sinfonia di amicizia e spiritualità

Il Coro Ana dell’Adda celebra 20 anni di musica e tradizione

Un viaggio indimenticabile tra fede e arte quello svolto dal 2 al 5 maggio ad Assisi e nella Capitale

Il Coro Ana dell’Adda celebra 20 anni di musica e tradizione
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Quattro giorni di emozioni, musica e spiritualità, segnati da una straordinaria unione di cuori e voci. Il coro Ana dell’Adda, sotto la guida del maestro Damiano Bonanomi e presieduto da Andrea Radaelli, ha celebrato il suo 20esimo anniversario con un viaggio che ha toccato i luoghi più simbolici della fede e della cultura italiana: Assisi e Roma. Un percorso che non solo ha consolidato legami, ma ha anche reso omaggio alla bellezza della vita in comunità, tra gli amici alpini e le tradizioni che uniscono.
Dal 2 al 5 maggio, il coro ha intrapreso un viaggio indimenticabile che ha reso omaggio alla città della pace e alla capitale, abbinando il fervore della musica alla spiritualità dei luoghi sacri.
Il programma, denso di eventi significativi, ha gettato le basi per una duratura amicizia tra il coro Ana dell’Adda e le comunità di Olginate e Calolziocorte, le associazioni di Assisi e Valsinni, creando ponti di collaborazione e unione che vanno ben oltre la musica.

Il Coro Ana dell’Adda celebra 20 anni di musica e tradizione

Il viaggio ha preso il via venerdì 2 maggio, quando il coro si è esibito al Palazzo del Capitano del Perdono a Santa Maria degli Angeli per un emozionante Concerto dell’Amicizia. Una performance che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle amministrazioni comunali e delle associazioni locali, tra cui i sindaci di Olginate, Assisi, Valsinni e il vice sindaco di Calolziocorte.


Un evento speciale durante il quale sono stati scambiati doni e onorificenze, segnando l’inizio di un legame che travalica i confini geografici e amministrativi.
Il giorno successivo, il coro ha raggiunto Roma, dove, accompagnato da un esperto storico dell'arte dell'Ana di Roma, ha avuto l'opportunità di ammirare le meraviglie della città eterna.

L’emozione è proseguita con un incontro fraterno e allegro con gli amici alpini romani presso la sede Ana, culminato in un festoso pranzo comunitario. Ma la serata è stata ancora più speciale, con un concerto di gemellaggio con il coro Ana di Roma al Palazzo della Cancelleria, seguito da un conviviale rinfresco con la tradizionale porchetta.

La musica, però, non è stata solo intrattenimento. Ha avuto anche un forte significato spirituale. I momenti di preghiera hanno illuminato il viaggio, grazie alla guida del cappellano del coro Ana dell’Adda, padre Pierfrancesco Corti.
L’intera comitiva ha partecipato alla messa nella Basilica Papale Inferiore di San Francesco il 2 maggio, e il giorno successivo ha avuto l’opportunità di attraversare la Porta Santa e assistere a una messa privata presso la Cappella del Coro nella Basilica di San Pietro. Non meno emozionante è stata la celebrazione della messa il 4 maggio presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, un luogo che custodisce il cuore del francescanesimo, tra la Porziuncola e la cappella del transito, dove San Francesco spirò.

Non solo spiritualità e musica, ma anche momenti di calorosa convivialità hanno accompagnato il viaggio. Tra pranzi e cene con piatti tipici e prodotti locali, offerti generosamente dalle associazioni e dagli amici alpini romani, il gruppo ha vissuto il viaggio come un’opportunità per condividere il piacere della compagnia e dei semplici piaceri della vita. E non si sono risparmiati nemmeno durante il lungo viaggio di andata e ritorno, offrendo ricche “merende” che hanno reso ogni tappa ancora più speciale.

Il bilancio di questi quattro giorni è chiaro: un gruppo di amici straordinari, uniti dalla musica, dalla fede e dalla tradizione alpina, che ha affrontato con gioia un programma fitto di eventi civili e religiosi.
Un’esperienza che ha dimostrato, ancora una volta, quanto sia bello stare insieme, ispirati dalla semplicità e dalla generosità dello spirito alpino, e come la musica possa essere un linguaggio universale per costruire ponti di amicizia duraturi.
Un anniversario che non è solo una celebrazione del passato, ma una promessa di continuare a crescere insieme, con la stessa passione e dedizione che hanno accompagnato i venti anni del coro Ana dell’Adda.

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