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Ex Palazzo Ghislanzoni: Confcommercio realizza uffici e uno spazio di doposcuola per i figli dei commercianti

Il Consiglio comunale dovrà approvare il permesso di costruire in deroga alla Legge regionale sulla rigenerazione urbana

Ex Palazzo Ghislanzoni: Confcommercio realizza uffici e uno spazio di doposcuola per i figli dei commercianti
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Presentata in Commissione consiliare la delibera che passerà poi in Consiglio comunale per l'approvazione del permesso di costruire convenzionato che riguarda il progetto di rigenerazione urbana di Palazzo Ghislanzoni in via Roma a Lecco. L'immobile, già interessato da interventi di risanamento conservativo sulla parte che si affaccia su via Roma, ora vedrà una trasformazione anche nella parte più interna, nella corte che esiste sul retro dell'edificio e che non è visibile dalla strada. Qui nasceranno uffici e anche spazi per il doposcuola, riservati probabilmente ai figli dei commercianti lecchesi. Questo perché il palazzo è stato venduto nel 2019 dal Comune alla società Welfare Immobiliare, partecipata al 100 per cento da Confcommercio, dopo un'asta pubblica (la quinta dopo le altre andate deserte) che ha fatto entrare nelle case comunali 1 milione e 760 mila euro.

Un'immagine del cortile interno come si presentava anni fa

Ex Palazzo Ghislanzoni: Confcommercio realizza uffici e uno spazio di doposcuola per i figli dei commercianti

Ieri sera, giovedì 22 febbraio 2024, a Palazzo Bovara, la Commissione consiliare V ha discusso di una nuova fase di intervento che interesserà l'immobile. A esporre il tema è stato l'assessore allo Sviluppo urbano Giuseppe Rusconi: "Si parla dell'applicazione dell'articolo 40 bis della Legge regionale 12 del 2005 sulla rigenerazione urbana. La pratica edilizia è stata depositata il 10 maggio 2023 come permesso di costruire convenzionato per la rigenerazione di un immobile dismesso e riguarda il restauro architettonico, il recupero di edifici dismessi e l'ampliamento con un nuovo corpo di fabbrica. In sostanza la proprietà ha depositato una perizia da cui risulta che vi sono le condizioni tecniche per applicare l'articolo, soprattutto perché ci sono criticità come problemi strutturali che pregiudicano la sicurezza e quindi si necessita di un rinforzo strutturale, inoltre si è in presenza di degrado ambientale, a causa della rimozione dell'amianto, oltre a un degrado urbanistico edilizio e sociale. L'intervento da convenzionare prevede un restauro di 725 mq e la costruzione di un piccolo nuovo corpo di fabbricato che equivale a un incremento del volume del 10%, dunque un'aggiunta di 65 mq". "Perché l'atto è in deroga? Perché questo ampliamento comporta la modifica della sagoma, è un lieve incremento sul carico urbanistico che va compensato con aree di servizio per interesse pubblico – ha proseguito Rusconi - Aree che però non sono oggettivamente disponibili in intorno al fabbricato (esempio superfici per realizzare parcheggi, ndr) e dunque queste aree vengono monetizzate facendo incassare al Comune 39.471 euro".

Un altro particolare per vedere come si trasformerà il cortile interno del palazzo

L'aggiunta di una porzione di edificio nel cortile interno di Palazzo Ghislanzoni

Nel frattempo stanno procedendo spediti i lavori iniziati oltre un anno fa e che interessano la parte del palazzo che si affaccia sulla via: qui troveranno probabilmente spazio dei negozi al piano terra, uffici al piano primo e secondo e due appartamenti al terzo piano. Sempre al primo piano traslocherà il Fondo di Garanzia Confidi di Confcommercio Lecco. L'aggiunta di una porzione nella parte retro del fabbricato sarà realizzata con ampie vetrate e dunque con l'interno a vista che comprende anche una terrazza superiore che collega i due edifici ai lati.  Tutti hanno anche già riconosciuto in fase di Commissione l'interesse pubblico dell'intervento, viste anche le finalità di destinare alcuni spazi ai figli dei commercianti per attività extrascolastiche, oltre ovviamente alla restituzione di un immobile alla città che altrimenti sarebbe deteriorato fino, probabilmente, al suo definitivo crollo. A ricordare che è stata l'Amministrazione precedente a concludere l'alienazione è stato il consigliere comunale Corrado Valsecchi, ex assessore ai Lavori pubblici, visto il suo diretto impegno nel chiudere l'asta che poi vide l'aggiudicazione dell'immobile a Confcommercio, unico soggetto che presentò un'offerta economica.

Voto favorevole

"Anticipo già che il nostro voto in Consiglio comunale sarà favorevole – ha dichiarato Valsecchi - E' un piacere vedere un immobile storico che per anni è stato oggetto di dibattito, riqualificato in maniera eccellente". Favorevoli anche gli altri consiglieri che sono intervenuti, come Stefano Parolari, Casto Giuseppe Pattarini, Alberto Anghileri e Antonio Pattarini, che però hanno chiesto specifiche più di tipo tecnico al dirigente del Comune di Lecco presente alla riunione, l'architetto Alessandro Crippa.

L'aggiunta del fabbricato tutto a vetri che si aggiungerà dietro al palazzo
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