Sicurezza partecipata

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Anci Lombardia: gesto di lungimiranza degli amministratori che la sostengono

Il Segretario Redaelli al convegno 'Privacy e controllo del Vicinato'

“Garantire ai cittadini la sicurezza e l’ordine pubblico è certamente compito delle forze dell’ordine e delle istituzioni, ma mettere in campo una sicurezza partecipata ritengo sia un gesto di lungimiranza degli amministratori che la sostengono e un gesto di grande senso civico che tutti dovremmo assicurare”. Lo ha detto il Segretario Generale di Anci Lombardia Rinaldo Mario Redaelli intervenendo, martedì 25 giugno, a Palazzo Pirelli, a Milano, al convegno 'Privacy e controllo del Vicinato', iniziativa organizzata con l'’Associazione controllo del vicinato’ a cui ha partecipato anche l’Assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato.

“Molti comuni – ha sottolineato Redaelli – hanno già intrapreso un percorso di sicurezza partecipata attraverso il controllo di vicinato aderendo all'’Associazione controllo del vicinato’. Sono circa 230 i Comuni lombardi che vi hanno aderito con 1208 Gruppi, ma sarà fondamentale contattare gli oltre 1000 Comuni che recentemente hanno rinnovato l’amministrazione per illustrare loro finalità e obiettivi del controllo di vicinato e la possibilità di aderirvi.

“Nel merito – ha sottolineato ancora Redaelli - il protocollo per la sicurezza integrata sottoscritto tra Ministero dell’Interno, Regione Lombardia e Anci Lombardia, lo scorso 29 aprile, potrà sviluppare e ampliare il coinvolgimento di tutti quei soggetti che direttamente o indirettamente si occupano di sicurezza integrata. Una sicurezza integrata che non significa solo interessamento e coinvolgimento dei cittadini nella prevenzione degli atti criminosi, ma vuol dire anche affidare loro compiti civici di controllo del vicinato e dell’intero territorio”.

“Brescia, Cremona, Mantova e Pavia, sono i comuni - ha dichiarato l’Assessore De Corato nel corso del suo intervento - nei quali è ormai in dirittura d'arrivo un accordo con Aler per iniziare una nuova esperienza basata proprio sul controllo di vicinato e nei quali come assessorato crediamo molto”.

“Dove c'è il controllo di vicinato, infatti - ha detto ancora De Corato -  i reati diminuiscono. La reciproca conoscenza può aumentare la deterrenza: chi ha intenzione di commettere un reato sa che potrebbe essere notato da un cittadino e segnalato alle forze dell'ordine. Va sicuramente sottolineato che le nuove tecnologie hanno permesso di dare a questo tipo di servizio uno slancio maggiore: i gruppi whatsapp e le altre piattaforme sono state la svolta al semplice lavoro di presidio".

L'assessore De Corato ha quindi sottolineato che “come Regione sono stati avviati da tempo una serie di bandi che prevedono per gli enti locali somme finalizzare all'acquisto di telecamere di sorveglianza". Bene, dunque, la strumentazione tecnologica, ma “fondamentale resta” per De Corato "il controllo di chi ha a cuore le sorti del bene comune, attraverso il cosiddetto controllo del vicinato”.

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