sanità

Mandello, 750 pazienti senza medico di base. Attivato un servizio provvisorio

Botta e risposta tra il gruppo consiliare di minoranza Casa Comune e il sindaco Riccardo Fasoli

Mandello, 750 pazienti senza medico di base. Attivato un servizio provvisorio
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A Mandello sono 750 i pazienti senza medico di base su 13.000 utenti del comprensorio. Per venire incontro alle loro esigenze, è stato attivato un servizio provvisorio.  La carenza di medici di medicina generale è stata denunciata dal gruppo consiliare di minoranza "Casa Comune", che ha sollecitato un intervento immediato da parte dell'Amministrazione comunale. Non si è fatta quindi attendere la risposta del sindaco Riccardo Fasoli, che si è detto consapevole del problema, sottolineando però come "grazie al raccordo tra i medici presenti ed ATS Brianza" l'Amministrazione sia riuscita "ad evitare disservizi nonostante il ricambio di tantissimi medici".

Mandello, 750 pazienti senza medico di base. Attivato un servizio provvisorio

"Casa Comune esprime forte preoccupazione e rammarico per l’attuale situazione relativa alla carenza di medici di medicina generale sul territorio comunale - la nota di denuncia del gruppo di minoranza - Da settimane, diversi cittadini si trovano nell’impossibilità di scegliere un nuovo medico di base perché tutti i professionisti presenti nell’ambito risultano già al completo, con un numero di assistiti superiore ai limiti gestibili in condizioni normali. Pur sapendo che la carenza di medici è un problema strutturale, di portata regionale e nazionale, riteniamo inaccettabile che una situazione così critica ricada sulle spalle dei cittadini, in particolare degli anziani, delle persone fragili e di chi necessita di cure continuative, mettendone seriamente a rischio la salute e la sicurezza. Inoltre, le modalità e i tempi comunicati da ASST di Lecco per accedere agli ambulatori temporanei di Mandello – solo su appuntamento e con una fascia oraria estremamente limitata – appaiono del tutto inadeguate rispetto all’urgenza e alla gravità della situazione. Non si può fronteggiare una così seria vicenda con soluzioni provvisorie e comunicazioni frammentarie. Occorre chiarezza, tempestività e soprattutto un'assunzione di responsabilità istituzionale nei confronti di una comunità che, ancora una volta, si trova sola di fronte a un diritto essenziale come quello alla salute".

"Per questi motivi - proseguiva la nota - chiediamo che l’Amministrazione comunale di Mandello Lario si attivi per un confronto urgente con ASST di Lecco e solleciti un intervento immediato e strutturale che consenta di garantire l’accesso a un medico di medicina generale a tutte le persone rimaste senza; ampliare le fasce orarie e le modalità di accesso agli ambulatori temporanei; assicurare una comunicazione chiara, accessibile e univoca, in grado di orientare correttamente la cittadinanza. Casa Comune è e sarà al fianco dei cittadini e non intende lasciare che una comunità intera venga penalizzata da una carenza organizzativa che richiede risposte urgenti e soluzioni concrete".

Non si è fatta attendere, come anticipato, la risposta del primo cittadino Riccardo Fasoli, che ha ammesso: "Inutile negare che ci siano grandi difficoltà nel reperire i medici di medicina generale. Vale per tutto il territorio nazionale, regionale e, purtroppo, anche per il nostro comprensorio.  Negli ultimi anni, complici i pensionamenti ravvicinati di tanti nostri medici storici, siamo stati particolarmente colpiti da questo problema.  Rinnovare un gruppo di medici che lavorava in sinergia come quello dei medici di Mandello non è stato e non è semplice. Negli ultimi 3 anni, tanti sono stati gli incarichi provvisori dati a giovani e bravissimi medici, spesso in attesa di sostenere le sessioni d'esame di accesso alle specialistiche. Quest'anno purtroppo, la penuria di medici ha fatto si che ci si trovasse in questa situazione".

Una situazione aggravata ulteriormente dalla fine dell'incarico del dottor Vigo, come spiega Fasoli: "Nel mese di maggio è terminato l'incarico del dottor Vigo, impegnato nell'accesso alle specializzazioni. Era stato per tempo indetto un concorso per la sostituzione definitiva della sua posizione, ma i partecipanti sono stati pochissimi e non hanno coperto tutte le necessità, compresa la nostra. Gli esami di accesso alla specialistica si svolgeranno entro la fine di luglio e, da qui, potremmo avere la disponibilità di nuovi medici per un incarico temporaneo. Nel frattempo, si sta già predisponendo un nuovo bando per il posto definitivo. Nel mese di luglio è divenuta definitiva la sostituzione del dottor Marino Lafranconi con la dottoressa Chiappiniello. Altro tassello non scontato e che deriva da una programmazione di lungo periodo, non senza difficoltà".

"Al momento - prosegue Fasoli - abbiamo circa 750 pazienti senza medico fisso che debbono accedere al servizio provvisorio su 13.000 utenti del comprensorio. Alternativa poteva essere l'aumento dei pazienti per tutti i medici di medicina generale già in servizio ma, questa soluzione, seppur avrebbe garantito sulla carta l'accesso ai medici, avrebbe definitivamente ridotto la qualità del servizio".

Infine, il primo cittadino conclude: "Mi sento di respingere ogni accusa di mancanza di attenzione e gestione della problematica relativa ai medici di medicina generale perché grazie al raccordo tra i medici presenti ed ATS Brianza siamo sempre riusciti ad evitare disservizi nonostante il ricambio di tantissimi medici. Continueremo a fare il nostro per mantenere i servizio al quale tutti i cittadini sono abituati e che in altri territori della nostra stessa provincia già non sono più garantiti da tempo. Non possiamo che condividere il fatto che a livello nazionale ed in termini normativi serva rivedere tutto il sistema sanitario nazionale ed il rapporto tra pubblico e privato, al fine di garantire il livello qualitativo della sanità pubblica che ha sempre contraddistinto l'Italia rispetto a quasi tutto il resto del mondo".

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