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Area ex Logaglio. I cittadini temono l'eccessiva urbanizzazione e le ripercussioni sul traffico

Ieri sera la presentazione del progetto agli acquatesi

Area ex Logaglio. I cittadini temono l'eccessiva urbanizzazione e le ripercussioni sul traffico
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Area ex Logaglio. Di questo si è parlato nella serata di ieri, mercoledì 11 ottobre 2023, nel salone dell'oratorio di Acquate: è stato infatti illustrato ai cittadini il progetto che verrà realizzato in quello che era il 13esimo ambito di trasformazione urbano previsto dal vecchio Pgt, adottato nel 2014.

Area ex Logaglio. I cittadini temono l'eccessiva urbanizzazione e le ripercussioni sul traffico

A introdurre l'incontro il sindaco Mauro Gattinoni, che ha ricordato come questa non sia la prima volta che il quartiere di Acquate cambia volto grazie ad una negoziazione tra Comune e privati: l'esempio lampante è rappresentato dal complesso residenziale con annesso l'Iperal. "In quel caso si è trattato di un progetto molto impattante - ha ammesso il primo cittadino - Ma ha reso possibile la realizzazione di Teatro Invito. Ora per fortuna la sensibilità è cambiata: i progetti sono più sostenibili sul piano ambientale e sociale".

Il progetto: due palazzi residenziali, una palestra, un parcheggio e l'aumento del verde privato

Ieri, durante una seduta di giunta straordinaria, l'intervento è stato approvato con l'immediata esecutività. E' toccato all'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Rusconi, il compito di illustrare il progetto ai cittadini di Acquate. L'area della ex Logaglio sarà così trasformata: verranno costruite due palazzine, una di 3 piani più uno interrato e una di 4 più uno interrato, per un totale di 47 unità abitative (e 75 parcheggi sotterranei ad uso dei residenti); una palestra scolastica per la scuola di Acquate, ma a disposizione delle associazioni e della realtà sportive locali in orario extra scolastico (omologata per pallavolo e per basket, fino al livello esordienti); un parcheggio pubblico con 34 posti auto e infine l'estensione del corridoio di verde privato per oltre 3.300 metri quadri.

 

In marroncino le aree residenziali; in verde l'area di mitigazione ambientale e in azzurro le cessioni al Comune (palestra)

 

"Avere dei progettisti che pensano al bene dei bambini e dei ragazzi non è scontato - ha aggiunto l'assessore all'Istruzione e allo Sport, Emanuele Torri - La scuola è un punto di riferimento per il quartiere, e anche la palestra è importante per le associazioni sportive locali: questa zona infatti è molto densa di realtà di questo tipo. Creare uno spazio per fare sport significa non solo realizzare un luogo di aggregazione, ma anche di crescita educativa".

Il 2° Atu che viene realizzato, dei 15 totali del vigente Pgt

Alessandro Crippa, dirigente tecnico del Comune, ha ricordato che questo ambito di trasformazione urbana (Atu) è il secondo che viene attuato dei 15 totali previsti dal vigente Pgt (Piano di governo del territorio), adottato nel 2014 (il primo Atu attuato è stato quello dell'area ex Faini). "Con l'approvazione definitiva del progetto, il prossimo passaggio sarà la sottoscrizione dello schema di convenzione - ha spiegato Crippa - Dopodiché, la proprietà che ha preso in carico il progetto inizierà ad attuarlo. Il termine convenzionale per l'attuazione del progetto è di 36 mesi dalla stipula della convenzione".

 

Un intervento all'insegna della sostenibilità

Infine il progettista, l'ingegnere Giancarlo Riva, ha sottolineato come si tratti di un intervento all'insegna della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico: le unità abitative saranno di classe energetica A 4, cioè il massimo delle caratteristiche energetiche che un edificio può avere. Ci saranno infatti pannelli fotovoltaici e un impianto di domotica che permetterà, ad esempio, di controllare le tapparelle da remoto attraverso un dispositivo elettronico. La palestra inoltre sarà dotata di un sistema di ventilazione dell'aria gestito meccanicamente.

 

Giancarlo Riva

Le paure dei cittadini: le conseguenze per il traffico e l'eccessiva occupazione di suolo

E' toccato poi agli stessi cittadini esprimere dubbi, osservazioni e perplessità. Questi i punti toccati: le conseguenze per il traffico, già molto intasato, soprattutto nelle ore di punta; la preoccupazione per l'ingente occupazione di suolo (alcuni cittadini hanno ricordato che Acquate si chiama così proprio per un motivo e bisogna quindi stare attenti all'eccessiva urbanizzazione e ai rischi che essa comporta); perplessità sull'assenza degli spalti nella palestra; preoccupazione circa l'attuale sicurezza dell'area della ex Logaglio.

 

 

Queste le risposte fornite ai cittadini: riguardo al problema del traffico, si potrebbe pensare, in fase di cantiere, all'installazione di un impianto semaforico destinato esclusivamente ai mezzi pesanti. I cittadini sono inoltre stati rassicurati sul fatto che via Roveredo resterà aperta, pur subendo un restauro conservativo; circa l'occupazione di suolo, è stato ricordato che si sta attuando un piano che risale a 10 anni fa, quando la sensibilità in materia era diversa, e il Comune, anche volendo, non potrebbe più intervenire ora per ridurre la metratura, essendo stato, all'epoca, approvato il Pgt; riguardo all'assenza degli spalti nella palestra, è stato detto che la struttura è omologata come scolastica, quindi senza spalti, e che realizzare questi ultimi comporterebbe ovviamente un considerevole aumento delle dimensioni dell'edificio e delle spese; infine, riguardo alla preoccupazione circa l'attuale sicurezza dell'area, è stato fugato ogni possibile dubbio: Arpa è già intervenuta nella fase di approvazione del progetto e interverrà anche nella fase di esecuzione e in quella di verifica. Inoltre all'incontro era presente uno dei fondatori del Comitato Logaglio, che ha spiegato come la pericolosità dell'area risiedesse nel fatto che contenesse un deposito di cianuri, cianuri che però non filtrano nel terreno. Con le battaglie del Comitato, il deposito di cianuro è stato prima diminuito e poi eliminato.

L'inizio dei lavori è previsto tra gennaio e febbraio

Secondo le previsioni, la realizzazione del progetto inizierà tra gennaio e febbraio, ad opera di due imprese indipendenti: una opererà sul complesso residenziale, e l'altra sulla palestra. Si ricorda che - a partire dalla stipula della convenzione - il cantiere avrà una durata di 36 mesi. E' stato sottolineato come la palestra, trattandosi di un bene pubblico, dovrà essere realizzata secondo precisi canoni e dovrà essere collaudata dall'ufficio tecnico del Comune, che verificherà il progetto secondo il rispetto dei tempi, dei costi e degli standard di qualità.

Infine, gli interventi del pubblico si sono conclusi con una domanda fondamentale: "I nuovi inquilini faranno parte degli Scigalott?"

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