Escursioni in montagna, il bilancio del Soccorso Alpino: 279 interventi e 25 vittime
Nel complesso, gli interventi hanno coinvolto 318 persone: 230 uomini e 88 donne

Sono 279 le operazioni di soccorso effettuate dalla XIX Delegazione Lariana del CNSAS (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico) tra il 1° gennaio e il 18 luglio 2025.
Un bilancio che fotografa l’intensa attività delle squadre distribuite tra le province di Lecco, Como, Pavia e Varese, impegnate nella gestione delle emergenze in ambiente montano.
Escursioni in montagna, il bilancio del Soccorso Alpino
Nel complesso, gli interventi hanno coinvolto 318 persone: 230 uomini e 88 donne. La maggioranza (279) è di nazionalità italiana.
Purtroppo, il numero delle vittime è significativo: 25 le persone decedute per cause diverse durante attività outdoor. I soccorritori impiegati sono stati 1.280, per un totale di 7009 ore uomo.
Suddividendo per stazione, la Valsassina-Valvarrone è risultata la più operativa con 85 interventi, seguita da Lecco (65), Triangolo Lariano (51), Lario Occidentale-Ceresio (30), Varese (28), Dongo (16) e infine Pavia-Oltrepò con 4 operazioni.
Le principali cause degli incidenti sono legate alla caduta, all’inciampo o alla scivolata (58 persone), ma anche a condizioni fisiche o psicofisiche non adeguate (47), cadute dall’alto su scarpate o pendii (41), e cadute su superfici rocciose (8). Sono stati registrati anche 15 casi di ritardo nel rientro, 5 per perdita di orientamento, 2 per morso di rettili e uno per puntura di insetto.
Tra le attività che hanno richiesto l’intervento dei soccorritori, l’escursionismo è nettamente in testa con 148 casi. Seguono il running, il trekking e il turismo (13 per ciascuna), ferrate e sentieri attrezzati (9), residenze in baite (7), alpeggi (5), attività di progressione montana (7), uso della mountain bike (6), alpinismo (4), ricerca di funghi (3) e scialpinismo (2).
"I numeri confermano la necessità di una costante attenzione alla prevenzione e alla preparazione personale – commenta Marco Anemoli, Delegato della XIX Delegazione Lariana – Ogni attività in montagna richiede consapevolezza dei propri limiti, attrezzatura adeguata e rispetto delle norme di sicurezza. Pianificare, informarsi e comunicare i propri spostamenti può fare la differenza. Ogni intervento evitato grazie alla prudenza è un successo per tutti".