Cai Lecco, Giorgio Rusconi ospite della sezione gemella di Macon per parlare di Otzi
Venerdì scorso la conferenza alla Maison des Associations

Nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario della fondazione del Club Alpino Italiano di Lecco, il Club Alpino del Mâconnais e il comitato di gemellaggio di Mâcon hanno invitato il relatore Giorgio Rusconi alla Maison des Associations, lo scorso venerdì 28 marzo 2025, per svelare "I misteri di Ötzi, l'uomo venuto dal ghiaccio", e per illustrare le innumerevoli iniziative portate avanti dalla Sezione di Lecco del CAI.

Cai Lecco, Giorgio Rusconi ospite della sezione gemella di Macon per parlare di Otzi
Olivier Mailland, presidente del Club Alpino del Mâconnais, ha presentato le realizzazioni del Club Alpino del Mâconnais; ha spiegato il rapporto con Lecco e l'origine di questa conferenza. Gino Ceddia, presidente del comitato di gemellaggio, nel suo discorso di benvenuto ha sottolineato che questo evento, organizzato in collaborazione da due associazioni di Mâcon, illustra perfettamente lo spirito che anima gli scambi con le due città gemellate.
"Per questa affascinante conferenza dedicata al mistero di Ötzi, abbiamo la fortuna di dare il benvenuto a Giorgio Rusconi, un relatore d’eccezione, un uomo che conosce bene sia la montagna che il gemellaggio, essendo membro del Club Alpino Italiano di Lecco da 50 anni, del Rotary Club di Lecco ed ex presidente del Comitato di Gemellaggio della nostra città gemellata italiana. Oltre alla scienza e all’affascinante storia di Ötzi, questa sera è anche un momento di condivisione, convivialità e amicizia tra le nostre due città, unite da una comune passione per la montagna e la cultura", ha affermato Gino Ceddia.
Dopo essersi presentato ed aver brevemente illustrato la storia e le varie iniziative del CAI Lecco, Giorgio Rusconi ha proseguito con la sua relazione dal titolo "I misteri di Ötzi, l'uomo venuto dal ghiaccio".
Il 19 settembre 1991, sulle Alpi italiane, in un ghiacciaio della Val Senales (provincia di Bolzano – Trentino Alto Adige), venne scoperto il corpo mummificato di un uomo vissuto 5.300 anni fa. La punta di una freccia rinvenuta nella spalla sinistra e una profonda ferita nella mano destra dimostrano che l'Uomo venuto dal ghiaccio (nome ufficiale stabilito dall'amministrazione provinciale di Bolzano) è stato assassinato. Gli insoliti oggetti rinvenuti vicino al corpo e gli abiti di Ötzi, realizzati con una combinazione di pelli e pellicce di cinque animali diversi, hanno contribuito a svelare chi fosse e come vivesse l'uomo trovato nel ghiacciaio del Similaun, a 3.200 metri sopra il livello del mare.
A più di trent'anni dalla sua scoperta, Ötzi continua a suscitare l'interesse dei ricercatori di tutti i campi e non passa anno senza che appaiano nuove ipotesi e nuove scoperte sull'uomo e sulla vita dei nostri antenati del Neolitico. Questa conferenza ha contribuito a far conoscere al pubblico di Mâcon i misteri di questo "uomo venuto dal ghiaccio".
Il presidente del comitato di gemellaggio ha voluto ringraziare il comune di Mâcon per aver messo a disposizione la sala riunioni della Maison des Associations, il Club Alpin Mâconnais, Olivier Mailland, il suo presidente, e Nino Cicciu, segretario del club, che ha investito molto nell'organizzazione della conferenza e che ha accolto il relatore.
Giorgio Rusconi, a nome del Club Alpino Italiano di Lecco, ha donato le magliette tecniche per la montagna realizzate in occasione dei 150 anni di fondazione del Club di Lecco, anniversario che coincide con i 150 anni di fondazione del Club Alpino Francese. Sono stati beneficiati, insieme ai ringraziamenti per l’organizzazione della serata, il presidente del CAI di Mâcon, Olivier Mailland; il segretario Nino Cicciu e il tesoriere Cécile Appert, oltre a Gino Ceddia, presidente del Comitato Gemellaggi di Mâcon, e all’assessore alle relazioni internazionali Émilie Clerc.
Al termine un rinfresco ha sancito l'amicizia tra le due città gemelle e il desiderio per i soci del Club Alpino di Mâcon di poter presto visitare le montagne del Lecchese.