"Nel segno della montagna” nuove donazione alla Fototeca del Si.M.U.L. a Palazzo delle Paure: ultima settimana di apertura

Una visita con uno di curatori: Luigi Erba Autore, critico, storico della fotografia

"Nel segno della montagna” nuove donazione alla Fototeca del Si.M.U.L. a Palazzo delle Paure: ultima settimana di apertura
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Ultima settimana di apertura per la mostra  “Nel segno della montagna” nuove donazione alla Fototeca del Si.M.U.L. a Palazzo delle Paure a Palazzo delle Paure  curate da Barbara Cattaneo, Luigi Erba e Daniele Re.

"Nel segno della montagna”

Ci accompagna nella visita uno dei curatori: Luigi Erba Lecchese, classe 1949, laureato in materie letterarie all’università cattolica ha lungamente insegnato, ma la sua passione più autentica è la fotografia. La mostra che ha curato a sei mani,  ha come obiettivo presentare le ultime donazioni alla fototeca che conta oggi circa 4000 foto e rappresenta una realtà discreta e di una certa rilevanza nel territorio regionale.“Le immagini dell’esposizione Sono tutte legate alla montagna ed al territorio, ad accezione del “fondo Giandomenico Spreafico” che comprende al tri lavori perché appunto prevale la sua natura di unicum autorale” spiega.

Un viaggio epico dentro ed intorno al tema della montagna

Le donazioni recenti sono di Pietro Sala, Raffaele Bonuomo, Giuliano Cantaluppi e Giovanni Ziliani. Ma sono precedute da un “proemio” con le foto dei precursori: Federico Mariani, Giuseppe Pessina e Ausonio Zuliani. Proemi è proprio la parola che Erba sceglie e non a caso: siamo all’inizio di un viaggio epico dentro ed intorno al tema della montagna.“Altro che photoshop – esordisce accompagnandoci davanti alla stampa all’albumina di Federico Mariani del 1892 che ritrae la società alpina operai di Lecco e mandamento – vedi questi cappelli? Disegnati prima della stampa, una pratica molto diffusa allora”. Una specie di photoshop ben prima del digitale!Assai diverse le foto di Giuseppe Pessina, in cui si coglie la sua anima di fotoreport ante litteram, la capacità essere nel momento e di viverlo: alcune immagini ritraggono esercitazioni di alpini alla viglia della Grande Guerra, ma anche nella foto “festa degli alberi” si coglie una capacità narrativa non comune.

Talenti  straordinari

Lasciati i precursori, si affrontano  le sezioni di Bonomo e Sala: due autori contemporanei che utilizzano entrambi il digitale. “due esperienze totalmente diverse: il nero di Bonuomo diventa un segno grafico, mentre nelle foto di Sala il paesaggio scompare, solo gli sciatori rimango effige di una montagna da “consumare””.Autore quotato è poi Giovanni Ziliani di cui si può ammirare “passato e presene”; del 2002. “Alcuni dei suoi lavori sono conservati oggi alla Bibliothèque Nationale di Parigi, negli Archivi Alinari di Firenze e al Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo” avvisa Erba.Le ultime due sezioni sono dedicate a Giuliano Cantaluppi  e Giandomenico Spreafico. “il primo, comasco, ha lavorato sui materiali e sugli ingrandimenti, senza mai sconfinare nell’informale ma arrivando quasi a veri e propri pixel chimici - spiega Erba - Spreafico invece è un fotografo lecchese autodidatta, un operaio metalmeccanico, saldatore  di giorno che passava le notti in camera oscura per stampare le foto che realizzava la domenica”. Un talento straordinario.

La mostra Rimarrà aperta fino al 14 aprile (da martedì a venerdì 9.30-19 sabato e domenica 10-19).

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