Lecco, continua la «moria» di negozi: chiude dopo oltre mezzo secolo la storica boutique «For Kids»
L'intervista alla fondatrice dell’attività di via Cattaneo, Pinuccia Sacchi e alla figlia Claudia

C'era una volta il boom economico, le attività commerciali che si moltiplicavano, che fiorivano una dopo l'altra. C'era una volta, già, e ora lo scenario è decisamente diverso. Purtroppo a far notizia sono gli esercizi commerciali che chiudono, mettendo fine, in qualche caso, anche a imprese storiche che nel loro settore hanno lasciato un'importante traccia.
Come nel caso di «For Kids» di via Carlo Cattaneo a Lecco, che ha servito i suoi clienti per più di mezzo secolo, 56 anni per essere più precisi, e che a breve chiuderà definitivamente le serrande.
Lecco, continua la «moria» di negozi: chiude dopo oltre mezzo secolo la storica boutique «For Kids»
La storia di «For Kids», come quella di tanti altri negozi lecchesi, si intreccia a quella del territorio, a quella della società. Una società che è sempre in evoluzione e che negli ultimi tempi, sotto la pressione di nuove forme di commercio, si sta spostando su differenti modalità di acquisto. Che stanno piegando anche dei colossi del settore. Immaginiamo, dunque, cosa significhi per un imprenditore tenere su la serranda, accogliere con il sorriso i suoi amati clienti, e offrire servizi all'altezza.
«Il boom delle aperture dei negozi, di ogni tipo, è ormai un lontanissimo ricordo - hanno raccontato la proprietaria e fondatrice di For Kids, Pinuccia Sacchi e la figlia Claudia Caridi - Erano gli anni Sessanta e tutto era molto diverso. La boutique ha aperto i battenti nel 1969 e per tanto tempo è stato un vero e proprio punto di riferimento».
Ma ora le cose sono cambiate e a breve, il 31 marzo di questo 2025 appena iniziato, questo «pezzo» di storia del commercio lecchese se ne andrà. E non è il solo. Come detto, infatti, negli ultimi tempi si assiste a una vera e propria moria dei negozi.
Grandi marchi come Kasanova, ma anche piccole realtà come il vicino «Reporter total look» che alla fine di gennaio ha già chiuso i battenti. Un trend, dunque, non c'è che dire.
Una tendenza che anche i dati confermano: ormai la «vocazione» di Lecco è il turismo e il commercio è in crisi. Ma alla base della decisioni della titolare del negozio di abbigliamento per bambini c'è anche qualcosa d'altro.
«In tutti questi anni la qualità della nostra merce, l'accoglienza e il servizio ai clienti ci hanno sempre contraddistinto - ha spiegato l'attuale gestore, Claudia Caridi - Abbiamo tentato di seguire le mode più interessanti, i brand più innovativi. Ma ora il mercato si è spostato sugli acquisti online, e sulla merce di bassa qualità. Il rapporto umano e diretto con le persone si è perso. Una volta era la base del nostro lavoro, ora invece è solo un dettaglio».
C’è sicuramente della nostalgia nelle parole della titolare, ma c’è anche la capacità di cogliere le problematiche più attuali di un settore, quello del commercio, che fa fatica. Fa fatica a «combattere» contro le nuove abitudini dei clienti, e che sta di certo modificando anche la struttura delle città.
«Lecco si sta trasformando in una città fantasma - ha continuato - Quello che si percepisce è proprio il senso di vuoto: speriamo che questo non incida troppo sulle persone... Cosa mi auguro? Un cambio di rotta, ma non nel commercio, in tutta la società. Questo potrebbe ancora verificarsi ma solo facendo un passo indietro. I tempi che stiamo vivendo stanno segnando un vero progresso? Oppure questa è una regressione? Solo il tempo potrà far luce».
Ma questo, per For Kids, è il momento dei «titoli di coda» e dei ringraziamenti.
«Prima di tutto un grazie va ai nostri clienti che ci hanno sempre sostenuto e che ci hanno accompagnato in tutti questi anni dimostrandoci sempre tanto affetto - hanno concluso - In molti, infatti, appresa la notizia della chiusura del nostro negozio, sono rimasti dispiaciuti e increduli. E poi un ringraziamento speciale lo dobbiamo sicuramente al nostro staff specializzato, a Marianna Mangioni e Silvia Riva, per aver supportato in tutti questi anni il nostro lavoro, in piena armonia».
Mario Stojanovic