Brusa Gineè: che spettacolo ad Abbadia
Il rinvio per maltempo non ha reso meno suggestivo il rito del falò
Due giorni dopo la data originariamente prevista (rinvio resosi necessario per il maltempo del 31 gennaio 2025), anche ad Abbadia Lariana è stata celebrata la tradizione del Gineè.
Brusa Gineè: che spettacolo ad Abbadia
Nonostante il calendario recitasse 2 febbraio 2025, il fantoccio che simboleggia l'inverno è stato bruciato. Centinaia di persone si sono assiepate sul lungolago, nei pressi della foce del torrente Zerbo, per assistere al grande rogo acceso dai volontari del gruppo comunale di Protezione civile "Don Cossali".
Grandi e piccini non hanno voluto mancare al rito, approfittando di una serata mite. L'evento ha rappresentato non solo un momento di aggregazione per la comunità, ma anche un'occasione per rievocare un'antica tradizione legata ai cicli stagionali. Secondo la credenza popolare, il rogo del Gineè aiuta a scacciare il freddo dell'inverno e a propiziare l'arrivo della primavera, un rito simbolico che si ripete di anno in anno.
L'iniziativa è stata resa possibile grazie all'impegno di numerosi volontari e alla partecipazione attiva delle associazioni locali. Purtroppo il rinvio non ha consentito al Centro Sport, già impegnato in altre attività, di preparare il classico vin brulè, ma i volontari della Pro loco, presenti con uno stand, hanno garantito bevande a tutti. Non sono mancate bancarelle con prodotti tipici e dolciumi, contribuendo a creare un'atmosfera di festa.
Molti residenti hanno colto l'occasione per scattare fotografie e immortalare il suggestivo spettacolo del falò che, con le sue alte fiamme, ha illuminato il cielo notturno. L'evento ha riscosso un grande successo, confermando ancora una volta il forte legame della comunità con le proprie tradizioni e la volontà di mantenerle vive per le future generazioni.