Disfatta Lecco: il Lumezzane cala il poker, tra i blucelesti cala il silenzio
Notte fonda per i blucelesti, che scompaiono dal campo nella ripresa e incassano un'umiliazione. Sugli spalti, Luciano De Paola.

Una disfatta. Al Tullio Saleri di Lumezzane, il Lecco ne prende quattro e precipita sempre più in basso. Il KO in terra bresciana rappresenta la più pesante umiliazione da un anno e tre mesi (periodo senza vittorie fuori casa) a questa parte. Dopo una prima frazione non entusiasmante ma neppure avvilente, condita da quel consueto pizzico di sfortuna tipico delle stagioni nate sotto una cattiva stella, l’ennesimo secondo tempo disarmante si traduce in una débâcle che pone di nuovo tutti quanti sul banco degli imputati.
Presente in tribuna al Tullio Saleri Luciano De Paola, a fianco degli Aliberti e di Ciro Polito, padre di Vincenzo e DS del Catanzaro; nessun collegamento significativo pare al momento ravvisabile con la posizione di un Gennaro Volpe che parrebbe in discussione.
Si, "parrebbe". Inevitabile, dopo l'ennesima sconfitta e per come quest'ultima sia maturata; a comunicarlo ai giornalisti presenti, tuttavia, non vi è anima viva; a fine gara, la società Calcio Lecco ha annunciato il silenzio stampa, sottraendo così i propri tesserati da ogni tipo di spiegazione in merito ad una sconfitta così pesante e ad una striscia di risultati, quella degli ultimi tre mesi, sicuramente non degna del blasone del Lecco.
Volpe si affida a Martic e rinuncia a Lepore
Un “lento ritorno alla normalità”, quello dipinto da Volpe nella conferenza stampa pre-partita; guardando ai nomi degli arruolabili, confutare il tecnico risulterebbe complesso. I blucelesti recuperano tutti in un colpo Galeandro (subito titolare), Frigerio, Marrone e Di Gesù; ad accompagnare i rientri, l’artiglio affilato delle nuove Aquile, e di Manuel Martic in particolare; l’ex Legnago, fedelissimo del DS Antonio Minadeo, si posiziona subito al centro della zoppicante retroguardia bluceleste. Prime uscite da titolari anche per Grassini e Marino, già in azione a gara in corso contro il Trento; fa rumore l’esclusione dall’undici iniziale di Lepore, apparso comunque in costante affanno nell’ultima gara lecchese.
Lampo Marino, Lumezzane riparato dalla fortuna
Il match del Tullio Saleri stenta a decollare; pallino del gioco ai blucelesti, girandola di traversoni dalle fasce e un destro da fuori area di Kritta senza grosse pretese, contrassegnano il primo quarto d’ora. Sull’asse Iori – Dalmazzi, corner del primo a favorire la girata del secondo alta di poco, nasce il primo pericolo rossoblu. Prende coraggio gradualmente il Lumezzane; la prima scintilla scocca al 28’ dal destro di Iori, abile a sfruttare la propria fisicità per aggirare Marino e a calciare in porta, costringendo Furlan a rifugiarsi in corner. Risponde a gran voce il Lecco; il minuto è il 32, la sfera da Ionita transita per Sipos, delizioso tocco a seguire del croato a premiare l’incursione in area bresciana di Marino, che converge sul destro e calcia a giro, stampando il pallone sulla traversa. Blucelesti sfortunati, ma ancora non hanno visto niente; giusto tre minuti ed il Lumezzane, senza neppure aspettarselo, si ritrova sopra di un gol. Punizione dalla trequarti di Taugourdeau diretta al secondo palo per l’ex Tenkorang, che schiaccia di testa impensierendo Furlan; l’azione resta viva, nel cuore pulsante di un continuo batti e ribatti Sipos prova ad allontanarla di testa in zona sicura ma altro non fa che smorzarla, impacchettando involontariamente un assist per il sinistro al volo di Pannitteri; la sfera, deviata dallo stesso Sipos, si insacca spiazzando un incolpevole Furlan.
