SITUAZIONE DRAMMATICA

Caldo da record e siccità, la Lombardia sta per rimanere senza acqua

Lago Maggiore, Garda e Como hanno ancora possibilità di rilascio, il bacino di Idro è ormai esaurito. Anticipata la raccolta di pomodori.

Caldo da record e siccità, la Lombardia sta per rimanere senza acqua
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Caldo da record e siccità, ora è vero allarme sulla mancanza d'acqua. A lanciarlo il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Il numero uno della Regione ha messo sul tavolo una fotografia decisamente preoccupante:

"L'acqua per l'agricoltura sta finendo".

Siccità e l'allarme della Lombardia: l'acqua per l'agricoltura finisce

Fontana ha lanciato l'ennesimo allarme siccità (e il meteo non prospetta nulla di buono con la giornata di giovedì che è vista come uno spauracchio dal momento che le temperature supereranno addirittura i 40 gradi) a margine di un convegno a Pavia.

Il governatore lombardo ha passato in rassegna la situazione dei laghi della Regione. In alcuni, la situazione pur drammatica è ancora "gestibile", ma per altre ogni minuto che passa rischia di portare criticità e danni incalcolabili all'agricoltura e a tutta l'economia che ruota intorno al settore.

Dove l'acqua (per pochi giorni) c'è e dove è già finita

Ecco allora che Fontana ha spiegato che per alcuni bacini lombardi sarà possibile ancora per qualche altro giorno erogare acqua.

E' la situazione seppur critica, del lago Maggiore, del Garda e del lago di Como. Per il lago d'Idro è invece ormai allarme rosso come osservato proprio dal governatore:

"La Regione sta contattando in queste ultime ore i gestori della diga che rilascia acqua a favore del lago d'Idro per cercare di capire se e quanta acqua c'è ancora a disposizione".

L'allarme per l'agricoltura

Un quadro che non dà spazio a molto ottimismo, anche appunto per le previsioni che arrivano dal meteo:

"L'acqua sta finendo, purtroppo non ce ne più. Se non si mette a piovere, fra pochi giorni saremo in una situazione drammatica per l'agricoltura".

L'anticipo della raccolta di pomodori

Nel frattempo, Coldiretti e agricoltori hanno deciso di "giocare d'anticipo" e iniziare prima la raccolta dei pomodori che generalmente si effettua da qui a settembre.

Del resto, oltre ai pomodori anche peperoni, albicocche, angurie, meloni e melanzane non solo "bruciano" per il troppo caldo, ma spesso non riescono neppure a crescere.

Da qui la decisione delle scorse ore di iniziare la raccolta massiccia di pomodori che per la Lombardia riguarda fondamentalmente le province di Mantova e Cremona, mentre il problema riguarda tutta Italia.

L'obiettivo è scongiurare danni incalcolabili dal momento che il nostro Paese è il primo produttore in Europa e rappresenta il 15% della produzione mondiale.

Siccità da record, le stime di Coldiretti

Dunque lo spauracchio è che frutta e verdura vadano bruciati. Secondo la Coldiretti è a rischio il 70% della nostra produzione.

In ogni caso, una sommaria stima dei danni è stata fatta: ammonterebbero a oltre 3 miliardi di euro.

Come si ricorderà la Lombardia aveva garantito rilasci (anche chiedendo acqua al Trentino Alto Adige) fino al 25 luglio.

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