Elezioni, ultimo confronto tra i candidati lecchesi RICCARDO MARIANI
"L’unico avversario che temo è l’astensionismo. La vera urgenza è la crescita delle disuguaglianze"

Elezioni, ultimo confronto, ecco le domande che abbiamo posto ai candidati lecchesi alla Camera. Domenica, finalmente, ogni attesa avrà fine, e dopo settimane in cui ogni candidato ha detto la sua, finalmente saranno le urne a parlare. Ma prima dell’appuntamento con le urne ecco una ultima occasione per i lecchesi di “confrontarsi” con le proposte dei loro candidati.
Elezioni, ultimo confronto
- Si sveglia il 5 marzo e si trova eletto/a. Quale pensa sia la prima urgenza per il nostro paese per cui mettersi a lavorare?
- C’è un tema su cui pensa di poter spendere il suo mandato a favore del territorio lecchese?
- Campagna elettorale dai toni accesi e piena di promesse. C’è qualcosa che fin qui – secondo lei – non ha avuto il giusto spazio? Una proposta che meriterebbe più attenzione e meno slogan…
- Lavoro, la ripresa sembra esserci ma i giovani continuano ad avere difficoltà. Come favorire l’accesso dei ventenni al mondo del lavoro?
- Denatalità e famiglia, proposte per invertire un trend terribile che rischia di portare il paese allo schianto?
- Quale avversario teme di più tra i candidati all’uninominale?
- Quale augurio si sente di fare ai suoi avversari?
- Un partito che non voterebbe mai?
- Qual è il suo film preferito e perché?
- In quale ristorante andrebbe a festeggiare la sua ipotetica vittoria elettorale?
Le parole di Riccardo Mariani, candidato di LIberi e Uguali
La crescita delle diseguaglianze è oggi la vera urgenza: il liberismo e la globalizzazione privi di freni e regole hanno demolito il lavoro dignitoso e mortificato i diritti sociali, hanno causato la chiusura di tante piccole e medie aziende, hanno indebolito l’istruzione, la sanità e la previdenza pubbliche.
2 - Dico due temi forti: quello delle infrastrutture fragili da un lato (ferrovie, strade, navigazione) e quello della coesione sociale dall’altro (nuove povertà, vulnerabilità sociali, integrazione ecc.) Sono entrambe cruciali per il nostro territorio.
3 - La conversione ecologica dell’economia: con un forte e serio programma di nuova politica economica, industriale e dell’innovazione. Serve un Grande Piano Verde.
4 - Con un progetto straordinario di investimenti necessari su: messa in sicurezza del territorio, delle scuole, degli ospedali, degli edifici pubblici, delle abitazioni; sanità, istruzione, trasporto pubblico, cultura, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ricerca. Cosi si può generare crescita economica e quindi occupazione soprattutto giovanile. Inoltre, per quanto concerne la Pubblica Amministrazione (sanità, scuola, università, servizi sociali e sicurezza) si devono assumere giovani con le competenze di cui abbiamo assolutamente bisogno.
5 - Di certo non con il ridicolo ma anche offensivo (verso le donne, soprattutto) Fertility Day della Lorenzin…Battute a parte, non c’è una soluzione certa al declino demografico, a voler essere onesti intellettualmente. Alcune cose però si potrebbero fare: eliminare le discriminazioni che colpiscono le donne che lavorano e che desiderano essere madri, pari opportunità e conciliazione famiglia e lavoro, riforma complessiva della fiscalità familiare, politiche abitative per la famiglia, offrire ai giovani che vanno all’estero condizioni vantaggiose per tornare a lavorare in Italia…
6 - Il vero, unico avversario che temo è l’astensionismo.
7 - Non sono ipocrita, non faccio auguri agli avversari. Li avverso, appunto…ma sto anche un po’ scherzando. Insomma auguro loro di… avere sempre a cuore la Costituzione italiana.
8 - Magari fosse solo uno…devo per forza rispondere così: qualunque forza politica che strizzi l’occhio al fascismo e al razzismo, e sono diverse oggi purtroppo.
9 - Manhattan, di Woody Allen. Sceneggiatura formidabile per ironia e tenerezza, splendido bianco e nero che rende mitologica New York, la musica di Gershwin…
10 - In una trattoria amata da mio padre, Fernando, scomparso nel marzo 2015.