina Balossi e alla consigliera comunale Sonia Mazzoleni, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Nel piazzale è andata in scena anche una performance di danza.
Il lungo corteo è stato accompagnato e animato dal Corpo musicale Gaetano Donizetti di Calolzio con la presenza di tutte le associazioni civili, sociali e militari.
"Siamo qui presenti in molti ad accompagnarla - così il vicesindaco Valsecchi si è rivolto a don Antonio - Desideriamo vivere questo momento con gioia condivisa perché da oggi sarà ufficialmente arciprete della chiesa di San Martino Vescovo. Noi siamo qui per assicurarle che proseguiremo al suo fianco il cammino della fede".
La celebrazione d'insediamento è stata celebrata dal delegato del vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, don Andrea Pirletti, parroco di Vercurago e Pascolo, ed è stata animata dalla corale dell'Unità Pastorale, diretta dal maestro Massimo Borassi con all'organo Luca Riva.
La concelebrazione solenne è stata iniziata dal delegato del vescovo di Bergamo, don Andrea Pirletti, che, dopo la lettura del decreto di nomina, ha annunciato ai fedeli: "Ecco il vostro parroco". Don Andrea ha poi pronunciato l'Omelia.
"Caro don Antonio - le parole rivolte da don Andrea al nuovo arciprete - Auguro a te di essere l'uomo che ha il coraggio, che ha il potere di cambiare le cose, di ascoltare i bisogni della tua gente poiché l'amore trasforma tutte le cose con serenità e bellezza. Sii l'uomo che sa di essere un peccatore ed un perdonato, sii testimone di bellezza per questo mondo, nelle nostre famiglie e nei nostri vuoti e nelle nostre solitudini, sii il prete che rende bella la vita di ognuno di noi, sii prete ed uomo che sa donare tenerezza e perdono, il prete della pacca sulla spalla. Quando alcuni anni fa venni in queste zone, mi chiesero: 'Don Andrea, le piace il vento?'. 'Sì, a me piace', risposi; ecco, don Antonio, sii prete del vento di Dio, dello Spirito Santo che è soffio d'amore. E quando sarà brezza che accarezza, lasciala entrare: è quella della parola di Dio. Aiutatelo il vostro prete, non perché vi piace o perché raccoglie i soldi, ma perché rende bella e sa dare un senso alla nostra e alla vostra vita".
Alla fine della celebrazione ha quindi preso la parola il nuovo arciprete, don Antonio Vitali: "Ringrazio don Andrea, grazie perché stiamo condividendo un bel cammino di fraternità sacerdotale. Un grazie a don Giancarlo. Ricevo questa comunità che lui ha servito con tanto amore e dedizione: a lui va la mia e la vostra gratitudine. Ringrazio l'Amministrazione comunale e porgo loro gli auguri di un buon lavoro per il bene della nostra città. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato nell'organizzare questo evento. Grazie a tutti voi per la vostra presenza: mi state dimostrando stima, affetto, simpatia, e, ancora più importante, avete pregato con me e per me. Ho detto sì al vescovo perché ho pensato che forse potevamo fare ancora un po' di strada insieme nel portare avanti la comunità pastorale delle nostre tre parrocchie. Mi fanno un po' impressione i titoli accademici dei miei predecessori: mi fanno sentire inadeguato al compito, ma sono qui e cercherò di fare del mio meglio, con la grazia di Cristo. Ho sempre creduto e credo fermamente nella corresponsabilità disinteressata, intelligente, sincera, di tante persone che in questi anni mi hanno sempre dimostrato la loro passione per la comunità cristiana, e so che ci sono anche qui, per quello ho detto sì. Tutti abbiamo bisogno di non cadere nel tranello dell'immobilismo, conseguenze di un cuore che non ama e non sogna più: se ci si lascia andare al pessimismo siamo morti in anticipo e facciamo morire tutto ciò che ci sta intorno".
Al termine della celebrazione è stato offerto un lauto aperitivo a tutti i presenti.
Mario Stojanovic
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