Serie C

Il Lecco perde ma esce a testa alta dall'Euganeo

Un secondo tempo dominato dai blucelesti non è sufficiente: il Padova vince 2-1

Il Lecco perde ma esce a testa alta dall'Euganeo
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Il Lecco perde di misura ma abbandona Padova a testa alta. All’Euganeo, il match finisce 2-1 per la quotata formazione di Andreoletti, in piena lotta con il Vicenza per la promozione diretta in Serie B. Ebbene, dopo aver indirizzato il match su binari favorevoli, i biancoscudati tirano i remi in barca e prestano il fianco alla reazione del Lecco, manifestatasi dal canto suo timidamente nel primo tempo, ed in maniera imperiosa nella ripresa. Emblematica, la rete di Kristoffersen a poco più di dieci lunghezze dal termine, al pari della clamorosa occasione al fotofinish, nella quale i blucelesti colgono ben due legni.

Varas-show: Padova avanti con il minimo sforzo

Alla corte della vicecapolista, il Lecco tiene fede all’ormai consueto 3-5-2; l’unico avvicendamento tattico rispetto ad un lunedì prima è frutto del rientro di Martic, che Valente ripropone sulla linea a tre di difesa, riarruolando Kritta quinto di centrocampo. Le premesse sono allettanti ma un avvio horror non tarderà a vanificarle. Lo scatto d’orgoglio del Padova, in campo con l’obbligo di vincere per non perdere terreno sui rivali del Vicenza, frantuma i migliori propositi blucelesti in un battibaleno. Appena due minuti sul cronometro e il primo corner del match, opera di Buonaiuto, è una pennellata sulla testa di Varas, che svetta più alto di Zanellato e incorna con precisione millimetrica; battuto Furlan, 1-0 Padova. Oltre il danno, la beffa: il cronometro tocca l’11’, quando un’azione confusa sul binario di destra porta Fusi ad un cross basso che Battistini, anziché addomesticare, rinvia fortuitamente su Varas, che mira la porta e disegna con l’esterno del piede destro una parabola beffarda per Furlan: raddoppio. Con il minimo sforzo, raccogliendo ben più rispetto anche alle più rosee aspettative, i biancoscudati bagnano le prime dieci lunghezze del match con un doppio vantaggio.

Il tallone d’Achille dei blucelesti: le palle inattive

Con una gara tutta in salita dinnanzi a sé, il Lecco mostra timidi segnali di risveglio. La più grande occasione del primo tempo delle Aquile si manifesta al 18’, quando un corner di Marino diretto al primo palo, propizia la spizzata di Galeandro sul primo palo per il tap in di Zanellato, il cui tocco finale è troppo morbido e facile preda di Fortin. Sul fronte opposto, il Padova macina occasioni attraverso le palle inattive, principale freccia all’arco dei biancoscudati ma anche tallone d’Achille dei blucelesti. La punizione fischiata a favore dei locali al 28’, ben calciata da Buonaiuto, scheggia il palo alla destra di Furlan; la spaccata di Delli Carri in chiusura di tempo, su corner proveniente dalla destra, impegna seriamente il portiere dei blucelesti, abile a respingere lateralmente. Colpito, sì, ma non ancora “affondato”: il Lecco, all’intervallo, si trova in svantaggio ma non ancora fuori dai giochi.

Le Aquile invocano il rigore

Come una settimana prima contro la Giana Erminio, all’intervallo Valente sostituisce Anderson con Di Dio. A distanza di dieci minuti, sarà proprio il numero 70 delle Aquile a prendere parte all’azione più discussa del match; il giropalla degli uomini di Valente coinvolge Kritta, che piazza un pallone velenoso nell’area patavina, respinto da un tocco di braccio piuttosto evidente di Perrotta; il rimpallo favorisce Di Dio, il cui piazzato è murato dalla difesa. I blucelesti accerchiano l’arbitro per protestare ma il gioco prosegue. Il Padova la scampa ma la risalita lecchese non può essere trascurata. I blucelesti si riportano in zona tiro pochi minuti più tardi con Martic, che ci prova con il destro a giro ma senza successo. Al 28’, Valente si gioca la doppia carta Cavallini - Kristoffersen; pochi secondi, e su un lungo cross di Kritta, la sponda dell’attaccante norvegese favorisce la battuta ravvicinata di Sipos, che manca il bersaglio grande.

Il Lecco la riapre e...esce a testa alta dall'Euganeo

Visibilmente in affanno, il Padova erige un vero e proprio muro attorno al doppio margine di vantaggio. Le crepe, però, si aprono ufficialmente a dodici minuti dal 90’. Un dialogo raffinato Zanellato – Cavallini porta il secondo citato allo spiovente a centro area, l’incerta ribattuta con i pugni di Fortin (condizionata anche dall’inserimento di Sipos sul primo palo) piove direttamente su Di Dio, che batte a rete; il salvataggio disperato di Perrotta sulla linea fa sospirare il Padova solo per una frazione di secondo, poiché il tap in di Frigerio sgretola la “muraglia” di biancoscudati schierati sulla linea di porta. Sul tiro vincente dell’ex Foggia, tuttavia, la deviazione decisiva è di Kristoffersen, che realizza il primo gol in bluceleste. Il Lecco accorcia e si prepara all’assalto finale.

La più colossale delle occasioni si manifesta nel bel mezzo del recupero. Il cross della speranza è opera di Cavallini per la testa di Kristoffersen, che centra in pieno la traversa; la sfera danza pericolosamente in area, da Sipos transita su Di Gesù e rotola “lemme lemme” verso la rete, prima di essere calciata sulla testa di Favale e sbattere contro il palo. Incredibile.

Tra rimpianti per l’avvio di gara e più di una punta d’orgoglio per la ripresa disputata, il Lecco abbandona l’Euganeo sconfitto nel risultato ma non nella prestazione.

Il tabellino di Padova - Lecco

PADOVA – LECCO 2-1

RETI: 2’, 11’ Varas (P), 33’ st Kristoffersen (L).

PADOVA (3-4-2-1): Fortin; Belli, Delli Carri, Perrotta; Kirwan (14’ st Capelli), Fusi (41’ st Favale), Crisetig, Villa; Varas, Buonaiuto (20’ st Spagnoli); Bortolussi. A disp. Voltan, Sala, Faedo, Granata, Pirrello, Bianchi, Cretella, Montrone, Russini, Liguori, Valente. All. Andreoletti.

LECCO (3-5-2): Furlan; Battistini, Marrone (28’ st Cavallini), Martic; Anderson (1’ st Di Dio), Frigerio (43’ st Di Gesù), Zanellato, Marino (43’ st Mendoza), Kritta; Galeandro (28’ st Kristoffersen), Sipos. A disp. Fall, Dalmasso, Grassini, Attys, Stanga, Ferrini, Polito. All. Valente.

ARBITRO: Pezzopane di L’Aquila.

AMMONITI: Varas (P), Crisetig (P), Marrone (L), Martic (L), Capelli (P), Fusi (P), Battistini (L).

Foto credit: Andrei Eduard Huiala | Calcio Lecco 1912

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