A Rancio verranno lette le lettere di condannati a morte della Resistenza
Il Sindaco di Lecco Virginio Brivio leggerà la lettera di don Giovanni Ticozzi spedita dal carcere di San Vittore il 6 gennaio 1945.

Mercoledì 24 aprile a Rancio di Lecco alle 21 verranno lette pubblicamente 13 lettere di condannati a morte della Resistenza italiana tratte dal libro pubblicato da Einaudi nel 1950 e da allora continuamente ristampato. "Ci sembra una maniera bella per ricordare la Liberazione dai nazifascisti che festeggiamo il 25 aprile di ogni anno" spiegano gli organizzatori. L'iniziativa è promossa dall'Anpi e dal Circolo Libero Pensiero con il patrocinio del Comune di Lecco.
Perché a Rancio e perchè al Circolo Libero pensiero?
Rancio è il quartiere di Lecco che ha pagato in termini di martirio il prezzo più alto nella lotta di Liberazione. Furono ben 8 i partigiani ammazzati:
- Angelo Bonaiti 23 anni morto sul San Martino il 9-novembre-1943
- Annibale Molinari 43 anni morto a Gusen il 6-giugno-1944
- Giuseppe Mazzucotelli 48 anni morto a Gusen 1°-gennaio-1943
- Carlo Bonacina 24 anni morto a Fiumelatte l’8 gennaio 1945
- Giuseppe Maggi 21 anni morto a Fiumelatte l’8 gennaio 1945
- Virgilio Panzeri 21 anni morto a Fiumelatte l’8 gennaio 1945
- Carmine Berera 18 anni morto a Gusen il 4 marzo 1945
- Giuseppe Piazza 38 anni morto a Gusen il 18 marzo 1945
Lettere di condannati a morte della Resistenza
Il Circolo Libero pensiero fu costruito nel 1950 “dai lavoratori per i lavoratori” e da allora è sempre stato fedele a quei principi di solidarietà, di libertà e progresso sociale per i quali molti rancesi hanno lottato durante la Resistenza e poi, negli anni successivi, nel Sindacato e nei partiti di sinistra. A leggere le lettere saranno cittadini di tutte le estrazioni sociali, legati a Rancio e al Circolo Libero Pensiero. Il Sindaco di Lecco Virginio Brivio leggerà la lettera di don Giovanni Ticozzi spedita dal carcere di San Vittore il 6 gennaio 1945. Accompagnerà la lettura la musica della fisarmonica di Luca Pedeferri.