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25 aprile a Calolzio, Ghezzi: "L'Europa deve lavorare per la Pace"

Ieri le celebrazioni del 77° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo

25 aprile  a Calolzio, Ghezzi: "L'Europa deve lavorare per la Pace"
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Amministrazioni, associazioni e cittadini, insieme per il 25 aprile. Si è tornati a festeggiare in presenza, insieme a tutta la comunità e al mondo associativo calolziese, e per farlo non si è scelta una data qualsiasi ma bensì la festa della Liberazione.

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25 aprile a Calolzio, Ghezzi: "L'Europa deve lavorare per la Pace"

Dopo due anni di stop causati dalla pandemia ha fatto capolino il tradizionale corteo che, una volta terminata la celebrazione della santa messa nella chiesa arcipresbiterale, è tornato ad animare le vie del paese, con il Tricolore e il Premiato Corpo Musicale “Giuseppe Verdi” ad aprire la strada.
Presenti oltre alle autorità cittadine, con il sindaco Marco Ghezzi, gli assessori Tina Balossi e Cristina Valsecchi e i consiglieri di minoranza Cesare Valsecchi, Sonia Mazzoleni e Paolo Cola, anche i rappresentanti degli Alpini, della locale Pro Loco nonché dei delegati di tutte le associazioni cittadine quali Anpi, Avis, Aido, Acli, Volontari del Soccorso.

Partito dal sagrato della chiesa parrocchiale, il corteo si è snodato per le vie del centro, raggiungendo il monumento ai Caduti di tutte le guerre dove, in rappresentanza dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), è intervenuta la sig.ra Manuela Valsecchi: “Oggi siamo chiamati a ricordare quegli uomini e donne che hanno lottato per la nostra libertà. Tra questi possiamo ricordare Giuseppe Ripamonti, deportato a Mauthausen, e Renzo Attilio Galli, della brigata Rosselli, fucilato insieme ai compagni a Barzio”.
“Ricordiamo coloro che - ha proseguito la Valsecchi - hanno rischiato la loro vita per la nostra libertà, persone come don Achille Bolis e Marcello Colombo che hanno lottato contro gli orrori dei nazifascisti, affinché ognuno di noi possa vivere oggi libero in una Repubblica democratica. Tuttavia ancora oggi il Mondo è dilaniato da diversi conflitti”.

Al termine della cerimonia, prima di chiudere sulle note dell’inno di Mameli, è intervenuto anche il sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi: “Sembra impossibile pensare che dopo questa pandemia sia arrivata una guerra così orribile. Oggi, in questo luogo, ricordiamo con gratitudine chi si è sacrificato per la libertà, e tutti coloro che continuano a lottare alle porte dell'Europa. Dobbiamo essere capaci di dialogare con vittime e aggressori, senza ricorrere alla violenza e ad un inutile riarmo. Lo dobbiamo a tutti i fragili e agli indifesi, che sono le vere vittime della guerra e di ogni conflitto. L’Europa deve lavorare per la pace, dialogare con entrambi gli opponenti, vincere l'odio e far capire che con la guerra è la gente comune a perdere sempre”.

Luca de Cani

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