Tangenti a Palazzo Bovara: confermate le condanne a Castagna e Sorrentino
2 anni e 8 mesi a entrambi per tentata concussione.

Solo poche settimane fa, nel pieno del polverone della sentenza Metastasi bis, il caso delle tangenti a Palazzo Bovara e il ruolo di Francesco Sorrentino, odontotecnico con la passione per la politica, erano stati evocati dal Partito Democratico di Lecco, quale segno del legame tra malaffare e politica. Ieri i giudici della Corte di Appello di Milano, sposando la tesi dei magistrati lecchesi, hanno confermato condanne e pene proprio a Sorrentino e a Maurizio Castagna.
Confermate le condanne e le pene inflitte in primo grado
La sentenza di primo grado era arrivata a marzo dello scorso anno. Collegio giudicante del tribunale di Lecco presieduto dal giudice Enrico Manzi aveva condannato a 2 anni e 8 mesi per tentata concussione in concorso Francesco Sorrentino, ex consigliere comunale a Lecco con la Lega e poi candidato sindaco a Calolzio con il partito "Siamo Gente Comune, movimento territoriale" e Maurizio Castagna, tecnico del Comune di Lecco. In primo grado il pubblico ministero lecchese Silvia Zannini aveva chiesto una condanna a 6 anni ma i giudici, riconfigurando l'ipotesi di reato da concussione a tentata concussione avevano di fatto dimezzato la richiesta del Pm. Quadro che ieri è stato quindi confermato anche in sede di Appello.
Niente Confisca dei beni per Sorrentino
Confermata in secondo grado anche la decisione, già assunta dai giudici lecchesi, di non confiscare i beni di Francesco Sorrentino, tra i quali un villa a Malnago.
La vicenda delle tangenti a Palazzo Bovara
L’inchiesta era partita il 17 febbraio del 2014. In manette, oltre agli attuali condannati era finito anche l’avvocato Giovanni Minervini, che aveva però scelto la via del patteggiamento. Tutto ruota intorno a una presunta mazzetta di 2500, che i due imputati avrebbero richiesto all’imprenditore Marco Rota per la realizzazione di alcuni parcheggi ad Acquate.