Sciopero della sanità lecchese: lavoratori in presidio davanti agli ospedali
"Scioperiamo per il diritto alla salute e per il diritto a una sanità pubblica contro la privatizzazione di Regione Lombardia. Siamo contro allo scempio degli ambulatori chiusi. Ci sono pazienti oncologici, diabetici, fragili, psichiatrici che non hanno più le cure da 15 mesi"

850 lavoratori contagiati dal Coronavirus a causa della “mancata attenzione alla sicurezza”, lo smantellamento dei servizi territoriali, la “cronica mancanza di personale”: sono solo alcuni dei motivi alla base dello sciopero della sanità lecchese indetto da Cgil Lecco, Cisl Monza e Brianza, Uil del Lario, nursing Up, Usb, Nursid e Rsu per la mattinata di oggi, venerdì 14 maggio 2021.
Sciopero della sanità lecchese
Uno sciopero di due ore, con presidi davanti agli ospedali Manzoni di Lecco, Mandic di Merate e Umberto Primo di Bellano, che arriva dopo un anno di agitazione, con tentativi di conciliazione anche davanti al Prefetto. Presenti, davanti all'ospedale di Lecco, Diego Riva della Cgil Lecco, Mirco Scaccabarozzi della Cisl Monza Brianza Lecco, Massimo Coppia della Uil Lario e Mariella De Astis di Nursing Up che hanno sviscerato i contorni di una situazione che i lavoratori vivono con crescente preoccupazione.
Lavoratori in presidio davanti al Manzoni







Diego Riva, Cgil Lecco
"Asst deve è capire che è necessario un confronto che si rispetti dentro regole che esistono da sempre nelle relazioni sindacali. Troppi problemi non sono stati risolti e questo non è accettabili. Uomini e donne continuano a essere in trincea per tutelare al massimo la salute delle persone"
Mirco Scaccabarozzi, Cisl Monza Brianza Lecco
"Oggi scioperiamo per garantire che il presidio di Lecco continui a mantenere tutta la sua attrattività con condizioni di lavoro che devono essere dignitose. Montagne di ore di ferie non godute e l'alto numero di contagi: queste cose non garantiscono la credibilità della struttura ospedaliera"
Massimo Coppia, Uil Lario
"Scioperiamo per il diritto alla salute e per il diritto a una sanità pubblica contro la privatizzazione di Regione Lombardia. Siamo contro allo scempio degli ambulatori chiusi. Ci sono pazienti oncologici, diabetici, fragili, psichiatrici che non hanno più le cure da 15 mesi"
Mariella De Astis Nursing Up
Manifestazione al Mandic, presenti anche i sindaci
La protesta, a Merate è stato anche un momento per ribadire con forza la necessità di difendere il presidio sanitario territoriale, ciclicamente al centro di ipotesi di ridimensionamento. Timori che hanno preso ultimamente sempre più forza tanto da spingere alcuni sindaci nel meratese e del Casatese a partecipare alla manifestazione. Presenti i primi cittadini di Paderno Gianpaolo Torchio, Calco Stefano Motta, Missaglia Bruno Crippa, Osnago Paolo Brivio, il vice de La Valletta Brianza Peter Sironi, l’assessore Fabio Crippa di Casatenovo.





Francesco Scorzelli, Usb
La privatizzazione della sanità: questa la "deriva" pericolosa con forza da Francesco Scorzelli del sindacato Usb.
Lo sciopero a Bellano
Presidio davanti anche all'Umberto Primo di Bellano. "Oggi abbiamo scioperato 2 ore per la difesa della sanità pubblica e per difendere i servizi per cittadini attendiamo una risposta risoluta e concreta dalle istituzioni locali regionali e nazionali - sottolinea Ercole Castelnovo, RSU della Asst Lecco - La politica non può voltarsi e girare la testa difronte al bisogni e alla domanda di investimenti soprattutto in assunzioni di medici e operatori sanitari. Ringraziamo chi ha partecipato, i lavoratori, i sindaci, i partiti che hanno aderito, Rsu della Nostra Famiglia, Associazioni Italia Cuba. Siamo convinti e determinati che sia giunto il momento di aprire un tavolo territoriale con tutti gli attori e le istituzioni, Regione, Sindaci, Sindacati, RSU per pianificare un piano straordinario sulla sanità pubblica nella nostra provincia che risponda al potenziamento dei servizi territoriali e con nuovi investimenti sui presidi. L'ottima partecipazione dei lavoratori e di alcuni sindaci ci sembra un auspicio per aprire una fase di rilancio dei nostri presidi ospedalieri e territoriali contro le politiche di privatizzazione e di esternalizzazione".










(Foto e video Mario Stojanovic)