Delpini in Valsassina, una fiaccola accesa nei cuori dei ragazzi
L’Arcivescovo di Milano ha visitato Pasturo, Premana e Cortenova incontrando giovani e comunità locali. Emozione, preghiera e riflessioni sulla fede: “Anche una piccola candela può fare luce”

“Basta una candela, anche piccola, per far luce. E ogni cuore, ogni mente, ha la sua luce da donare.” Con queste parole, cariche di delicatezza e profondità, l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini ieri, martedì 13 maggio 2025, ha saputo toccare il cuore di una cinquantina di ragazzi della Valsassina, riuniti per un momento che difficilmente dimenticheranno.
Delpini in Valsassina, una fiaccola accesa nei cuori dei ragazzi
Nonostante la pioggia, il 13 maggio si è trasformato in una giornata carica di simboli e significati, capace di illuminare l’intera valle, forse ancor più del sole.
Un 13 maggio da ricordare per tutta la Valsassina: l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha attraversato tre Comuni del territorio per incontrare i fedeli e partecipare a uno dei momenti più significativi per la comunità giovanile.
Una cinquantina di ragazzi di terza media ha infatti rinnovato la propria Professione di Fede, ribadendo il proprio "sì" al cammino cristiano alla luce degli insegnamenti di Gesù.
Il primo appuntamento si è tenuto alle 17.00 a Pasturo, nella Chiesa della Madonna della Cintura. Nonostante la pioggia battente, l'accoglienza è stata calorosa: un lungo applauso ha salutato l’arrivo dell’Arcivescovo.
Presenti all’incontro anche i parroci don Lucio Galbiati (Comunità Pastorale “Maria Regina dei Monti”), don William Abruzzese (parroco della Comunità Pastorale Madonna della Neve, residente a Cortenova) e don Gianmaria Manzotti, responsabile della pastorale giovanile.
Accanto a loro, il sindaco di Pasturo Pierluigi Artana, la Protezione Civile e il gruppo Alpini locali.
“La presenza dell’arcivescovo Delpini non è casuale – ha spiegato don William Abruzzese – tutto è nato quasi per gioco, quando ancora non ero parroco a Cortenova. Il Sindaco, scherzando, chiese all’Arcivescovo se sarebbe passato a trovarci una volta terminato il restauro della Madonna dei Crotti. Quando sono arrivato in parrocchia, ho preso sul serio quella battuta, gliel’ho ricordata... e oggi eccoci qui, insieme.”
Durante l’incontro a Pasturo, l’Arcivescovo ha dialogato con i ragazzi, li ha ascoltati e ha pregato con loro. Li ha ringraziati per la loro presenza nonostante il maltempo e ha poi condiviso un’immagine potente: quella di una candela accesa nel buio.
“Ognuno di noi è diverso, unico – ha detto – e questa diversità è un dono. Quando ero bambino, avevo una zia che collezionava candele. Una sera, durante il suo compleanno, andò via la corrente. Per far luce accendemmo una piccola candelina. Quella luce bastò. Così è anche per voi: basta lasciarsi accendere, anche se ci si sente piccoli o meno capaci. Una sola candela può accendere le luci di un’intera città.”
Alle 18 Delpini ha raggiunto Premana, in occasione del centenario della Madonna del Rosario. Infine, in serata, si è recato a Cortenova dove ha celebrato la Santa Messa presso la rinnovata edicola della Madonna dei Crotti, benedicendo ufficialmente il restauro appena concluso.
“Non è la prima volta che l’Arcivescovo visita la Valsassina – ha ricordato don Lucio Galbiati – era già venuto nel 2019, poi durante la pandemia, per celebrare con noi la festa di Maria Regina dei Monti. È una persona che ama stare in mezzo alla gente, partecipa volentieri alle ricorrenze: la sua è sempre una presenza gradita.”
Nei suoi interventi, Delpini ha più volte sottolineato l’importanza del sentirsi parte di una comunità, del non isolarsi e dell’accogliere la propria unicità come un segno da mettere al servizio degli altri.
A margine dell’incontro, il sindaco di Pasturo ha espresso il proprio apprezzamento: “È un’occasione importante, sia per i nostri ragazzi che per il nostro territorio. Ricevere l’Arcivescovo qui, in un santuario così caro alla comunità, è un onore. Bello vedere così tanti giovani, attivi e partecipi: sono il futuro della nostra valle.”
Don Gianmaria Manzotti ha spiegato che la cerimonia è stata il culmine di un percorso preparato con cura:
“Abbiamo unito le Professioni di Fede dei ragazzi di tutta la Valsassina. Ci siamo preparati con la preghiera, coinvolgendo anche adolescenti, giovani e le associazioni delle nostre comunità pastorali. Oggi abbiamo affidato i ragazzi a Maria, con la benedizione della fiaccola che simboleggia la loro disponibilità a mettersi al servizio della comunità cristiana.”












Andrea Gianviti