EMOZIONE e commozione

Un saluto speciale a Margaret Sam Hayford, prima OSS straniera dell’Airoldi e Muzzi di Lecco

Margaret è arrivata in Italia giovanissima dal Ghana, portando con sé un grande sogno. Nel 1998 è diventata la prima OSS straniera assunta nelle strutture di Germanedo, dando avvio a un percorso esemplare fatto di umanità, ascolto e dedizione.

Un saluto speciale a Margaret Sam Hayford, prima OSS straniera dell’Airoldi e Muzzi di Lecco
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È sempre un momento toccante quando si saluta una persona che ha dedicato una vita intera al lavoro di cura. Oggi, giovedì 19 giugno 2025,alle Residenze Airoldi e Muzzi di Lecco, tutto il personale ha voluto rendere omaggio a Margaret Sam Hayford, che ha concluso il suo percorso professionale dopo 27 anni di servizio come Operatrice Socio Sanitaria.

Margaret è arrivata in Italia giovanissima dal Ghana, portando con sé un grande sogno. Nel 1998 è diventata la prima OSS straniera assunta nelle strutture di Germanedo, dando avvio a un percorso esemplare fatto di umanità, ascolto e dedizione.

Un saluto speciale a Margaret Sam Hayford, prima OSS straniera dell’Airoldi e Muzzi di Lecco

«Oggi è un giorno speciale per me, un momento che aspettavo ma che, ora che è arrivato, mi riempie il cuore di emozioni», ha esordito con la voce rotta dalla commozione. Il suo sguardo ha attraversato la sala, cercando i volti che hanno condiviso con lei tanti anni di lavoro.

«Sono arrivata in Italia tanti anni fa, dal Ghana, con la speranza di costruire una vita migliore. Ho scelto di fare l’Operatrice Socio Sanitaria, un lavoro che non è solo una professione, ma una vera e propria missione.» Nel corso degli anni, Margaret ha assistito centinaia di ospiti, accompagnandoli con discrezione e affetto nei momenti più delicati della loro vita. La sua presenza costante è stata per molti un punto di riferimento silenzioso ma potente.

«Ho passato tanti anni accanto alle persone più fragili, ascoltando, aiutando, sostenendo con rispetto e amore. All’Airoldi e Muzzi ho trovato una seconda famiglia. Colleghi, infermieri, medici, direzione, ma soprattutto gli ospiti: ognuno mi ha insegnato qualcosa.» Ha parlato della ricchezza di relazioni umane costruite nel tempo, del senso di appartenenza che ha trovato in questa grande comunità.

«Ho ricevuto tanto più di quanto io abbia dato. Qui ho imparato cosa vuol dire pazienza, umanità e dignità. Voglio dire grazie a tutti voi. Grazie per la fiducia, per le parole gentili e anche per i momenti difficili, che ci hanno uniti ancora di più.» Un pensiero particolare è stato riservato a chi, dietro le quinte, ha facilitato il suo lavoro quotidiano con attenzione e disponibilità.

«Un ringraziamento speciale va alle ragazze dell’Ufficio Turni: Concetta, Loredana e Patrizia, grazie per la vostra disponibilità, la pazienza e l’umanità con cui avete sempre gestito il nostro lavoro. Non è mai stato facile, ma voi l’avete fatto con il sorriso.» E parole sincere anche per chi ha rappresentato un punto di riferimento nella gestione e nel supporto professionale. «E un grazie di cuore anche al signor Nitri, Responsabile delle Risorse Umane, per la sua professionalità, il rispetto e l’ascolto che ha sempre dimostrato nei miei confronti.»

Nel suo discorso, non c’era spazio per la retorica, ma solo per la gratitudine. Un sentimento vero, semplice, che ha toccato chi l’ha ascoltata. «Ora è il momento di fermarmi, di godermi il tempo e la vita con calma. Ma porto con me tutti i vostri volti e i vostri ricordi. Questa Casa resterà sempre nel mio cuore. Grazie di tutto. Vi auguro ogni bene, con affetto e gratitudine.
May the Lord Jesus Christ bless all your family. Amen and Amen.»

Con un lungo applauso e grande commozione, colleghi e dirigenti hanno accompagnato Margaret nel suo saluto finale. A lei va la profonda riconoscenza dell’intera comunità Airoldi e Muzzi per aver testimoniato, giorno dopo giorno, cosa significhi lavorare con dignità, rispetto e amore.

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