Giornata internazionale della donna

8 marzo: donna, vita, libertà, le parole d'ordine di Auser Lecco

"Noi donne italiane siamo indubbiamente più libere di quelle iraniani, ma la nostra condizione soffre ancora tante limitazioni, a volte meno evidenti, ma ancora molto radicate e difficili da contrastare"

8 marzo:  donna, vita, libertà, le parole d'ordine di Auser Lecco
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Donna, vita, libertà: queste le parole d'ordine di Auser Lecco, duretta da Claudio Dossi in occasione dell'8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna. Auser provinciale Lecco infatti fa suo il grido delle piazze iraniane. Le volontarie hanno realizzato un volantino, che sarà appeso in tutte le sedi territoriali dell’associazione, con l’obiettivo di sensibilizzare operatori e utenti.

8 marzo: donna, vita, libertà, le parole d'ordine di Auser Lecco

"Facciamo nostro grido delle piazze iraniane, perché noi donne siamo tutto questo - sottolineano da Auser -  È un grido che unisce chi è oppresso dal potere, le donne prima di tutto, ma anche gli uomini che hanno capito che sostenere le donne e anche sostenere se stessi. È un grido che afferma la forza e la bellezza della vita, che comunica lo slancio verso il godimento di tutte le cose belle: la gioia, l’amore, la realizzazione di desideri".

 

"Noi donne italiane siamo indubbiamente più libere di quelle iraniani, ma la nostra condizione soffre ancora tante limitazioni, a volte meno evidenti, ma ancora molto radicate e difficili da contrastare. Quella espressa dalla violenza, che assume tante forme non sempre manifesti, quella che si coglie in una cultura ancora fortemente maschilista, che emerge nelle battute, negli atteggiamenti. E noi stesse e tendiamo a sottovalutare i comportamenti che sono segni di disistima o peggio di rischi mortali".

"Aumenta ancora il dato più drammatico, quello di femminicidi, 120 in Italia nel 2022, 114 l’anno precedente, di cui 97 perpetrati in ambito familiare o affettivo. Numeri ancora altissimi, che parlano di tante situazioni malate, di educazione che stenta ad affermarsi in casa e a scuola, di un’incapacità ad accettare il rifiuto, la chiusura di un legame, di istituzioni carenti nell’individuare le situazioni di pericolo e nel fornire la giusta protezione. Ma anche senza arrivare a questi eccessi, molte donne vivono in un clima di conflitto, di disprezzo, che avviene nei luoghi del quotidiano. O soffro la mancanza di quei supporti, fuori e dentro casa, che lasciano sulle spalle della donna tutto il peso della gestione familiare. C’è bisogno di asili nido, di conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura familiare, di tutti quegli aiuti che davvero sostengano la famiglia. Non di slogan e parole vuote".

"Cogliamo dalle società che oggi vivono un momento intenso di lotta lo stimolo  ad alzare la testa, a riprendere la voglia di partecipare, a coltivare la speranza che un futuro migliore sia possibile. il contributo delle donne al benessere di tutti decisivo, sia sul piano culturale affettivo, sia su quello più concretamente economico. La tenacia e la determinazione delle donne sono necessarie per contrastare i segni della sfiducia e della rinuncia che, complice l’isolamento della pandemia, si sono insinuati anche nei giovani. Per noi, per i nostri figli".

 

 

 

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