Business trip in Inghilterra per i giovani imprenditori di Confindustria Lecco Sondrio
Dal 9 al 12 aprile il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio è stato impegnato nel tradizionale appuntamento che, quest’anno, ha portato i partecipanti nell’area Sud-Est dell’Inghilterra

Da Brighton a Londra per toccare con mano alcune delle realtà imprenditoriali più autorevoli e interessanti del sud-est del Regno Unito. E per comprendere i punti di forza (e le criticità) dell'approccio anglosassone al mondo dell'impresa. E non sono mancate alcune sorprese. Si è appena concluso l'ormai tradizionale Business Trip del gruppo dei giovani imprenditori di Confindustria Lecco Sondrio e martedì 15 aprile 2025, nella sede di via Caprera si è voluto fare il punto per svelare alcune curiosità sul viaggio che ha coinvolto 14 partecipanti.
Business trip in Inghilterra per i giovani imprenditori di Confindustria Lecco Sondrio
Sotto la guida del presidente Alessandro Goretti e del segretario Riccardo Confalonieri, un gruppo di 14 giovani imprenditori lecchesi ha recentemente concluso un business trip nel sud-est dell'Inghilterra, da Londra a Brighton. L'iniziativa, che ha coinvolto anche un giovanissimo studente universitario ventenne, ha offerto un'esperienza variegata e focalizzata sull'osservazione critica, la creazione di relazioni internazionali e l'opportunità di confronto in un contesto anglosassone.
Affinità territoriali e industriali
La scelta del Regno Unito non è stata casuale. Come ha sottolineato Goretti, l'area visitata presenta notevoli affinità con il territorio lecchese: una forte identità locale, uno spirito autonomo e un tessuto industriale composto prevalentemente da piccole e medie imprese o aziende familiari ad alto livello tecnico. Entrambe le aree, inoltre, si trovano in prossimità di importanti centri nevralgici, con Lecco vicina a Milano e Brighton a Londra, configurandosi come territori satelliti ma ben connessi alle rispettive metropoli.
Sostenibilità e mentalità imprenditoriale
Un aspetto significativo emerso durante la visita è la forte sensibilità del Regno Unito verso la sostenibilità, con il 10% della forza lavoro impiegata nel settore. È stata inoltre notata una minore burocrazia e un approccio meno "opprimente" rispetto al contesto italiano. La missione principale del viaggio era osservare la cultura imprenditoriale anglosassone, percepita come più orientata al rischio rispetto alla tradizione italiana, considerata più conservativa.
Visite aziendali: innovazione e tradizione
Il programma ha incluso visite a realtà aziendali di spicco. Ridgeview Wine Estate, una casa vinicola in forte crescita, ha mostrato un approccio che coniuga la comprensione dei metodi classici di vinificazione con la ricerca di una propria identità, investendo in macchinari italiani e monitorando le coltivazioni con stazioni meteo, in vista delle sfide del riscaldamento globale e della potenziale concorrenza con la Francia.
Ricardo plc, con una storia centenaria, si è presentata come un'azienda all'avanguardia nella produzione di motori a basso consumo e nello sviluppo di tecnologie legate all'idrogeno, alle fuel cell, alla combustione interna, agli inverter, ai pacchi batteria e a soluzioni per la cattura e la conversione della CO2 prodotta.
Ruhrpumpen UK Ltd, con mezzo secolo di storia e ora parte di un gruppo messicano, ha accolto il gruppo mostrando la propria produzione di pompe ad alta pressione, evidenziando la presenza di fornitori nel nord Italia.
Surrey Satellite Technology - Gruppo Airbus Defence and Space, specializzata nel lancio di satelliti di medie dimensioni, ha suscitato grande interesse con la presentazione delle proprie attività, dalle piattaforme di booking per lanci spaziali ai satelliti per la trasmissione dati, la captazione di immagini e la navigazione. L'azienda vanta 23 fornitori italiani.
Infine, Kewell Converters Ltd, un'azienda a conduzione familiare attiva nel taglio di polietilene espanso, ha offerto uno spunto interessante sulla committenza pubblica e della difesa, che rappresenta il 15% del proprio business.
La fase londinese e il confronto internazionale
La fase londinese del viaggio, relazionata da Riccardo Confalonieri, ha previsto incontri strategici. Presso Howden Group, grazie alla vice presidente Federica Lombardi, il gruppo ha potuto conoscere da vicino una realtà di brokeraggio assicurativo internazionale. La visita all'Istituto per il Commercio Estero ha permesso un confronto sui servizi offerti alle associazioni e alle aziende in materia di export e import.
L'Italian Chamber of Commerce and Industry ha illustrato i propri servizi di supporto alle aziende italiane interessate ad operare nel Regno Unito, annunciando la realizzazione di un podcast dedicato. Confalonieri ha evidenziato come, nonostante una diversa densità industriale (più a "macchia di leopardo" nel sud-est inglese rispetto alla concentrazione manifatturiera lombarda), le due regioni presentino un PIL nazionale simile, con il Regno Unito più orientato verso settori ad alta tecnologia come l'aerospace.
La scelta del Regno Unito, ha spiegato Confalonieri, non è stata guidata da un focus settoriale specifico, ma dalla volontà di confrontarsi con una realtà che presenta affinità e diversità con il territorio lecchese, osservando come le imprese operano al di fuori dell'Unione Europea e portano avanti un approccio di beneficio. La Brexit, ha aggiunto, sembra essere stata superata, con un aumento del business e delle esportazioni italiane verso il Regno Unito.
Un'esperienza di crescita e condivisione
Riccardo Addis ha sottolineato come queste iniziative rafforzino il gruppo giovani, creando preziose occasioni di confronto e aprendo alla cultura del fallimento come parte integrante del percorso imprenditoriale. Luca Agostoni ha tracciato un bilancio positivo della visita, menzionando anche un incontro preliminare con il consolato britannico a Milano, durante il quale non si è discusso di dazi. Oltre agli spunti professionali, Agostoni ha ricordato il bel tempo e la buona cucina apprezzata durante i quattro giorni di trasferta.