Penne nere

In Treno con Teresio Olivelli: inaugurata a Lecco la mostra

"Anche grazie a Teresio Olivelli Lecco è diventata la capitale della Resistenza"

In Treno con Teresio Olivelli: inaugurata a Lecco la mostra
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Gli Alpini riuniti nella mattinata di oggi, lunedì 23 gennaio 2023per l’inaugurazione della mostra “In Treno con Teresio”, dedicata al beato Teresio Olivelli e ai deportati del Trasporto 81 Bolzano-Flossenburg del 1944. La mostra, presentata dall’Istituto Nastro Azzurro di Lecco, dal Gruppo Alpini di Valmadrera e dalla Sezione ANA di Lecco, è stata allestita nella Casa dell’Economia, Camera di Commercio Como – Lecco.

In Treno con Teresio Olivelli: inaugurata a Lecco la mostra

 

Presenti all’inaugurazione Mario Nasatti, capogruppo degli Alpini di Valmadrera e presidente dell’Istituto Nastro Azzurro di Lecco; Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco; Alessandra Hofmann, presidente della Provincia; Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, e Lorenzo Riva, vicepresidente della Camera di Commercio.

"Grazie per aver scelto la nostra casa – ha esordito il vicepresidente Riva – per trasmettere un messaggio così importante: la memoria di persone grazie alle quali oggi viviamo in un paese democratico e libero".

Lorenzo Riva
Lorenzo Riva

Eroe della Resistenza

"Teresio è stato un testimone della Resistenza – ha spiegato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni – anche grazie a lui Lecco è diventata la capitale della Resistenza. Egli ha saputo unire la sua fede militante alla causa civile".

Mauro Gattinoni
Mauro Gattinoni

"Sono orgogliosa di queste iniziative di memoria – ha proseguito la presidente della Provincia Alessandra Hofmann – Teresio era un alpino, ha dato la sua vita per proteggere un prigioniero. Il miglior onore reso ai nostri caduti è l’esempio che voi Alpini rappresentate per le generazioni future, attraverso il vostro impegno concreto a supporto della comunità. La vostra preghiera afferma che la Provvidenza vi ha posto a baluardo delle nostre contrade: lo siete davvero".

Alessandra Hofmann
Alessandra Hofmann

Ha preso poi la parola il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi: "La memoria è diversa dal ricordo: quest’ultimo infatti indica un rimpianto, qualcosa che abbiamo perso per sempre; la memoria invece parla al futuro, per questo mi auguro che ci siano delle scuole che vengano a vedere la mostra, affinché i ragazzi capiscano che la libertà di cui godiamo è costata tanti sacrifici".

Antonio Rusconi
Antonio Rusconi

 

La vita del beato Teresio Olivelli

Infine il capogruppo degli Alpini di Valmadrera Mario Nasatti ha raccontato le vicende della vita di Teresio Olivelli: il beato nacque a Bellagio nel 1916, conseguì la maturità classica e poi la laurea in Giurisprudenza. Si arruolò volontario negli Alpini e fu più volte deportato nei lager. Collaborò con i partigiani, ma il suo impegno nella Resistenza non fu mai rappresentato da azioni violente, bensì dalla formazione morale. Nel 1944 fu fatto prigioniero e deportato sul convoglio 81 nel campo di concentramento di Flossenburg, in Baviera. Anche nel campo di prigionia, Olivelli è sempre emerso come esempio di umanità, tant’è che qui morirà nel 1945 a causa delle percosse subite mentre cercava di difendere un prigioniero dalla violenza di un kapò. Nel 2018 è stato proclamato beato.

Il beato Teresio Olivelli
Il beato Teresio Olivelli

"Lo scopo della mostra – ha concluso Nasatti – è quello di tramandare la memoria dei nostri padri, che si sono sacrificati per donarci una patria libero e democratica, e, attraverso questa azione di memoria, evitare che in futuro possano ripetersi gli errori del passato".

Mario Nasatti
Mario Nasatti

L’inaugurazione si è poi conclusa con la lettura della “Preghiera del Ribelle”, scritta dallo stesso Olivelli, e della Preghiera dell’Alpino, in un momento di solenne raccoglimento.

Federica Rota

 

 

 

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