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"L'elogio della lentezza": presentato ai lecchesi il Piano urbano per la mobilità sostenibile

Tre pilastri: sicurezza stradale, protezione dei quartieri residenziali e democrazia dello spazio pubblico

"L'elogio della lentezza": presentato ai lecchesi il Piano urbano per la mobilità sostenibile
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"L'elogio della lentezza": con questa espressione l'assessora a Trasporti, Mobilità e Pari Opportunità  del  Comune di Lecco Renata Zuffi ha descritto il Piano urbano per la mobilità sostenibile, presentato, insieme al Biciplan, nella serata di ieri, mercoledì 12 giugno 2024, a Palazzo delle Paure, nel corso di un incontro pubblico aperto ai cittadini.

I cittadini presenti a Palazzo delle Paure

"L'elogio della lentezza": presentato ai cittadini il Piano urbano per la mobilità sostenibile

Un "elogio alla lentezza" in tutti i sensi: la mobilità dolce è necessariamente più lenta della mobilità su quattro ruote, ma lento è stato anche il processo di lavoro che ha portato alla stesura del piano; 4 gli anni di lavoro dedicati. "Lentezza è una parola neutra, siamo noi ad attribuirgli un significato positivo o negativo", ha spiegato infatti l'assessora Zuffi, che ha poi sottolineato come l'identità del Pums sia stata partecipata: tante le realtà coinvolte, tra cui enti locali, operatori economici, associazioni e singoli cittadini. La meta è una città non solo sostenibile, ma duratura: un beneficio per i cittadini di oggi e un investimento per quelli di domani. Un piano, poi, che la città di Lecco non era obbligata a redigere: è d'obbligo, infatti, solo per le città che contano più di 100 mila abitanti. Tuttavia - come ha sottolineato l'assessora Zuffi - redigerlo era un "dovere politico".

L'assessora Renata Zuffi

L'obiettivo: riequilibrare lo spazio pubblico

Ha preso quindi la parola l'architetto Matteo Dondé, che ha illustrato i tre pilastri del piano: agire sulla sicurezza stradale attraverso la moderazione dei comportamenti; proteggere i nuclei storici e i quartieri residenziali (aumentando l'accessibilità e migliorando la qualità degli spazi pubblici) e proteggere la democrazia dello spazio pubblico e la cura delle strade scolastiche. Partendo dal primo punto, Dondé ha ricordato che a Lecco gli incidenti stradali causano una media di 345 feriti e 2,5 morti l'anno. A proposito del concetto di "democrazia dello spazio pubblico", l'architetto ha spiegato che significa attuare una ridistribuzione dello spazio, calcolando che la strada rappresenta mediamente l'80% dello spazio pubblico nelle città e che, nella norma, l'80% della strada è dedicata all'automobile, e appena il 20% al resto. La via per raggiungere questi obiettivi passa attraverso il riequilibrio nell'uso della sosta pubblica, l'istituzione di parcheggi di interscambio e l'aumento dell'efficacia del trasporto pubblico urbano.

L'architetto Matteo Dondé

Necessario puntare sul trasporto pubblico

A questo proposito, erano presenti all'incontro anche il direttore di Linee Lecco, Salvatore Cappello, insieme a due rappresentanti dell'azienda di trasporto pubblico. "Linee Lecco continua a perdere utenti - ha spiegato Cappello - Non siamo ancora tornati alla situazione precedente al 2019". E' stato poi illustrato il General Transit Feed Specification, un file che raccoglie gli orari dei trasporti pubblici e le relative informazioni geografiche in modo da facilitare l'utenza; sono state infatti censite tutte le fermate di Linee Lecco e a breve appariranno nel file digitale (al momento compaiono solo quelle principali). Inoltre, sono in arrivo nel 2° semestre del 2024 i primi 4 bus elettrici da 9,5 metri di lunghezza. Nel 2025 potrebbero arrivare fino a 6 ulteriori bus elettrici per un totale di 14 bus in 16 mesi. E' inoltre prevista l'infrastrutturazione elettrica del servizio, con l'attivazione di un nuovo punto di fornitura da Kw di potenza in piazza Bione 15, storica sede di Linee Lecco.

Il direttore di Linee Lecco Salvatore Cappello

Il Biciplan, mobilità sostenibile

Qualche parola è stata spesa anche per il Biciplan, che prevede l'introduzione di velostazioni (parcheggi protetti per le bici, in particolare pensati per quelle elettriche, che non hanno un costo del tutto indifferente). Si vuole poi evidenziare ogni ciclovia con un colore o un numero diverso, specificando attraverso appositi cartelli, distanze, tempi di percorrenza e direzioni. Oltre al Biciplan, si prevede anche un Piano dei sentieri urbani, perché l'obiettivo è la protezione della mobilità dolce in generale, che il mezzo di trasporto siano le due ruote oppure, semplicemente, le proprie gambe.

I cantieri aperti

E' toccato quindi all'ingegner Alessandro Crippa, dirigente Area 6 Territorio e Sviluppo del Comune di Lecco, elencare i cantieri aperti che apporteranno benefici dal punto di vista della mobilità sostenibile, partendo dal Quarto Ponte e passando per la riqualificazione della stazione ferroviaria, il progetto Waterfront, i lavori di raddoppio della pista ciclabile di Rivabella, il tratto di ciclabile di via Dell'Isola, la ciclopedonale di Abbadia (per cui si sta procedendo all'approvazione del progetto), la sistemazione delle due passerelle del ponte di Malavedo, la sistemazione definitiva delle rotatorie, la messa in sicurezza di alcuni attraversamenti pedonali tramite il sistema salva-pedone e i lavori riguardanti il teleriscaldamento.

L'ingegner Alessandro Crippa

Infine, spazio agli esempi virtuosi già presenti sul territorio: il car sharing elettrico E - Vai, l'infrastruttura elettrica di Acinque, il progetto "Born to be wild by bike" (promosso da La Vecchia Quercia in collaborazione con Fiab Lecco e Linee Lecco), il progetto di mobilità condivisa per anziani a cura di Auser Lecco, il progetto Vivinclusi promosso dal Politecnico di Lecco, il progetto Piedibus con l'app Play & Go promosso da Legambiente Lecco, i diversi progetti portati avanti da Fiab Lecco, la manutenzione dei sentieri per escursionismo e mountain bike a cura del Cai Lecco e il trekking urbano lungo il Gerenzone con Officina Gerenzone.

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