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Quale futuro per i Piani d'Erna? La chiave sta nel trovare un equilibrio... "tra non fare niente e fare Disneyland"

Ieri sera all'Officina Badoni l'incontro pubblico di presentazione del Piano di Azione del progetto BeyondSnow

Quale futuro per i Piani d'Erna? La chiave sta nel trovare un equilibrio... "tra non fare niente e fare Disneyland"
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"Piani d'Erna. Quale futuro?": si è tenuto ieri sera, mercoledì 7 maggio 2025, nella sala auditorium dell'Officina Badoni, l'incontro pubblico di presentazione del Piano di Azione per i Piani d'Erna del progetto BeyondSnow, co-finanziato dalla Ce attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell'ambito del programma Interreg Alpine Space, che mira ad aumentare la resilienza sociale e ambientale delle destinazioni del turismo invernale di media altitudine e delle loro comunità, per consentire loro di mantenere e aumentare la loro attrattività per i residenti e i turisti.

Quale futuro per i Piani d'Erna? La chiave sta nel trovare un equilibrio... "tra non fare niente e fare Disneyland"

Ad illustrare il progetto, il vicepresidente di Legambiente Lombardia, Lorenzo Baio, la coordinatrice del progetto BeyondSnow, Simona Colombo, il direttore di Cipra Italia, Francesco Pastorelli, e il responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine.

Francesco Pastorelli

Le premesse del progetto BeyondSnow ruotano intorno al cambiamento climatico, a causa del quale si prevede che, in futuro, la copertura di neve nelle Alpi continui a diminuire. Da qui il collegamento con Erna, che è stata individuata tra le 10 aree pilota distribuite in sei Paesi dell'arco alpino - Italia, Austria, Germania, Francia, Svizzera e Slovenia - proprio in virtù del suo passato durante il quale vestiva i panni di meta sciistica.

Lorenzo Baio

Il progetto, della durata di 3 anni, è stato avviato nel novembre 2022 e si chiuderà a fine ottobre 2025; vede coinvolti 13 partner, tra cui enti di ricerca, comunità montane, città metropolitane, università, associazioni ambientaliste e community network.

Simona Colombo

Gli obiettivi

Per quanto riguarda l'area pilota dei Piani d'Erna, il progetto ha previsto un percorso costituito da cinque incontri con diversi portatori di interesse, interviste e colloqui, che dal 22 novembre 2023 si sono susseguiti fino al 23 ottobre 2024. Quattro gli obiettivi guida: incentivare un turismo attraente tutto l'anno, promuovere un turismo invernale sostenibile (questo è il punto che lega l'area di Erna al progetto BeyondSnow, dunque era imprescindibile), incrementare la mobilità sostenibile e promuovere il mantenimento del paesaggio rurale. Una volta individuati gli obiettivi, il punto successivo ha riguardato l'analisi dei punti di forza e di debolezza dei Piani d'Erna. Tra i punti di forza, sono stati individuati la possibilità di praticare attività 12 mesi all'anno, l'opportunità di praticare varie discipline outdoor, la presenza di immobili sottoutilizzati e di terreni in gran parte di proprietà comunale e il collegamento tramite funivia. I punti di debolezza emersi riguardano invece la scomparsa delle attività produttive legate all'agricoltura, la carenza generale di servizi (sia per residenti che per ospiti), la carenza nella ricettività (in particolare di posti letto) e cartellonistica e segnaletica poco chiara.

Damiano Di Simine

Un progetto utile, come ha sottolineato l'assessore alla Mobilità, Renata Zuffi, per poter sviluppare una visione di insieme e quindi programmare interventi a medio e lungo periodo che vadano in quella direzione.

L'assessore Renata Zuffi

Cosa lascia il progetto Beyondsnow

E' toccato quindi a Paolo Colombo, architetto e vicepresidente del Cai Lecco, calare queste linee progettuali nella concretezza dell'area dei Piani d'Erna. Il punto di partenza sarà la redazione di un Piano d'Azione, che raccolga materiali storici, criticità e potenzialità dell'area, ma anche sintesi di misure e azioni condivise. Prevista poi la riqualificazione di un pezzo del sentiero numero 923 Boazzo-Erna, in accordo con il Cai Lecco; un lavoro che verrà realizzato con l'intervento di una ditta boschiva coadiuvata da volontari del Cai Lecco per altri lavori minori e per la riqualificazione della segnaletica (lavori in programma per il periodo tra settembre e ottobre 2025).

Paolo Colombo

Per implementare la segnaletica, sono previste bacheche in inglese on line, attraverso il lavoro di digitalizzazione delle bacheche storiche, sintesi e traduzione; un lavoro condiviso dal Cai Lecco con la cooperativa Il Girasole e il Comune. Valutate anche le idee di realizzare nel vecchio borgo un campeggio escursionistico (tramite la realizzazione di piattaforme di appoggio per le tende) o un albergo diffuso.

