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Fondo Ambiente e Cultura, presentati i progetti assegnatari e lanciato il bando per la Rete del riuso

Tre gli ambiti di intervento: sostegno alle arti dal vivo, valorizzazione dei siti di interesse storico-artistico e promozione di interventi in campo ambientale

Fondo Ambiente e Cultura, presentati i progetti assegnatari e lanciato il bando per la Rete del riuso
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56 progetti per un totale di 175.500 euro: presentati nella mattinata di oggi, mercoledì 30 aprile 2025, nella sala conferenze di Officina Badoni, i progetti assegnatari per il 2025 dei contributi del Fondo Ambiente e Cultura, costituitosi nel dicembre 2023 sulle orme della positiva esperienza del "Fondo per lo sviluppo del territorio provinciale lecchese" per volontà della Fondazione Comunitaria del Lecchese, di Acinque e dei Comuni soci di Lario Reti Holding e di Silea. La conferenza stampa ha rappresentato anche l'occasione per lanciare il nuovo bando per la Rete del riuso lecchese.

Fondo Ambiente e Cultura, presentati i progetti assegnatari e lanciato il bando per la Rete del riuso

Il Fondo Ambiente e Cultura - come ha spiegato il direttore della Fondazione Comunitaria del Lecchese, Paolo Dell'Oro - sostiene progetti realizzati nei sette circondari della provincia di Lecco e nei seguenti ambiti di intervento: sostegno alle arti dal vivo, valorizzazione di siti di interesse storico-artistico, promozione di interventi in campo ambientale.

Il direttore Paolo Dell'Oro

Al fondo è stata garantita una dotazione iniziale di 1.704.486 euro, proveniente dai quattro soggetti fondatori, e di ulteriori 120mila euro dalle Banche di Credito Cooperativo di Brianza e Laghi, Carate Brianza, Valsassina, e Valle del Lambro, questi ultimi destinati a sostenere il filone delle arti dal vivo (presenti alla conferenza stampa Massimo Valsecchi della Bcc Carate Brianza e Ettore Paindelli della Bcc Brianza e Laghi).

Il Bando Arti dal vivo, come è stato ricordato, era nato subito dopo il covid: infatti, le ricadute economiche nel campo delle arti e della cultura rischiavano di essere particolarmente impattanti, e, proprio per evitare che realtà associative presenti da anni sul territorio rischiassero di chiudere, era nato il fondo, che inizialmente aveva previsto una durata temporale di due anni. Visti poi i successi ottenuti con il bando, si è deciso di mantenere stabili questi interventi a sostegno e supporto delle arti dal vivo.

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Massimo Valsecchi

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Ettore Paindelli

"E' una sfida iniziata anni fa, che ha centrato l'obiettivo: leggere i bisogni del territorio e cercare di mettere in evidenza risposte già presenti attraverso enti e realtà del territorio stesso - le parole della presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, Maria Grazia Nasazzi - Questo fondo nasce da una sinergia virtuosa, che non poggia solo su una necessità organizzativa, ma nasce da una vera e propria intesa tra i soggetti coinvolti".

La presidente Maria Grazia Nasazzi

Soddisfatti il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, e il sindaco di Galbiate e presidente del Circondario Lecchese, Piergiovanni Montanelli. "Questo bando è frutto di un bel gioco di squadra - le parole di Montanelli - Queste iniziative sono davvero fondamentali per la crescita e lo sviluppo del territorio. Tre sono gli ingredienti fondamentali che ci hanno spinto ad impegnarci nel bando: coraggio, gusto per la sfida e innovazione". "E' fondamentale ritornare a fertilizzare e innaffiare il territorio - ha aggiunto Gattinoni - Quando si parla di bisogni dei cittadini e delle associazioni tutti i comuni parlano la stessa lingua, al di là del colore politico".

