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Truffe agli anziani: contrasto e prevenzione. I consigli della Questura di Lecco

In caso di sospetta truffa allertare tempestivamente le forze dell'ordine

Truffe agli anziani: contrasto e prevenzione. I consigli della Questura di Lecco
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Sono frequenti sul territorio lecchese i fenomeni di truffe nei confronti di anziani e non solo. Proprio per mettere in campo un'azione di prevenzione, la Questura di Lecco ha diramato utili consigli che possono servire alla popolazione per mantenere sempre alta l'allerta e riconoscere i campanelli d'allarme attraverso la campagna di sensibilizzazione "Io non ci casco!". Ad illustrare le linee guida per non cadere vittima dei truffatori il commissario capo dirigente della Squadra mobile di Lecco Simona De Luca e il commissario dirigente dell'ufficio prevenzione generale Andrea Micheletti.

Truffe agli anziani: contrasto e prevenzione. I consigli della Questura di Lecco

Una campagna che, come sottolineato dal commissario De Luca, vuole evidenziare il ruolo di prevenzione, e non solo di repressione, svolto dalla Polizia di Stato. La campagna "Io non ci casco" si basa proprio sull'esperienza raccolta nel corso dell'attività investigativa.

Tre i consigli principali illustrati dal commissario De Luca: diffidare da chiunque si presenti alla porta di casa o telefonicamente come sedicente poliziotto, carabiniere o in generale rappresentante di un ente pubblico chiedendo soldi o preziosi per far fronte ad una situazione di pericolo imminente; nessun ente pubblico si presenterà mai chiedendo denaro. E' fondamentale inoltre non fornire telefonicamente informazioni personali a interlocutori sconosciuti: spesso, infatti, sono le vittime stesse che, inconsapevolmente, forniscono dettagli sulla propria vita privata. Infine, interrompere immediatamente qualsiasi telefonata sospetta e contattare subito le forze dell'ordine per consentire di effettuare un pronto intervento e cogliere i truffatori con le mani nel sacco.

Non bisogna prestare attenzione solo quando si è fra le mura di casa: come sottolineato dal commissario Micheletti, infatti, i problemi possono derivare anche dalla strada; ne è un esempio la cosiddetta "truffa della monetina", che si verifica con queste modalità: una persona fa cadere delle monetine di nascosto e si rivolge all'anziana vittima dicendo che sono cadute a lei, mostrandosi particolarmente gentile. Intanto, un complice sottrae alla vittima effetti personali come borsa, telefono o portafogli. Da qui il consiglio a diffidare di persone sconosciute che mostrano atteggiamenti particolarmente amichevoli.

E' necessario prestare attenzione anche quando ci si reca alle Poste o in banca a ritirare la pensione: qui il consiglio è di non andare mai da soli, ma sempre accompagnati da qualcuno.

Infine, è stata sottolineata più volte la necessità di segnalare, anche solo in caso di sospetto, subito al 112, in modo da consentire alle indagini di partire immediatamente, ottenendo risultati soddisfacenti.

"Nell'ultimo anno - spiega il commissario De Luca - abbiamo effettuato diversi arresti in materia di truffa agli anziani grazie a tempestive segnalazioni da parte di cittadini e familiari. Le truffe più diffuse sono quelle telefoniche - dove spesso i truffatori utilizzano, tramite sistemi di replica attraverso server esteri, numeri di telefono di istituzioni effettivamente esistenti, come di istituti bancari o della stessa questura (in questo caso interrompere la telefonata e verificare contattando il numero ufficiale dell'ente in questione, e in ogni caso non cedere ad alcuna richiesta di denaro avanzata) - e quelle online, dove si viene indotti a cadere in errore da una prospettiva di guadagno facile, come nei finti siti di trading online. Siamo riusciti come Squadra mobile della Questura insieme alla Polizia ferroviaria a cogliere con le mani nel sacco tanti truffatori con la refurtiva. Sebbene riusciamo a ridurre il danno economico e ad azzerarlo, restituendo la refurtiva, resta un danno psicologico importante. Proprio per questo è particolarmente importante prevenire, tenendo presente che il nostro scopo è fornire linee guida e non generare allarmismo".

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