Avviso unico 2025: quattro i progetti finanziati nel Lecchese e Meratese. Interventi nelle biblioteche di Sirone e Bosisio
Caruso: "Non si tratta solo di distribuire fondi, ma di riconoscere e rafforzare quei luoghi dove la cultura continua a essere generatrice di senso. Ogni finanziamento è un atto di fiducia verso una comunità, la sua storia e il suo patrimonio”

Avviso unico 2025: quattro i progetti finanziati nel Lecchese e Meratese. Biblioteche come presìdi civici, archivi come strumenti di memoria condivisa, nuovi spazi per la partecipazione culturale: con l’Avviso Unico Cultura 2025, Regione Lombardia finanzia quattro progetti in provincia di Lecco, per un investimento complessivo che unisce innovazione, inclusività e valorizzazione della storia locale.
Avviso unico 2025: quattro i progetti finanziati nel Lecchese e Meratese. Interventi nelle biblioteche di Sirone e Bosisio
Sono i frammenti della Lombardia più profonda, oggi al centro di una nuova azione valorizzazione grazie all’Avviso Unico Cultura 2025, lo strumento con cui Regione Lombardia ha finanziato 43 progetti. L’investimento complessivo ammonta a 1.018.088 euro in conto capitale, interamente coperto con fondi del bilancio regionale. La misura rappresenta l’esito operativo del bando, pubblicato ad aprile, articolato su quattro ambiti: promozione educativa e culturale, spettacolo dal vivo, ecomusei, patrimonio materiale e immateriale.
“Gli interventi selezionati – ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso – puntano a una valorizzazione diffusa e capillare, con particolare attenzione ai contesti locali e al loro patrimonio identitario. Non si tratta solo di distribuire fondi, ma di riconoscere e rafforzare quei luoghi dove la cultura continua a essere generatrice di senso. Ogni finanziamento è un atto di fiducia verso una comunità, la sua storia e il suo patrimonio”.
Interventi a Sirone, Bosisio Parini e Robbiate
Nel comune di Sirone, la Biblioteca comunale riceve 24.156 euro per il riallestimento degli spazi di ingresso, accoglienza, area bambini e zona studio. L’intervento mira a rendere la biblioteca più funzionale, inclusiva e accogliente per famiglie, studenti e lettori di tutte le età.
“Una biblioteca moderna – sottolinea Caruso – deve essere prima di tutto uno spazio vivo. È lì che si crea il legame tra cultura e cittadinanza, alimentando la partecipazione e la voglia di condividere saperi”. A Bosisio Parini invece è stato destinato un contributo di 12.000 euro per l’adeguamento funzionale dello spazio mostre e della relativa fruibilità del complesso bibliotecario.
Completa il quadro l’intervento promosso dall’Associazione culturale Il Corno, che ottiene 11.500 euro per la digitalizzazione del patrimonio fotografico e l’allestimento di una nuova sala archivio. Prevista l’installazione di un totem multimediale per consultare in modo interattivo le immagini conservate, rendendo la memoria più accessibile e partecipata.
“Un archivio che si apre al pubblico – conclude Caruso – è un atto di democrazia culturale. La storia non è mai solo un fatto del passato: è un codice vivo per leggere il presente. Questi interventi rafforzano l’identità dei territori e moltiplicano le occasioni per raccontarsi”
A Robbiate prenderà invece forma un nuovo polo culturale inclusivo grazie a un contributo di 25.550 euro in conto capitale. Il progetto, intitolato “L’Isola che non c’è”, trasformerà un’area sottoutilizzata in uno spazio di aggregazione aperto a tutte le fasce d’età, destinato a laboratori, iniziative intergenerazionali e attività sociali. “Costruire cultura significa costruire comunità – commenta Caruso – Con ‘L’Isola che non c’è’, Robbiate diventa un esempio concreto di rigenerazione culturale capace di generare identità, relazione e cittadinanza”.