Calolziocorte

Il caro bollette provoca un "buco" da 700mila euro: luminarie a mezzo servizio

Per risparmiare il Comune aveva anche proposto la settimana corta a scuola ma i genitori hanno detto no

Il caro bollette provoca un "buco" da 700mila euro: luminarie a mezzo servizio
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Luminarie a mezzo servizio e nuovi tagli in arrivo per contrastare i continui aumenti sul costo dell’energia elettrica. Ad annunciarlo è il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi facendo il punto sulla situazione dei costi energetici che, così come accade per i cittadini, stanno mettendo in ginocchio anche l’Amministrazione comunale.

Il caro bollette provoca un "buco" da 700mila euro

"Solamente per l’illuminazione pubblica – spiega Ghezzi – ci troviamo a dover far fronte ad un buco di circa 700 mila euro. I costi dell’energia elettrica sono più che triplicati nel corso dei mesi e purtroppo dovremo mettere nuovamente a bilancio alcuni interventi mirati per riuscire a coprire queste spese".

Il sindaco Marco Ghezzi

A gravare sul bilancio calolziese, oltre all’illuminazione pubblica anche i consumi per il mantenimento energetico degli impianti sportivi che, da soli, pesano per oltre 100.000 euro.

"Purtroppo abbiamo le mani legate da un contratto con Edison - continua Ghezzi - che ci costringe a pagare un canone annuo calcolato in parte sull’investimento fatto dall’azienda per riqualificare il parco lampade cittadino e in parte sul consumo totale delle stesse in base al numero di ore di accensione (circa 4200 ore a lampada in un anno)".

Settimana corta a scuola: i genitori hanno detto no

La ricerca di possibili soluzioni è però tutt’altro che facile con l’Amministrazione che, negli scorsi mesi, ha già provveduto a mettere in campo azioni mirate: "Nelle scuole - illustra il borgomastro - abbiamo rivisto la potenza delle lampade installate, riducendo i consumi di circa il 10%, abbiamo rivisto gli orari di accensione dei riscaldamenti, installato impianti fotovoltaici e proposto la settimana corta delle lezioni. Purtroppo però le famiglie hanno scelto di non aderire e la scuola non potrà essere chiusa già dal venerdì sera risparmiando ulteriore energia. Inoltre, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione per cercare di risparmiare un ulteriore 10%".

Luminarie a mezzo servizio

Inoltre, per questo periodo Natalizio, oltre ad aver ritardato di una settimana l’accensione delle luminarie (7 dicembre) l’Amministrazione ha scelto di ridurre anche il loro orario di accensione mantenendole accese solamente dalle 17 alle 22, risparmiando così sui consumi energetici.

"Quel che è certo è che stiamo raschiando il fondo del barile – conclude Ghezzi – L’unica soluzione sarebbe spegnere l’illuminazione pubblica almeno 3 ore a notte permettendoci di risparmiare circa il 30% sui costi. Per ovvi motivi di sicurezza però è una scelta che non mi sento di intraprendere. Valuteremo nei prossimi giorni dove e come andare a limare le spese per riuscire a sopravvivere e pagare i conti".

Luca de Cani

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