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Mercoledì dell'Arte: pittura e letteratura fanno il "tutto esaurito" a Olginate

La connessione tra Alessandro Baricco e Claude Monet nella partecipatissima serata a Olginate

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Da molto tempo Michele Tavola e Alberto Benini avevano in mente un progetto: una presentazione che, a partire da un testo letterario, esplorasse un'altra forma di espressione artistica, la pittura. Il progetto si è concretizzato ieri sera, mercoledì 9 aprile 2025, a Olginate, in occasione della ripresa della manifestazione "I mercoledì dell'arte", davanti a una sala gremita di appassionati d'arte.

Mercoledì dell'Arte: pittura e letteratura fanno il "tutto esaurito" a Olginate

Dopo l'introduzione dell'assessore alla cultura, Roberta Valsecchi, il sindaco Marco Passoni ha espresso la propria gratitudine nei confronti di Michele Tavola per l'attenzione che dedica al suo Comune di nascita: "Ringraziamo davvero Michele, perché offre la sua competenza per la realizzazione di una manifestazione come i 'Mercoledì dell'Arte', che per Olginate è un fiore all'occhiello", un fiore che sboccia da anni e porta in paese tantissimi appassionati dell'arte.

Tavola, che dal 2017 al 2024 ha lavorato come curatore e storico dell'arte presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia ed è stato recentemente nominato storico dell'arte presso la Direzione Regionale Musei Nazionali Lombardia, con responsabilità sui progetti di arte contemporanea, ha quindi presentato Alberto Benini, direttore della Biblioteca Civica "Ezio Vanoni" di Morbegno, storico della montagna e noto bibliofilo.

Benini ha "scovato" in un'opera di Alessandro Baricco, City, un intrigante riferimento alle celebri "Ninfee" di Claude Monet. Il libro di Baricco, noto per il suo stile unico e per la capacità di intrecciare elementi di diversa natura, offre spunti che si prestano a un'interpretazione visiva, e proprio in un passo di City emerge una descrizione che, a detta di Benini, richiama l'atmosfera di alcuni dei più celebri dipinti di Monet. Le "Ninfee", una delle serie più iconiche dell'artista francese, sono una riflessione sull'acqua, la luce e il cambiamento delle percezioni visive, e Baricco, con la sua narrativa evocativa, riesce a far emergere quel medesimo senso di mutamento e di realtà che sfugge, che è alla base di molte delle opere di Monet.

La lettura, commentata, di alcuni passi del libro ha dato spunto a Tavola per illustrare, con la consueta competenza e capacità di coinvolgere gli spettatori, quelle che costituiscono le "Ninfee", una serie di dipinti realizzati da Claude Monet tra il 1896 e il 1926, in buona parte conservati all'Orangerie di Parigi. Questi dipinti, eseguiti nel giardino di Giverny, non sono semplici paesaggi ma piuttosto esplorazioni di luce, ombra, e riflessi d'acqua, che sfidano la percezione del tempo e dello spazio. I suoi giochi di colore, la sfumatura dei dettagli, e la resa quasi astratta dell’ambiente naturale, sono un invito a entrare in un altro mondo, dove l'esperienza visiva diventa un viaggio sensoriale. Il prossimo appuntamento con i "Mercoledì dell'Arte" è fissato per il 7 maggio, occasione in cui verrà approfondito il rapporto tra un'opera di Pennac (non è stato rivelato quale ma è stato anticipato che c'è una misteriosa donna tatuata...) e la pittura di Pontormo, uno dei più importanti pittori italiani del Rinascimento, in particolare del Manierismo fiorentino.

Questo incontro offrirà un altro stimolante viaggio tra letteratura e arte, mostrando ancora una volta come i linguaggi artistici possano intersecarsi e arricchirsi a vicenda, proprio come ha fatto ieri la connessione tra le parole di Baricco e i colori di Monet.

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