Fondazione Politecnico compie 20 anni all'insegna della collaborazione come leva per la crescita
Innovazione e sviluppo sostenibile: questi i temi affrontati ieri sera
Innovazione territoriale e sviluppo sostenibile, la collaborazione come leva per la crescita: questo l’incontro che si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 17 ottobre 2023, al Politecnico di Lecco. L’evento, organizzato da Fondazione Politecnico di Milano per celebrare i suoi 20 anni, ha come obiettivo l’innovazione su molteplici livelli, dal tessuto economico alla salute pubblica, dall’ambiente all’imprenditoria, attraverso un approccio collaborativo e aperto.
Fondazione Politecnico compie 20 anni all'insegna della collaborazione come leva per la crescita
Dialogo e sinergia tra gli attori chiave presenti sul territorio, progetti e soluzioni innovativi che affrontano le sfide del presente e aprono nuovi scenari futuri: questi i temi principali del dibattito, organizzato per celebrare i venti anni di Fondazione Politecnico di Milano, che ha coinvolto esperti, istituzioni e associazioni, riunitisi alla sede universitaria del Politecnico a Lecco. File rouge di tutti gli interventi in programma l'attenzione a strategie di lungo periodo per la crescita locale, con il contributo di esperti e rappresentanti di istituzioni, enti locali, associazioni, enti del terzo settore e stakeholder coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dalle Nazioni Unite.
Nel corso dell'evento sono stati presentati alcuni progetti emblematici che stanno già contribuendo a migliorare la vita nei nostri territori.
"Lavorare per potenziare i territori: un obiettivo chiave per Fondazione"
Ad aprire la serata, condotta dal giornalista Gianluca Morassi, Manuela Grecchi, prorettore del Polo di Lecco, che ha sottolineato come la città abbia sviluppato esperienze che rappresentano esempi virtuosi in termini di capacità progettuale condivisa e approccio collaborativo tra università, centri di ricerca, aziende e istituzioni, al fine di creare innovazione e sviluppo nei contesti di riferimento.
E' stato poi il turno di Vico Valassi di Univer Lecco: "Siamo soci fondatori della Fondazione e non ci siamo mai pentiti. La Fondazione affronta il tema della sostenibilità e collabora con gli enti pubblici, che ci hanno sempre sostenuto; inoltre abbiamo la fortuna di avere nel territorio imprenditori di eccellenza nazionale".
"Fondazione Politecnico di Milano è un motore di sviluppo: essa rappresenta un punto d'incontro tra le migliori iniziative di ricerca sociale e tecnica che è propria del Politecnico di Milano in relazione alle aziende d'eccellenza del territorio - ha aggiunto il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni - Attraverso la capacità di progettare su larga scala europea, Fondazione è oggi fonte indispensabile per un percorso di crescita sostenibile e di innovazione di tutto il territorio lecchese e non solo".
"Lavorare per potenziare i territori è un obiettivo chiave per Fondazione, che nel corso degli anni si è prodigata per individuare i migliori approcci per ciascuno di essi - ha sottolineato Andrea Sianesi, presidente di Fondazione Politecnico di Milano - Tra le linee strategiche di recente creazione, la linea Multi, dedicata alle Multilateral and Territorial Initiatives, rappresenta una prospettiva promettente per confermare l'attenzione che vogliamo dedicare a supporto dello sviluppo e dell'innovazione dei territori grazie anche all'esperienza maturata nel cogliere le opportunità di finanziamento".
Anche la presidente della provincia, Alessandra Hofmann, ha lasciato un suo saluto, nonostante non fosse presente alla serata, sottolineando che per una città come Lecco avere il Polo di una delle università più all'avanguardia a livello mondiale costituisce un grande motivo di orgoglio.
Il progetto Cech-in, per ridare vita alla Costiera del Cech
E' toccata poi la parola a Daniele Bignami, Head of Multilateral and Territorial Initiatives di Fondazione, che ha evidenziato come la Fondazione sia una squadra che offre le proprie energie in aiuto ai gruppi di ricerca in chiave di innovazione e crescita territoriale: "Noi analizziamo le esigenze dei territori - ha infatti spiegato - disegniamo soluzioni su misura e poi ci muoviamo affinché vengano concretizzate, attraverso partnership con diverse realtà: enti pubblici, anche a livello nazionale, ma anche collaborazioni europee, con i progetti Interreg e con le banche multilaterali".
