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Lecco Film Fest, seconda giornata da tutto esaurito

Mario Martone, Ippolita di Majo, Laura Luchetti e Andrea Pallaoro conquistano il pubblico lecchese

Lecco Film Fest, seconda giornata da tutto esaurito
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Ancora sold out e accoglienza calorosa per Mario Martone e Ippolita di Majo, mentre Laura Luchetti e Andrea Pallaoro conquistano il pubblico nella seconda giornata del Lecco Film Fest.

Lecco Film Fest, successo per la seconda giornata

«Sul lago realizzerei I promessi sposi, mi sento a casa. È la prima volta che vengo a Lecco ed è davvero emozionante». Così Mario Martone ha esordito durante la seconda giornata del Lecco Film Fest oggi, sabato 5 luglio 2025, il festival promosso da Confindustria Lecco e Sondrio e organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo.

Sul palco di piazza Garibaldi il regista ha presentato il suo ultimo lungometraggio, Fuori, insieme alla sceneggiatrice Ippolita Di Majo. Interpretato da Valeria Golino, Matilda De Angelis e Elodie, il film è l’adattamento cinematografico del romanzo autobiografico di Goliarda Sapienza, dal titolo L’università di Rebibbia del 1983. «Un film al femminile, in un tempo in cui il “dentro” è l’unico conforto. È dentro che trovi il vero dialogo, si tratta di un aspetto che ha a che fare anche con la dimensione spirituale», spiega. Mentre Ippolita Di Majo racconta: «Con Mario abbiamo cominciato a lavorare su Goliarda Sapienza tanti anni fa. Una scrittrice completamente fuori dagli schemi, tant’è che il film si chiama Fuori anche per questo. Di Goliarda ci ha rapito la sua libertà di sguardo e Mario è stato straordinario nell’abbandonarsi a questo mondo di donne».

Un altro importante risultato per la sesta edizione del Lecco Film Fest: i primi due film presentati in piazza, Fuori e Le assaggiatrici, sono gli unici due italiani nella odierna Top10 Box Office.

Il Lecco Film Fest ha aperto la sua seconda giornata con l’incontro con il regista Mattia Colombo e la direttrice del Labanof (Laboratorio di antropologia e odontologia forense) Cristina Cattaneo, presenti per la proiezione del documentario Sconosciuti puri, definizione gergale dettata dalla stessa dottoressa Cattaneo e del suo team nella sala autopsie per chiamare quei corpi o quei resti che vengono ritrovati e che non è possibile identificare immediatamente. Il documentario, diretto da Colombo insieme a Valentina Cicogna, nasce, come ha raccontato il regista, da «un lavoro lunghissimo. È una storia sconosciuta e di dimenticanza perché è giusto restituire quei corpi alle famiglie e che non ci siano vittime di serie a e vittime di serie b». «Un film che parla di memoria dei corpi con salvezza salvifica – commenta Cristina Cattaneo – Bisogna fare in modo che il defunto possa raccontare la sua storia per l’ultima volta. Per me questo è fondamentale».

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Nel pomeriggio Laura Luchetti, regista di serie come Nudes (2021) e Il Gattopardo (2024), ma anche di film come il suo ultimo La bella estate (2023), si è raccontata al pubblico.

«La bella estate è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Cesare Pavese – dice la regista – È un racconto estremamente evocativo con una voce interiore di una ragazza. Mi piace molto raccontare l’adolescenza perché è l’età in cui tutto è possibile e al proprio fianco si ha l’alleato più grande che si possa avere: il futuro. È anche l’età in cui si perde l’innocenza: una cosa meravigliosa ma al tempo stesso estremamente dolorosa».

Laura Luchetti, in questa occasione, ha ricevuto il Premio Lucia – consegnato da Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio – riconoscimento simbolo del Lecco Film Fest.

A seguire, il regista Andrea Pallaoro, in Piazza XX Settembre, si è raccontato attraverso i suoi film: Medeas, Hannah, Monica, che indagano con straordinaria lucidità il femminile, lo spazio, l’abbandono, restituendo corpi e silenzi come paesaggi emotivi.

