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Dove mangiare bene? Una nuova stella lecchese brilla nella Guida Michelin

Importante riconoscimento a Bianca sul Lago, confermata la stella a Pierino Penati

Dove mangiare bene? Una nuova stella lecchese brilla nella Guida Michelin
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Ieri, martedì 23 novembre 2021 è stata presentata la 67a edizione della Guida Michelin. La sempre emozionante cerimonia ha visto l’assegnazione di 36 nuove stelle a 35 ristoranti. Tra questi brilla una nuova stella lecchese: si tratta di Bianca sul Lago,  (nella foto di copertina lo staff), struttura composta da un relais 5 stelle con 10 camere, un bistrot e un ristorante gourmet, a Oggiono, sulle rive del lago di Annone. Una riconoscimento importante che va a premiare una eccellenza giovane in tutti i sensi non solo per la recente apertura, ma anche per la giovane età del suo chef, Emauele Petrosino, under 35.

Dove mangiare bene? Una nuova stella lecchese brilla nella guida Michelin

Classe 1986 e originario della provincia di Latina, Petrosino ha definito un proprio stile, che ha conquistato sempre più la critica gastronomica, facendo esperienza nelle cucine pluristellate del Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba (CN), del Christopher Coutanceau di La Rochelle in Francia, del Maison Pic a Valenza (sempre in Francia), della Taverna Estia di Brusciano (Na) al fianco dello chef Francesco Sposito, del Danì Maison di Ischia (Na) con Nino di Costanzo e del ristorante I Portici di Bologna per il suo primo incarico di executive chef e per una meritata riconferma della stella Michelin. Nel 2019 la proprio la Guida Michelin chiamata la  “rossa” lo ha inoltre insignito del premio “Giovane chef dell’anno”.

Emanuele Petrosino

Lo chef Petrosino

Sono emozionato, molto! E’ veramente difficile descrivere a parole quello che sto provando. E’ la stessa grande sensazione vissuta a Bologna nel 2019. Un misto di sorpresa, speranza, imbarazzo, felicità e gioia. Incredulità…Ho lavorato in questo ultimo anno per riconfermare quel riconoscimento qui al Bianca Relais e insieme al mio team, di cucina e di sala, ci siamo riusciti. La Stella Michelin, in questa zona, che non è lago e non è città, avvalora ancora di più il significato di questo nuovo riconoscimento. Un grazie particolare è per la Famiglia Spreafico che, sin da subito, ha creduto nella mia persona e nella mia professionalità e mi ha permesso di lavorare per raggiungere questo traguardo che segna un nuovo inizio, una nuova avventura per crescere ancora e proseguire verso nuovi obiettivi”.

Una Stella Michelin a una cucina fortemente identitaria e personale, di grande impatto estetico e di ricerca costante del gusto in ogni piatto. Un’identità culinaria marcata che lavora sui concetti di essenzialità, estetica del gusto e valorizzazione dell’elemento vegetale con grande eleganza e rigore.

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Italianità e mediterraneità i fulcri su cui lo chef imposta ogni sua portata in una ricerca costante dell’elemento visivo, tra colore e design, che denota la sua forte passione per l’arte e la cromia.
Una cucina d’emozione che stimola i sensi conducendo il commensale a un viaggio parallelo tra esperienza gastronomica pura e un’esperienza introspettiva che porta al cuore della filosofia dello chef Petrosino.

Confermata la stella a Pierino Penati di Viganò

Nella Guida MICHELIN Italia 2022, figurano  2 new entry nelle due stelle e 33 novità per una stella per un totale di 378 ristoranti stellati. Confermata l'eccellenza di un altro storico locale della provincia di Lecco: stiamo parlando di Pierino Penati di Viganò. Un ristorante che tiene ben  salda la sua stella e che definire storico è decisamente un eufemismo. Un locale tanto rinomato quanto meritatamente apprezzato.

Le tre stelle della Guida Michelin, Crippa non si smentisce

Ma la provincia di Lecco  può fregiarsi di un altro importante riconoscimento la conferma delle tre stelle Piazza Duomo ad Alba, in provincia di Cuneo di  Enrico Crippa, classe 1971, nativo di Carate Brianza, ma residente a Viganò  (dove ha anche ricevuto la cittadinanza onoraria) e che ormai da diversi anni sta deliziando sbaragliando la concorrenza, ma soprattutto sta davvero mostrando che la sua cucina degna dei  più esperti buongustai del mondo.

Enrico Crippa

Buongustai che sicuramente, almeno una volta nella vita, assaporeranno i piatti dei locali che, quest'anno la Guida Michelin ha premiato con i tre astri. Gli altri ristoranti che "valgono il viaggio" secondo la rossa sono Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano. 

Lombardia terra di grande cultura gastronomica

Nella classifica delle stelle per regioni, la Lombardia mantiene la leadership grazie ai 56 ristoranti (33 stelle 52 stelle 481 stella) ed ai 4 nuovi stellati. La Campania si aggiudica invece il record annuale di novità (ben 7!!) issandosi al secondo posto con 48 ristoranti stellati. Di conseguenza il Piemonte, 1 novità e 45 ristoranti stellati, scende sul gradino più basso del podio mentre con una new-entry e 41 ristoranti stellati , la Toscana scala in quarta posizione davanti al Veneto che a fronte del totale di 36, è la seconda regione più premiata del 2022 grazie a 5 nuovi ristoranti stellati presenti in guida.

Tra le province Napoli si conferma prima per distacco con 30 ristoranti seguita da Roma in seconda posizione con 20  e quindi da Bolzano terza a quota 19 ristoranti davanti a Cuneo con 18. Milano scivola in quinta posizione con 16 ristoranti stellati.

Edizione speciale

“Il nostri Ispettori hanno osservato una sorprendente energia, perché nonostante tutte le difficoltà che i ristoranti hanno attraversato e le sfide che stanno ancora affrontando, il livello e gli standard qualitativi sono talmente elevati da registrare il più alto numero di ristoranti stellati mai raggiunto in Italia, e possiamo essere molto fiduciosi per il futuro considerato il numero di giovani chef stellati di questa edizione"  ha sottolineato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale della Guida MICHELIN.

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