La polemica

Camera di Commercio, la trasparenza? Così è se vi pare...

La Camera di commercio di Como e Lecco nega l’accesso agli atti

Camera di Commercio, la trasparenza? Così è se vi pare...
Pubblicato:

Un’istituzione, soprattutto se si tratta della Camera di Commercio, dovrebbe fare della trasparenza la sua filosofia di vita. Un ente così importante dovrebbe essere un palazzo di vetro, una casa trasparente. Ma non sempre è così. Settimana scorsa davamo conto dell’adozione di due delibere che hanno fatto arricciare il naso a più di un membro del Consiglio camerale di Como e Lecco: la riconferma dell’incarico a una società varesina di curare l’immagine dell’ente, che spesso coincide con quella del suo presidente; l’attribuzione dei compensi a presidente, membri di Giunta e consiglieri della Cciaa adottata con fare quasi furtivo a fine luglio.

LEGGI ANCHE  Camera di Commercio: questo matrimonio è un fallimento

Camera di Commercio, la trasparenza? Così è se vi pare...

Nel primo caso le perplessità che abbiamo raccolto erano legate al motivo della scelta di un’agenzia varesina. Nulla di male, per carità. Ma forse si poteva individuare anche un’impresa comasca o lecchese in grado di svolgere al meglio questo compito… E poi di quale importo parliamo? E in cambio di quale lavoro? E perché ci è stato negato l’accesso alla delibera, non reperibile sul sito? Nel secondo caso invece i vertici camerali hanno deciso di attribuirsi uno “stipendio”.

Nulla di illegale, anche in questo caso. Però la scelta del periodo a ridosso della pausa estiva, quasi con fare furtivo, non aiuta a spiegare una decisione legittima e opportuna visto che quasi tutte le Cciaa riconoscono un compenso ai loro componenti, tra l’altro in base a una precisa indicazione del sistema nazionale. Noi volevamo semplicemente rendere conto ai lettori. Ma anche in questo caso ci è stato negato l’accesso agli atti.

Le motivazioni? Risibili! Il segretario camerale Giuliano Caramella, infatti, ha affidato a un’impiegata il compito di avvisarci che entrambe le delibere erano state pubblicate per otto giorni sull’albo online ma che poi erano state ritirate. A nulla sono valse le nostre garbate proteste. Insomma, così è se vi pare, come recitava l’opera teatrale di Pirandello...

Seguici sui nostri canali