"Le donne nella storia dello sport lecchese": sala gremita ieri sera all'Officina Badoni
L'incontro organizzato da Panathlon Club, Fondazione comunitaria del Lecchese e Femminile Presente
Sala gremita all'Officina Badoni di Lecco per la serata "Le donne nella storia dello sport lecchese"; ad un anno esatto dal via delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, appuntamento proposto dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, Panathlon Club Lecco e Femminile Presente.
"Le donne nella storia dello sport lecchese": sala gremita ieri sera all'Officina Badoni
Ad introdurre l'appuntamento gli interventi degli organizzatori e in particolare di Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, Irene Riva, presidente di Femminile Presente, e Antonella Crucifero, consigliera del Panathlon Club Lecco. Moderatore il giornalista sportivo Marco Corti.
La ribalta è toccata poi alle quattro donne ospiti chiamate in causa per portare la loro personale esperienza con i Giochi a cinque cerchi e in ambio sportivo: Elena Maria Bonfanti, atleta olimpica nella staffetta 4x400 a Londra 2012 e come riserva a Rio de Janeiro 2016; Lucia Micheli, olimpica nella canoa a Barcellona 1992; Anna Rosa, giudice internazionale Fis alle Olimpiadi Invernali del 2018 in Corea del Sud a Pyeongchang, e Lorella Cesana, panathleta nel ruolo di donna sportiva a tutto tondo. Non prima dell’entrata in scena di Gianni Menicatti, esperto di statistica e autore del libro "Sport lecchese: 100 anni di eventi, personaggi e risultati" - (più di 1100 atleti citati di cui 200 donne), una sorta di enciclopedia -, che ha interpretato il ruolo di filo conduttore della serata.
Così i presenti anno potuto conoscere i nomi delle lecchesi che hanno partecipato alle Olimpiadi e più precisamente: Liliana Tagliaferri (atletica, 1948 – 1952), Elena Maria Bonfanti (atletica, 2012 e 2016), Roberta Bonanomi (ciclismo, 1984 – 1988 – 1992 – 1996 e 2000), Paola Pozzoni (sci di fondo, 1984), Lucia Micheli (canoa, 1992), Jennifer Isacco (bob a due, 2006), Sigrid Teresa Corneo (ciclismo, 2008), Silvia Valsecchi (ciclismo, 2016), Beatrice Anna Colli (arrampicata sportiva 2024), Giorgia Pelacchi (canottaggio, 2024) e come atleta che ha vissuto solo qualche anno nel lecchese Miriam Sylla (volley, 2016 - 2021 e 2024).
Una carrellata di campionesse intervallata dagli interventi delle protagoniste in sala. A cominciare dalla Bonfanti di Castello Brianza, che sottolineato l’unicità e le emozioni della partecipazione ad una olimpiade e l’importanza della pratica sportiva. Anche Lucia Micheli, di Lecco, che aveva lavorato duramente per anni sognando le Olimpiadi, ha messo in risalto come per alcuni giorni si è sotto i riflettori del mondo e come il meglio delle varie discipline si concentri nel Villaggio Olimpico. Anna Rosa di Barzio, validissima sciatrice di fondo e di skiroll, alle Olimpiadi non ci è arrivata da atleta ma come giudice internazionale. Una partecipazione che poi, come ha sottolineato, gli ha aperto le porte verso importanti ruoli arrivando sino alla guida del Sotto-Comitato per lo sci di fondo nell’ambito della Federazione Internazionale di sci (Fis). Infine, Lorella Cesana ha interpretato il ruolo sportiva convinta (ha praticato decine di attività) pur non arrivando, come lei stessa ha sottolineato, ad ottenere risultati di particolare importanza, animata dalla passione e dall’impegno costante.
Tanto diverse quanto interessanti le quattro testimonianze hanno finito per coinvolgere anche il pubblico presente. Per chiudere Gianni Menicatti ha voluto ricordare anche le lecchesi che hanno vinto uno o più
titoli mondiali e le squadre femminile della Picco Volley, Pallacanestro Costa Masnaga e Pallacanestro Valmadrera che hanno giocato in serie A.