Un altro tema analizzato è quello della raccolta dei rifiuti, per implementare la quale si è pensato alla realizzazione di un luogo di raccolta differenziata accessibili solo alle attività commerciali e ai residenti. Prevista inoltre la sistemazione del laghetto, consentendo la crescita della vegetazione, in modo che copra il muro poco estetico, e costruendo eventuali passerelle per camminare in sicurezza sulle zone umide. In previsione anche una migliore gestione del Sentiero Natura, per quanto riguarda soprattutto il taglio dell'erba; la proposta poi è quella di ampliarlo in affaccio su Lecco.

In progetto anche la riqualificazione della strada interna, oggi ampia fino a 5 metri in alcuni punti e soggetta ad allagamento (si intende ridurre il calibro stradale a 2,50 metri). 11 i mezzi automobilistici presenti attualmente in Erna. Per quanto riguarda invece la strada di risalita dalla Val Boazzo, attualmente solo la prima metà è percorribile dai mezzi; "La strada è entrata nel dibattito della città, ma consentirebbe una migliore gestione delle emergenze e del territorio, incentivando anche attività di pascolo; è certo però che non sarà sicuramente aperta a tutti", sottolinea Colombo.

Infine, è prevista la redazione, da parte di professionisti, di un documento tecnico-scientifico che preveda la definizione di una strategia di valorizzazione e fruizione delle superfici foraggere con la definizione di azioni concrete per la gestione del pascolo (39 ettari, di cui 20 in concessione e la restante parte appartenente al Comune e, in minima parte, ai privati) e del bosco in avanzamento (oggi l'attività di pascolo si concentra molto solo in alcuni punti, lasciando gli altri completamente scoperti).

Le osservazioni del pubblico

Spazio dunque alle osservazioni da parte del pubblico, a partire da quella sollevata da Emilio Aldeghi, presidente del Cai Lombardia, che ha sottolineato l'assenza, nella valutazione, di un piano economico. Ruggero Meles, autore di diversi libri di alpinismo, ha quindi domandato come il progetto verrà "messo a terra" e la posizione dell'Amministrazione comunale rispetto a questa visione. E' stato quindi sollevato il problema della strada di collegamento Val Boazzo - Erna, mettendo in guardia dal rischio di over tourism, con la paura che il divieto di accesso alla pista agro-silvo-pastorale per i non addetti non venga rispettato.

Ad intervenire anche uno dei proprietari delle case in Erna: "Se penso a Erna, penso a un luogo che si confronta con un passato che non c'é più, fatto di pastorizia, un futuro che non c'é ancora, e un presente che però lascia a desiderare: alla casa bisogna arrivarci ma non c'é la strada, i rifiuti non si sa dove metterli.. Forse bisognerebbe fare qualcosa di più a breve termine, per poi progettare, a lungo termine, interventi di più ampio respiro".

L'intervento del sindaco

A chiusura della serata, l'intervento del sindaco Mauro Gattinoni, che ha sottolineato come quanto presentato durante l'incontro costituisca solo "una collezione di idee e di progetti: le idee sono gratis".

"Vorrei precisare che sui Piani d'Erna stiamo investendo tanto come Amministrazione - ha evidenziato il primo cittadino - In città abbiamo tre piattaforme strategiche: il lungolago, la Piccola e Erna. Se per le prime due i lavori di riqualificazione sono già in corso, per Erna siamo proprio ora in fase di partenza per costruire una progettualità almeno decennale". Gattinoni ha poi spiegato come, per comprendere che futuro vogliamo per i Piani d'Erna, sia necessario porsi alcune domande, soprattutto quantitative, sul numero, ad esempio, di turisti cui vogliamo rendere accessibile l'area, considerando che la funivia, se fosse attiva tutto il giorno, potrebbe trasportare 1600 persone nell'arco di una sola giornata.

Il sindaco ha fatto anche il punto circa la riqualificazione delle due stazioni della funivia, per la quale il Comune aveva stanziato 1 milione di euro, ma si è resa necessaria un'aggiunta di 300mila euro, che verrà approvata con la prossima variazione di bilancio. Fondamentale, poi, capire se la riqualificazione delle strutture presenti in Erna (considerando che per ristrutturare gli edifici, senza la strada dalla Val Boazzo, è necessario trasportare il materiale in elicottero), sia un investimento che possa poi generare economie tali per le quali ne valga la pena. Sulla pista agro-silvo-pastorale, però, è stato chiaro: se verrà realizzata, "nessuno si sogni di vantare alcun tipo di diritto di salire in Erna in auto, perché non ci sarà. La strada sarà solo di servizio e per le emergenze".

Il sindaco Mauro Gattinoni

Dunque, la chiosa: "Questo contributo (riferendosi al piano stilato nell'ambito del progetto BeyondSnow, ndr) è utile, ma va completato con un piano economico, per comprendere il grado di sostenibilità dell'intervento. Non possiamo però non scegliere, perché, non facendo niente, tra dieci anni andrà tutto in malora". Si tratta quindi di trovare un punto di equilibrio e la soluzione più opportuna, per usare le parole del primo cittadino, "tra non fare niente e fare Disneyland".

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