Calolziocorte

Housing sociale per salvare la ex scuola di Sala

Dopo un periodo di stallo, durato alcuni mesi, nei giorni scorsi è stata sottoposta al primo cittadino Marco Ghezzi, al vicesindaco Aldo Valsecchi e all’assessore ai Lavori pubblici Dario Gandolfi una prima bozza di progetto per la ristrutturazione dell’immobile.

Housing sociale per salvare la ex scuola di Sala
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Cambia Calolzio lo aveva detto e così è stato. Ha un po’ il sapore della vittoria, per il gruppo di minoranza, il progetto di housing sociale presentato dal pool di architetti e, in parte, degli stessi progettisti (Giuseppe Gambirasio, Valter Barbero, Baran Ciagà e Giorgio Zenoni) per salvare e donare una seconda vita all’edificio che un tempo ospitava la ex scuola Gambirasio di Sala.

Housing sociale per salvare la ex scuola di Sala

Nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, l’edificio avrebbe dovuto essere abbattuto per poter costruire nelle sue immediate vicinanze il nuovo palazzetto dello sport ma, a seguito di una raccolta firme (promossa dallo stesso gruppo di Cambia Calolzio) e dell’opposizione dei progettisti, lo stesso era stato riconosciuto dal Ministero dei Beni culturali di notevole interesse architettonico vietandone di fatto la demolizione.

Considerata l’infinità di barriere architettoniche presenti al suo interno e l’instabilità strutturale dell’edificio, si era poi deciso di offrire al pool di professionisti (eredi dei progettisti originari che detengono tutt’ora la proprietà intellettuale della costruzione) di progettare e individuare una soluzione alternativa per riqualificare l’intera struttura.

Dopo un periodo di stallo, durato alcuni mesi, nei giorni scorsi è stata sottoposta al primo cittadino Marco Ghezzi, al vicesindaco Aldo Valsecchi e all’assessore ai Lavori pubblici Dario Gandolfi una prima bozza di progetto per la ristrutturazione dell’immobile.

«L’idea che ci è stata presentata – spiega il vicesindaco Valsecchi – è composta da due soluzioni differenti che portano allo stesso risultato e cioè quello di costruire all’interno della ex scuola di Sala, eliminandone le barriere architettoniche, circa una decina di appartamenti di housing sociale da destinare a persone in difficoltà o con particolari esigenze».

«I professionisti – precisa il sindaco- hanno preso atto delle nostre richieste. Oltre agli appartamenti sarebbe stato trovato spazio anche per la mensa e altri locali da destinare alle attività in comune. Tutto da vedere ancora l’aspetto gestionale dal quale, il Comune, si è già tirato fuori da tempo. Come ho già detto, l’Amministrazione comunale non ha la possibilità di tirare fuori ulteriori soldi per questo edificio. Un eventuale utilizzo dello stesso deve stare in piedi con le proprie gambe».

Soddisfatto il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo che del recupero dell’edificio ne aveva fatta una vera e propria battaglia politica: «Strano, ma vero, al sindaco questa idea è piaciuta e anche a noi. A questo punto non mancheremo di fare pressing sull’Amministrazione comunale perché questa ristrutturazione venga fatta in tempi ristretti anche perché i bisogni di alloggi temporanei per le fragilità sono molti».

Luca de Cani

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