“Giovani protagonisti”

A 16 anni ha prodotto con la sua stampante 3D supporti per visiere anti Covid: Lecco omaggia il giovane Giuseppe

Momento emozionante a Palazzo Bovara

A 16 anni ha prodotto con la sua stampante 3D supporti per visiere anti Covid: Lecco omaggia il giovane Giuseppe
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Da qualche giorno nel cortile di palazzo Bovara è ospitata la mostra "Giovani Protagonisti", promossa da Fondazione Sinderesi e con il patrocinio del Comune di Lecco e Comitato lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli. 33 storie di giovani che hanno avuto il coraggio di affrontare le sfide del nostro tempo. Tra quelle 33 vite c'è anche quella di Giuseppe Cassano, un ragazzo di Ruvo, in Puglia,  che a soli  16 anni, nei primi mesi della pandemia, si è distinto per aver prodotto, con la sua stampante 3D, 90 supporti per visiere destinati a ospedali ed enti benefici e assistenziali.

A 16 anni ha prodotto con la sua stampante 3D supporti per visiere anti Covid

Per questa ragione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di "Alfiere della Repubblica". Nei giorni scorsi Lecco ha reso omaggio a questo brillante e generoso ragazzo che, con il suo ingegno ha contribuito a salvare delle vite in uno die periodo più bui che il nostro Paese ha vissuto.

"Ho avuto il piacere d'incontrare Giuseppe, sua mamma e una delegazione della classe 2B del Liceo delle Scienze applicate (Badoni) che ha realizzato (testo e prodotto multimediale) il pannello a lui dedicato - sottolinea il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni che ha ricevuto Giuseppe in Municipio -  Vi invito a non perdere la mostra che rimarrà esposta fino al prossimo 3 luglio e a farvi ispirare".

“Giovani protagonisti”

La mostra, come detto presenta 33 figure, suddivise in 11 sezioni tematiche (legalità, solidarietà, impegno per l’ambiente, economia civile ecc.): volti famosi e poco noti, del passato e di oggi. Uomini e donne di varie provenienze e fasce sociali: da Rosario Livatino a Malala, da Sophie Scholl della “Rosa Bianca” a Bebe Vio… Persone appartenenti a varie culture e religioni, accomunate dall’essersi spese per gli altri, dall’aver lottato per nobili ideali e aver testimoniato passione per la verità, la libertà e la giustizia.

"La mostra è il pregevole risultato degli sforzi e della creatività che i ragazzi e le ragazze sono riusciti a esprimere ed è la conferma che, se si sentono, sfidati, responsabilizzati e stimati, ci sorprendono sempre - ha sottolineato Gerolamo Fazzini, giornalista e docente lecchese, ideatore e curatore della mostra con Saulo e Stefano Sangalli.

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