Giorno del Ricordo: la toccante storia dell'architetto Baborsky che a Lecco ha trovato la sua salvezza, la sua casa
Emozionante testimonianza stamattina durante la cerimonia sul lungolago Riva Martiri delle Foibe.
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16 agosto 1948: una data che rimarrà indelebile nella mente di Aldo Baborsky, 88 anni, ex impiegato comunale che ha vissuto sulla propria pelle la paura, il dolore, l'angoscia delle famiglie che varcarono il confine tra Oriente e Occidente. Quel 16 agosto di 75 anni fa, Baborsky, allora 13enne lasciò la sua casa di Fiume per compiere un viaggio che oggi, venerdì 10 febbraio 2023, nel Giorno del Ricordo, celebrato per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del nostro confine orientale, è stato rievocato con potenza e lucidità durante la cerimonia organizzata a Lecco, sul lungolago Riva Martiri delle Foibe.
Giorno del Ricordo: la toccante storia dell'architetto Baborsky che a Lecco ha trovato la sua salvezza, la sua casa
Una cerimonia istituzionale "monca" dei tradizionali discorsi delle autorità. Una scelta compiuta in considerazione delle imminenti elezioni regionali che si svolgeranno domenica 12 e lunedì 13 febbraio.
Alla presenza della Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, del Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, del primo cittadino di Valmadrera Antonio Rusconi, del Questore Ottavio Aragona, del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio e di una rappresentanza delle forze dell'ordine del territorio, l'architetto Baborsky ha rivissuto quei tragici momenti. Ha rivissuto quel viaggio da Fiume a Trieste durato 12 ore, ha rivissuto la scena di un soldato jugoslavo che a San Pietro del Carso gli puntò un fucile addosso.
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"Non avevo paura per me, avevo paura per la collezioni di francobolli che nascondevo sotto la mia giacca". Un piccolo tesoro per un ragazzino di 13 anni. "Erano francobolli risalenti al periodo di D’Annunzio a Fiume. Mia mamma mi aveva detto di ridurre la mia collezione e di nasconderla perchè altrimenti me l'avrebbero portata via".
E così fece, nascondendola sul cuore. "Quando il compagno jugoslavo mi chiese cosa avessi sotto, la giacca io negai, ma poi capì che mi avrebbe sparato e io consegnai i miei francobolli. Mi brucia ancora". Poi ancora il "girovagare" tra i campi profughi sino all'arrivo a Lecco, città che è diventata la sua salvezza, la sua casa.
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" Noi non dimenticheremo - ha detto Adriano Javarian Savarin, delegato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Non lo faremo per i tanti morti gettati nelle foibe, per i tanti uomini che hanno dovuto lasciare le loro case".
Nel solco delle iniziative del Giorno del Ricordo questa sera, alle 20.30, nella Biblioteca comunale di Nibionno, si terrà un incontro con gli esuli istriani, organizzato dal Comune di Nibionno e dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Delegazione provinciale di Lecco. Non solo ma il Comune di Lecco promuove la consegna di segnalibri realizzati da Land of colors e il Sistema Bibliotecario del Territorio Lecchese per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. I segnalibri sono disponibili in Biblioteca Civica Uberto Pozzoli, all'Infopoint di Lecco, allo sportello polifunzionale del Comune di Lecco.
Mario Stojanovic