Guya Bertelli, docente del Politecnico di Milano, ha poi presentato il progetto "Cech-in: integrazione, innovazione, inclusione per la Costiera dei Cech", realizzato grazie al bando "Attrattività dei borghi" finanziato dal Ministero della Cultura tramite il Pnrr: entro giugno 2026 tutto il territorio che si estende dalle Alpi Retiche alla Val Masino sino alla Valchiavenna diventerà un polo turistico con servizi, percorsi ciclopedonali ed eventi enogastronomici, in grado di valorizzare il suo grande patrimonio culturale e naturalistico. "Abbiamo concepito la Costiera del Cech come un territorio di snodo, alla porta della Valtellina, capace di diventare un luogo di borghi significativamente connessi e coinvolti in un processo di rigenerazione culturale, sociale ed economica, con un'attenzione particolare ai giovani e alla sostenibilità", ha spiegato la professoressa.
I progetti Interreg Italia-Svizzera: accrescere l'offerta turistica e incentivare la cooperazione
Cristiana Achille del Politecnico di Milano ha poi presentato il progetto Interreg Italia-Svizzera, che mira ad accrescere l'offerta turistica del territorio compreso tra la Bregaglia, la Val Chiavenna, la Moesa e il Ticino, realizzando un percorso geo-culturale transfrontaliero a carattere scientifico-divulgativo. Si tratta del progetto "Amalpi, Alpi in movimento, movimento nelle Alpi" che si propone, tra gli obiettivi, anche quello di studiare i territori che hanno subito eventi franosi. "La zona più indagata è stata quella del Comune di Piuro, che conserva tracce di una serie di frane che si sono susseguite nei secoli - ha spiegato Achille - Uno dei risultati della nostra ricerca è il Centro Grandi Frane che verrà inaugurato venerdì a Chiavenna".
Oltre al settore turistico, il Politecnico di Milano, in collaborazione con Fondazione, è da anni impegnato nell'attuazione di studi e iniziative volti a favorire il tessuto economico e lo sviluppo delle piccole imprese autoctone.
Grazie al progetto "Pmi Network" presentato dal professor Marco Tarabini e a Maria Vittoria Limonta di Confartigianato Imprese Lecco, è stato infatti possibile incentivare la cooperazione tra Italia e Svizzera e incrementare la competitività delle piccole e medie imprese transfrontaliere, grazie ad un approccio incentrato sulla persona e all'efficace azione di figure qualificate esperte di innovazione e alla Cooperation Platform, strumento condiviso che ha permesso di raccogliere e rendere sempre disponibili per le aziende strumenti e risorse informative.
Un progetto in Panama per promuovere l'invecchiamento attivo
Ma operare sull'innovazione territoriale per lo sviluppo sostenibile a Lecco significa trovare soluzioni su misura anche per realtà locali distanti migliaia di chilometri da noi: il professor Giuseppe Andreoni ha infatti presentato il progetto "Leveraging ICT solutions for cardiovascular risk monitoring", che intende testare e trasferire i risultati di un progetto di ricerca europeo svoltosi a Lecco in un contesto bisognoso di soluzioni innovative inedite come Panama, in Sud America, per promuovere l'invecchiamento attivo della popolazione.
Un tavolo di confronto all'insegna di innovazione e legame con il territorio
Si è infine svolto un tavolo di confronto nel quale si è parlato più nel dettaglio dei progetti promossi da Fondazione, al quale hanno partecipato Roberto Adamoli, Head of Institutional Relations and Fundraising, Fai Fondo per l’Ambiente Italiano, Christian Ambrosi, Professore Supsi (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), Maurizio Papini, sindaco di Traona, Maria Coronato, dell'Agenzia per la Coesione Territoriale e Monica Papini, professore ordinario del Politecnico di Milano e membro del CdA Fondazione Politecnico di Milano.
La professoressa Papini ha parlato del progetto San Martino, dove era attiva dal 2013 una rete di monitoraggio per prevenire le frane, danneggiata però dai fulmini. La docente si è auspicata che il Comune possa contribuire all'investimento di 30 mila euro per ripristinarla. E' stato inoltre messo a punto, per prevenire il trasporto solido che entra nei corsi d'acqua e provoca esondazioni, un modello che stima quanto materiale può arrivare nel corso d'acqua. A tal proposito è stata fatta una sperimentazione sul Caldone e ora ne è in corso un'altra sul Bione.
"Siamo il Paese che conta più programmi Interreg - ha spiegato Coronato - Nel 53% dei casi il partner italiano è il capofila del progetto".
Sianesi ha infine ricordato il prossimo appuntamento per celebrare i 20 anni della Fondazione: il 13 novembre al Teatro Franco Parenti, dove si affronterà il tema dell'imprenditorialità.