ricordi e commozione

Chiesa gremita per l'ultimo saluto al campione Giuseppe Moioli

Presenti autorità e i rappresentanti del mondo del canottaggio a livello nazionale per dire addio al 97enne che è stato un mito in questo sport

Chiesa gremita per l'ultimo saluto al campione Giuseppe Moioli
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Chiesa del Sacro Cuore gremita per l’ultimo saluto a Mandello oggi pomeriggio, mercoledì 7 maggio 2025, a Giuseppe Moioli, cittadino benemerito e figura storica del canottaggio nazionale e internazionale, scomparso lunedì all'età di 97 anni.

E' morto Giuseppe Moioli: ha fatto la storia del canottaggio
Giuseppe Moioli

Chiesa gremita per l'ultimo saluto al campione Giuseppe Moioli

Presenti alla cerimonia lo stendardo della Canottieri Moto Guzzi, insieme al suo presidente Antonio Gaddi e i giovani atleti, il primo cittadino Riccardo Fasoli, il vicesindaco di Abbadia Roberto Gandin, il sindaco di Lierna Simonetta Costantini, il consigliere provinciale Mattia Micheli, il comandante dei Carabinieri di Mandello Marcello Di Giacomo, oltre al Soccorso Alpini, la Polisportiva di Mandello, la sezione lecchese della Canottieri  e il campione olimpico lecchese Antonio Rossi.

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Le parole del parroco don Marco Nogara

La funzione è stata celebrata da don Marco Nogara, anche lui mandellese. "Oggi ringraziamo il Signore per essere qui a onorare la vita di Giuseppe, una persona eccellente, allenatore, maestro, una guida per intere generazioni di ragazzi e ragazze, oltre che un campione plurititolato che ha scritto pagine memorabili per la storia della Canottieri Moto Guzzi – le parole del don durante l’omelìa – Ricordiamo che è stato anche amico, fratello, parente. Una persona buona d’animo, un uomo semplice e umile".  "I grandi uomini, com’è stato Giuseppe, ispirano e lasciano un segno nella vita delle altre persone - ha continuato il parroco - L’amore e la dedizione per il canottaggio, il suo mondo, è sinonimo anche di vocazione. Per noi, fratelli cristiani, è stato un esempio, mettendosi in gioco per far vivere gli altri un’atmosfera serena creando una comunità di cui sempre porteremo memoria nel nostro cuore. Grazie Giuseppe, per aver portato luce nella vita di tanti: una regata eterna di cui tutti possiamo essere vincitori". A seguire momenti di preghiera alternati alla musica suonata durante la celebrazione delle esequie, all’organo Massimo Gilardoni, al flauto traverso Emanuela Milani e al violino Ares Midiri.

I ricordi degli amici e degli atleti che ha allenato

Sull’altare, successivamente, sono saliti per salutare un’ultima volta Giuseppe, Costantino De Pellegrin (ex atleta, oggi titolare della gelateria Costantin) e Ivo Stefanoni (medaglia d’oro nel quattro con, nel ruolo di timoniere, a Melbourne nel 1956 e bronzo a Roma nel 1960). "Tantissimi i momenti trascorsi insieme, tra gare e allenamenti, e nessuno di questi verrà mai dimenticato. Grazie alla tua infinita passione, per averci reso più giusti, più umani e fratelli, non solo nel nome dello sport, ma nella vita di tutti i giorni».

«Ringrazio tutti coloro che in questi ultimi giorni ci hanno fatto sentire la loro vicinanza – le parole commosse di Antonio Gaddi, presidente della Canottieri Moto Guzzi – Sarà immensamente triste andare in Canottieri senza il Moioli. La sua scomparsa ci lascia un grande vuoto che non verrà mai colmato. Vorrei citare una frase di Papa Francesco, quando parlò dell’importanza della figura dell’allenatore nel mondo dello sport: “L’allenatore non si vede mai nella vittoria, eppure c’è. L’allenatore è un visionario, è colui che scommette sull’atleta. Non basta allenare il fisico, bisogna essere d’esempio, allenare il cuore, correggere quando necessario senza umiliare. Tu, caro Moioli, eri questo e molto di più. Ci mancherai".

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Il sindaco Riccardo Fasoli

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Elio Cantoni

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Antonio Gaddi

"Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare su di te, Giuseppe – il ricordo dell’ex atleta Piero Poli – L’unico mio rimpianto è quello di non aver dato tutto quello che potevo, tanto quanto hai fatto tu. C’eri sempre per tutti  noi. Per me resterai sempre il Signor Moioli… adesso sei lassù, ad allenare gli angeli in dialetto, come tanto amavi fare". Poi, è salito sull'altare l’olcese Elio Cantoni, che ha recitato una poesia dialettale al suo caro amico intitolata «La Balada del Muiöö» che alla fine recita: «Viva, viva El Pepp Muiöö».

In ultimo, il ricordo del sindaco Riccardo Fasoli: «Ci hai insegnato a stare al mondo perché sei stato un maestro di vita e negli anni hai costruito legami indissolubili con chiunque varcasse la soglia della tua amata Canottieri. Sei stato, da sempre, una persona diretta, sempre a perseguire obiettivi e senza farti spaventare dalla fatica e dallo scorrere del tempo. Ci impegneremo a continuare a fare del nostro meglio. Saluti Muiöö, sarà difficile non dirtelo più…».

Imma Tagliaferri

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