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Il sindaco Piergiovanni Montanelli

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Il sindaco Mauro Gattinoni

Anche Stefano Simonetti, presidente di Acinque Energia, e Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding, hanno sottolineato l'importanza di queste iniziative, anche nell'ottica di promuovere realtà che mettano sempre più al centro i giovani.

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Il presidente Stefano Simonetti

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Il presidente Lelio Cavallier

La prima linea di intervento: "Arti dal vivo"

69 in totale i progetti presentati da associazioni e realtà no profit della provincia candidatisi al bando 2025 del Fondo Arti dal vivo; di questi, la commissione ha approvato 56 progetti, per un totale complessivo di 175.500 euro su una dotazione prevista di 180mila euro, adottando i seguenti criteri di selezione: il coinvolgimento attivo dei giovani, la realizzazione degli eventi in location diffuse sul territorio, l'inserimento della proposta in una programmazione territoriale più ampia, il raccordo con le Amministrazioni comunali, la proposta di progetti promossi e condivisi tra più enti, il sostegno a nuove produzioni culturali e la presenza di azioni per la sostenibilità ambientale. Gli eventi sostenuti si terranno nel periodo estivo, da maggio 2025 ad aprile 2026.

Il contributo massimo assegnabile ad ogni progetto era di 5000 euro con la clausola che - a sostegno del progetto - dovessero pervenire alla Fondazione Comunitaria del Lecchese donazioni pari ad almeno il 40% del contributo erogato. L'obiettivo, come ha spiegato Dell'Oro, è infatti quello di incentivare le realtà del territorio a non dipendere solo dalle risorse pubbliche, ma ad attivare l'intera comunità; un elemento fondamentale per garantire continuità alle iniziative.

La seconda linea di intervento: "Siti di interesse storico-artistico e culturale"

Il bando sostiene nuove e più ampie opportunità di fruizione dei siti di interesse culturale e storico-artistico del territorio lecchese, attraverso tre modalità di intervento: l'ampliamento degli orari di accesso e delle modalità di fruizione dei siti, anche attraverso il maggior coinvolgimento dei giovani; la costruzione di percorsi culturali condivisi tra i vari siti e la predisposizione di proposte specifiche per le scuole del territorio.

Il bando, destinato ad enti non profit della provincia di Lecco, aveva una dotazione di 350mila euro da dividere in parti uguali nei sette circondari, a cui si aggiungono 50mila euro di premialità aggiuntiva. Una novità, spiega Dell'Oro, introdotta per incentivare gli enti ad aggregarsi in progetti unitari (questa, infatti, la clausola per ricevere la premialità, ottenuta da cinque circondari).

Il bando, della durata di due anni, sosterrà 11 progetti che coinvolgono 66 siti; il contributo ammonta a 375mila euro e copre il 75% delle spese.

La terza linea di intervento: la Rete del riuso lecchese

Il bando, già pubblicato ma non ancora chiuso, ha l'obiettivo di sostenere la start-up di una rete del riuso a livello provinciale, in grado di coprire tutte le fasi della filiera: raccolta, logistica e vendita. I ricavi derivanti dalla vendita dei beni usati dovranno consentire di coprire i costi di tutte le attività di raccolta, stoccaggio e ripristino.

"Abbiamo coinvolto 16 enti non profit del territorio che si occupano di questa filiera a fini solidali - spiega Dell'Oro - 250mila euro la dotazione a disposizione per il biennio di durata del bando". Il bando è diviso in due fasi: entro il 30 maggio 2025 è necessario presentare l'idea principale, e poi entro il 30 settembre il progetto più definito.

"Spesso sul territorio vengono organizzate raccolte in modo disordinato - le parole della presidente di Silea, Francesca Rota - In questo modo valorizziamo le risorse, avremo meno raccolta indifferenziata e in più avremo offerto un servizio al territorio, disincentivando l'utilizzo di nuove materie prime e promuovendo invece il riuso".

La presidente Francesca Rota
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