«Il mio vero interesse è penetrare il mondo interiore dei personaggi – dice Pallaoro –. Anche come spettatore, i momenti più coinvolgenti sono quelli che si basano sul linguaggio cinematografico e non sul dialogo. Il cinema ha sempre avuto ruolo nella mia vita, sin da piccolo».

Il programma continua

Lecco Film Fest continua domani, domenica 6 luglio 2025.

Alle 11, in piazza XX Settembre: Questi tempi memorabili tra Francesco e Leone XIV - Immagini da un’epoca di cambiamento. Introduzione di Marco Campanari, presidente Confindustria Lecco e Sondrio e Mons. Davide Milani, presidente Fondazione Ente dello Spettacolo
Intervengono: Marco Bardazzi, giornalista, scrittore, founder BEA
Liliana Faccioli Pintozzi, caporedattrice esteri, SkyTg24
Enrico Mentana, direttore TgLa7
Conduce e modera: Daniele Bellasio, vicedirettore Il Sole 24 Ore
Tv, social, documentari, foto scattate da fermi e cittadini in occasione degli eventi hanno permesso una minuziosa raccolta di istantanee della fine dello straordinario pontificato di Francesco e l’inizio – sorprendente – del ministero di Leone XIV. Di tutte queste immagini che hanno monopolizzato per giorni e giorni i canali comunicativi di tutto il mondo cosa diventerà memoria condivisa di un momento straordinario per la Chiesa? Ne discutono con il pubblico del Lecco Film Fest i giornalisti che con esperienze ed angolazioni differenti hanno raccontato questo passaggio
d’epoca emblematico anche per il mondo.

Alle 15.00 al Cinema Nuovo Aquilone: Proiezione di Nero di Giovanni Esposito, segue dibattito con il regista e Susy Del Giudice, attrice
Modera: Gian Luca Pisacane, Rivista del Cinematografo

Alle 18 in piazza XX Settembre: Cinematografo Incontra Giovanni Esposito, attore e regista con Gian Luca Pisacane, Rivista del Cinematografo.
Giovanni Esposito è attore, regista e sceneggiatore. Il debutto alla regia avviene nel 2024 con il film Nero. La sua carriera inizia in televisione con il personaggio di Giovanni Cazzaniga, lo stereotipo del napoletano della piccola-media borghesia. Al cinema recita in ruoli comici e impegnati. Lo troviamo in Benvenuti in casa Esposito di Gianluca Ansanelli (2021) e in Ammore e malavita dei Manetti Bros. (2017). I toni sono seri in Il partigiano Johnny di Guido Chiesa (2000), Black Parthenope di Alessandro Gilio (2021).

Alle 19 in piazza XX Settembre Cinematografo Incontra Barbara Chichiarelli, attrice con Valerio Sammarco, Rivista del Cinematografo Formazione teatrale, exploit seriale, e non solo. La stoffa di Barbara Chichiarelli è chiara sin dalla prima stagione di Suburra, dove è chiamata a impersonare Livia Adami, la sorella del boss Aureliano. L’approdo sul grande schermo è naturale, passando per La dea fortuna di Özpetek e dalle Favolacce dei fratelli D’Innocenzo, con la sua Dalila madre e moglie ingabbiata nell’ambiguità di un disagio malato. Non mancano gli affacci nella commedia brillante (Blackout Love, Tre di troppo, la miniserie Antonia) né la straordinaria capacità di immedesimarsi in personaggi realmente esistenti – come il pm in The Good Mothers, format premiato alla Berlinale – o esistiti, come Margherita Sarfatti, la critica d’arte amante di Mussolini, nonché figura “intellettualmente” decisiva per l’ascesa del Duce, che l’attrice interpreta magistralmente in M - Il figlio del secolo.

Alle 21 in piazza Garibaldi Anteprima nazionale Proiezione di Le città di pianura di Francesco Sossai, con Marta Donzelli, produttrice e Filippo Scotti, attore Modera: Marina Sanna, Rivista del Cinematografo.

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