Omaggio e ricordo

10 anni senza Walter Bonatti

"Socio del CAI lecchese e membro dei Ragni, Walter Bonatti ha amato Lecco e le sue montagne"

10 anni senza Walter Bonatti
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Ricorre oggi, 13 settembre 2021, il decimo anniversario di un pilastro dell'alpinismo, un uomo che ha portato il nome di Lecco sulle vette più alte del Mondo. Oggi sono 10 anni che Walter Bonatti ci ha lasciato chiudendo gli occhi per sempre a Roma a 81 anni. "Socio del CAI lecchese e membro dei Ragni, Walter Bonatti ha amato Lecco e le sue montagne" ha ricordato oggi il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.

10 anni senza Walter Bonatti

Nato a Bergamo il 22 giugno 1930 distinse  per imprese leggendarie, realizzate sulle montagne più belle e affascinanti del mondo. Come ogni grande storia, però, anche la sua iniziò  sulle cime di casa: Walter Bonatti, infatti, affrontò le sue prime ascese sulle Prealpi lombarde, ma nel giro di pochi mesi affrontò imprese e problemi alpinistici ritenuti senza soluzione. Superò i limiti e va oltre. Nel 1950 affrontò la parete est del Grand Capucin, la sua prima grande impresa. Lo splendido obelisco sul Monte Bianco, mai scalato prima, lo rifiutò per lasciarsi conquistare un anno più tardi dallo stesso Bonatti insieme a Luciano Ghigo.

Seguirono altre ascese d'eccezione, prima della  la chiamata alle Armi e l'assegnazione al 6º Reggimento alpini, che però gli permettono di frequentare numerosi corsi di alpinismo. Dal 1953 in poi non si contato le salite e le «prime» sulle pareti di Alpi e Dolomiti, e nel 1954 ottiene il brevetto di guida alpina. In quello stesso anno visse una delle esperienze che più lo segneranno come uomo e come alpinista: la spedizione italiana al K2, capitanata da Ardito Desio che vedrà Achille Compagnoni e Lino Lacedelli raggiungere la vetta. Mentre lui, un Walter Bonatti appena ventitreenne e Amir Mahdi si ritrovarono ad affrontare una notte nella «zona della morte» con temperature stimate intorno ai -50 °C senza mezzi per potersi riparare.

Nel 1961 è la tragedia del Pilone Centrale del Freney, nel gruppo del Monte Bianco, a segnare la storia dell'alpinista lombardo. Nel tentativo di salire la cima inviolata, si consumò un dramma che portò alla morte di quattro suoi compagni di ascesa.

Nel 1965, all'età di 35 anni, dopo l'ennesima impresa straordinaria - l'apertura di una via nuova in solitaria invernale sulla parete nord del Cervino - chiuse la sua carriera alpinistica, intraprendendo la nuova vita di reporter ed esploratore. Una vita ricca di emozioni e soddisfazioni, che lo porterà a collaborare con il settimanale Epoca e a viaggiare nelle terre più solitarie e affascinanti del pianeta, dall'Australia all'Antartide, dalla Patagonia alla Nuova Guinea, realizzando reportage di rara bellezza. Dopo anni avventurosi Bonatti aveva scelto di vivere a Dubino, godendo della pace della Valchiavenna, con la moglie Rossana Podestà.

Proprio la vita di Bonatti e il suo amore con  Rossana Podestà sono stati al centro della fiction " Sul tetto del mondo" andata in onda ieri sera su Rai 1.

L'omaggio del sindaco di Lecco a Walter Bonatti

Walter Bonatti è una delle figure più importanti dell’alpinismo mondiale.
Socio del CAI lecchese e membro dei Ragni, Walter Bonatti ha amato Lecco e le sue montagne. La città di Lecco è stata per lui una patria adottiva, accompagnandolo anche nell'ultimo saluto che si tenne a Villa Gomes circondato dai suoi “maglioni rossi”.
Oggi, a 10 anni dalla sua scomparsa, ricordiamo la leggendaria figura di questo alpinista, esploratore, giornalista e divulgatore che ha incarnato, e incarna tutt’oggi, uno straordinario spirito di avventura, di scoperta della roccia, del mondo e dell’uomo.

La Fondazione Riccardo Cassin

Foto Fondazione Cassin



Il 13 settembre 2011 ci lasciava Walter Bonatti.
Il suo legame con Lecco e con Riccardo è durato tutta la vita, insieme hanno realizzato quella bellissima impresa al Gasherbrum IV nel 1958, in cui la spedizione italiana aprì la via che ancora oggi, dopo 63 anni, nessuno ha mai ripetuto. Per oltre 50 anni Walter e Riccardo si sono frequentati in montagna e fuori, qui li vedete insieme nel 2001 in una libreria di Lecco per la presentazione del libro di Bonatti “Una vita così”.

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