Nella fase nevralgica, il Lecco scompare
Un Lecco con poco nerbo ed inconcludente: meglio delineato non potrebbe essere il canovaccio del primo terzo di ripresa. Sugli sviluppi di una transizione, Grassini imbecca Ionita che calcia in corsa senza pensarci due volte ma il suo missile terra-aria si infrange contro un difensore locale. A restituire sprazzi di brillantezza alla manovra ci pensa Di Gesù, subentrato a Galli, con un pallone in verticale per Galeandro, che scaglia il destro ma manca la porta di Filigheddu. Nella fase nevralgica del match, il Lecco scompare colpevolmente dal campo e si consegna alla contestazione del proprio pubblico. Lumezzane ad un millimetro dal raddoppio a metà tempo; potenza e precisione nello spunto di Scanzi, che sfugge di forza a Ionita e Beghetto, imbeccando Tenkorang; eccesso di altruismo per il centrocampista che gioca in orizzontale per Monachello, forse preso in controtempo ma in ogni caso senza la necessaria forza da imprimere alla sfera, bloccata in due tempi da Furlan. L’attaccante saprà riscattarsi a brevissimo.
Monachello acclamato: disfatta Lecco
I blucelesti precipitano sotto i colpi di Pannitteri; rientrato sul sinistro, il numero 77 calcia potente ma centrale, indecisione di Furlan che ribatte sul destro di Monachello e raddoppio Lumezzane. Passano giusto 4 minuti ed il Lecco incassa inerme il tris; un gol fotocopia del secondo, non fosse per il fatto che il terzo proviene da calcio piazzato. Analoga, comunque, la dinamica; tocco corto in orizzontale per Pannitteri, botta di sinistro, “flipper” di deviazioni che disorienta Furlan, per il quale questa volta la respinta corta è inevitabile; sulla ribattuta c’è ancora Monachello, che insacca e riceve l’acclamazione del pubblico locale. Il Lecco non c’è più. Una respinta non troppo sicura di Furlan su una nuova conclusione di Iori è solo l’antipasto del poker. Quest’ultimo è gentilmente recapitato da Di Dio, che bagna con una grave amnesia il proprio esordio in bluceleste; una sfera crossata dalla destra senza pretese scorre lentamente verso la linea del fallo laterale, il numero 70, nel tentativo di rigiocarla a Stanga, la regala a Baldini, il quale beneficia di un’autostrada per servire a centro area Ferro, liberissimo di correggere in rete. Notte fonda per il Lecco di Volpe; una sconfitta pesantissima, l’ennesimo, drastico, segnale.
Il tabellino di Lumezzane - Lecco
LUMEZZANE – LECCO 4-0
RETI: 36’ Pannitteri (LU), 24’ st, 28’ st Monachello (LU), 40’ st Ferro (LU).
LUMEZZANE (4-3-3): Filigheddu; Deratti, Pogliano (44’ st Pittino), Dalmazzi, Moscati; Scanzi, Taugourdeau, Tenkorang (36’ st D’Agostino); Pannitteri (32’ st Ferro), Monachello (32’ st Corti), Iori (36’ st Baldini). A disp. Toniolo, Lipari, Piga, Pagliari, Doumbia, Regazzetti, Arici. All. Franzini.
LECCO (3-5-2): Furlan; Polito (14’ st Beghetto), Martic, Stanga; Grassini (31’ st Di Dio), Marino, Galli (14’ st Di Gesù), Ionita (31’ st Frigerio), Kritta; Galeandro (23’ st Zuberek), Sipos. A disp. Dalmasso, Marrone, Oliva, Tordini, Lepore, Tondi, Mendoza. All. Volpe.
ARBITRO: Pascilli di Como.
AMMONITI: Polito (LE), Tenkorang (LU), Marino (LE).
Foto credit: Andrei Eduard Huiala - Calcio Lecco 1912