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Morti sul lavoro: Lecco tra le province peggiori

Con un indice pari a 6,9 decessi per milione di occupati, si colloca nella zona rossa della mappa del rischio elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, insieme a Cremona, Bergamo, Brescia e Mantova.

Morti sul lavoro: Lecco tra le province peggiori
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Nei primi due mesi del 2025, la provincia di Lecco rientra tra le più colpite d’Italia per incidenza di mortalità sul lavoro. Con un indice pari a 6,9 decessi per milione di occupati, si colloca nella zona rossa della mappa del rischio elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, insieme a Cremona, Bergamo, Brescia e Mantova.

Morti sul lavoro: Lecco tra le province peggiori

La Lombardia nel suo complesso mantiene la maglia nera per numero assoluto di vittime sul lavoro: 25 decessi tra gennaio e febbraio, più di qualsiasi altra regione italiana. Tuttavia, l’incidenza di mortalità regionale – 3,7 morti per milione di occupati – resta sotto la media nazionale di 4,2, posizionando la regione nella zona gialla, ovvero tra quelle a rischio moderato.

Nonostante il dato regionale appaia meno allarmante, la situazione provinciale mostra gravi criticità. Le province di Cremona (12,7), Bergamo (8,0), Brescia (7,2), Lecco (6,9) e Mantova (5,5) sono classificate in zona rossa, con un’incidenza superiore alla media nazionale. All'opposto, Milano (2,6) e Monza Brianza (2,5) si trovano in zona bianca, così come le province che non hanno registrato vittime.

I numeri: decessi, infortuni e settori coinvolti

Al 29 febbraio 2025, si contano 17 decessi in occasione di lavoro e 8 in itinere, per un totale di 25 (in leggero calo rispetto ai 27 dello stesso periodo del 2024). La provincia con più vittime è Bergamo (6), seguita da Milano e Brescia (5), Cremona (3), Mantova e Pavia (2), e Lecco e Monza Brianza (1).

Milano, Brescia e Bergamo guidano la classifica per decessi in occasione di lavoro (4 ciascuna). Seguono Cremona (2), Lecco, Mantova e Monza Brianza (1).

Le denunce totali di infortunio scendono da 18.386 nel 2024 a 17.131 nel 2025. Milano resta in testa (5.729), seguita da Brescia (2.475), Bergamo (2.019), Varese (1.469), Monza Brianza (1.200) e Lecco (520).

Settori più colpiti e lavoratori vulnerabili

I comparti più esposti restano le attività manifatturiere (2.084 denunce), seguite da trasporto e magazzinaggio (870), sanità (818), commercio (806) e costruzioni (672).

Le denunce di donne lavoratrici sono 6.555 (5.234 in occasione di lavoro), con 2 decessi femminili registrati, entrambi in itinere. I lavoratori stranieri rappresentano circa un quarto del totale delle denunce (4.131) e anche dei decessi: 6 vittime, di cui 2 in occasione di lavoro e 4 in itinere.

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